Il caso

La denuncia social di una mamma: «Un gradino ostacola la carrozzina di mio figlio alla Giovanni XXIII». Il Comune: «Domani barriera rimossa»

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
L'ostacolo all'ingresso della scuola media Giovanni XXIII
L'ostacolo all'ingresso della scuola media Giovanni XXIII
Ieri la mamma di uno studente con disabilità ha diffuso un appello rivolto al Comune per «dare seguito alla richiesta della Giovanni XXIII, inviata e sollecitata e reinoltrata da mesi, di rendere accessibile l'ingresso principale della scuola». Il Comune è intervenuto questa mattina
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Un piccolo gradino per tanti, ma un grande ostacolo per alcuni. Pochi centimetri che però costituiscono l’ennesima barriera che una persona con disabilità è costretta a superare.

Siamo all’ingresso della scuola media Giovanni XXIII, dove la soglia e il battente della porta principale rendono complicato il passaggio per due piccoli studenti con disabilità che si muovono grazie all’ausilio di una carrozzina elettrica. Mesi fa la scuola ha presentato al Comune una richiesta scritta affinché il gradino potesse essere sistemato. Ma, due giorni dopo l’avvio delle lezioni, l’insidia causata da quel pugno di centimetri era ancora lì.

Così, nella giornata di ieri, la mamma di uno dei due studenti ha diffuso via social un appello rivolto al Comune per «dare seguito alla richiesta della nostra nuova scuola Giovanni XXIII, richiesta inviata e sollecitata e reinoltrata da mesi, di rendere accessibile ingresso principale della scuola».

«Quello che in foto può sembrare un innocuo gradino, per chi usa una carrozzina elettrica è invece una bella insidia, soprattutto per il vano motore della carrozzina e per le piccole ruote antiribaltamento, che a furia di impattare malamente dato il dislivello, finiranno per danneggiarsi» scrive la mamma.

«Le carrozzine elettriche costano quanto una piccola utilitaria, e devi conservarle in buone condizioni per alcuni anni, prima che la Asl te ne conceda un’ altra. Eventuali danneggiamenti, se li piange chi la utilizza, e garantisco che si piange a lacrime amare, che i pezzi di ricambio costano quanto un rene. E io il rene non posso vendermelo, perché qua il ragazzo cresce e per prenderlo in braccio devo restare in salute».

Possibile – prosegue – che questa richiesta è stata fatta da mesi, quando la scuola era frequentata da un alunno in carrozzina, e non si è fatto nulla, e gli alunni in carrozzina ora sono aumentati, sono due ad avere questo disagio? E non dovremmo piuttosto , impegnarci tutti, ognuno per le proprie competenze, ad abbattere quelle barriere che fanno avvertire le differenze? Perché il problema non è la carrozzina, ma è questo gradino qua, che non permette agli alunni in carrozzina di entrare a scuola con la stessa facilità dei compagni.

E a casa mia, questa si chiama discriminazione. Si può mandare qualcuno a scuola per sistemare velocemente la situazione? In un paese civile, sarebbe un diritto. Simone e Vincenzo, alunni della scuola media Giovanni XXIII attendono un gentile riscontro. Grazie».

L’appello social è riuscito lì dove la richiesta della scuola non aveva sortito effetti. E questa mattina il Comune è già intervenuto.

«Questa mattina, insieme all’assessore ai lavori pubblici e all’ufficio tecnico, mi sono recato presso la scuola media Giovanni XXIII per risolvere il problema di accesso all’edificio, costituito dalla soglia d’ingresso dello spessore di 2 cm» riferisce il sindaco Corrado De Benedittis cui abbiamo chiesto chiarimenti. «Nella giornata di domani, sabato, sarà rimossa tale barriera. Negli scorsi mesi, sono state abbattute tutte le barriere architettoniche dei marciapiedi circostanti la Giovanni XXIII realizzando i relativi scivoli, così da rendere la scuola pienamente accessibile. Purtroppo, era rimasta la soglia, che domani sarà rimossa e resa accessibile. È impegno dell’Amministrazione rendere tutte le scuole accessibili. Più in generale, tutta la città necessita di interventi in tal senso. A tal fine, è stata finanziata e affidata la progettazione del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA), funzionale a rendere tutti gli interventi organici e funzionali».

«Confesso che la segnalazione diffusa a mezzo social e poi rimbalzata sulla stampa, riguardo il mancato intervento presso il plesso Giovanni XXXIII, ha suscitato in me molto turbamento» aggiunge il vice sindaco Beniamino Marcone. «Ho informato con immediatezza gli uffici preposti, il collega con delega ai lavori pubblici, il sindaco. Ringrazio tutti per il pronto impegno e intervento. È evidente che occorre fare molto sul piano dell’abbattimento delle barriere architettoniche nella nostra città, specie nelle nostre scuole e negli uffici pubblici in generale. L’affidamento della necessaria progettazione del PEBA è certamente il primo passo fondamentale, nel frattempo anche aiutati dalle segnalazioni dei cittadini, dobbiamo intervenire sulle urgenze senza alcun tentennamento».

venerdì 15 Settembre 2023

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Antonio
Antonio
7 mesi fa

Le istanze su facebook funzionano più di quelle fatte via Pec. Buono a sapersi

franco
franco
7 mesi fa
Rispondi a  Antonio

credo che la mamma angustiata da tali problemi farebbe bene e meglio se si recasse di persona nel comune finendo per smuovere qualche “solerte” addetto affinchè si provveda all’eliminazione delproblema.- vorrei proprio vedere la faccia dell’addetto

Gino
Gino
7 mesi fa

E c’è bisogno che una mamma lo deve segnalare?
la dirigente scolastica e l’Assessore dove sono? Che fanno? Dormono ????

Ricdomy
Ricdomy
7 mesi fa

C’è qualcosa che non torna… La colpa o la responsabilità è di……..????
Questi bambini hanno già frequentato la scuola l anno scorso nello stesso istituto, ora sorge spontanea la domanda o non è stato chiaro un passaggio nella denuncia.. Come mai, ora è nato questo problema?
Inoltre tutti gli istituti scolastici evidenziano /denunciano le problematiche solo quando inizia l anno scolastico, solo quando ritornano i ragazzi in classe, ci si accorge che non funziona il climatizzatore, le finestre sono bloccate, il riscaldamento non funziona, i bagni perdono acqua, ecc ecc Tutto questo il primo giorno di scuola. Evviva!!

Licio
Licio
7 mesi fa

Peccato che è stato necessario ricorrere ai social e a coratolive per risolvere il problema.