«Tutti vincitori, sorrisi, amicizia e solidarietà». Anche quest’anno gli amici e i colleghi hanno voluto ricordare Luigi Marcone, giovane e brillante coratino i cui sogni furono irrimediabilmente spezzati nove anni fa a causa di un assurdo incidente stradale.
Luigi perse la vita nel luglio 2014 sulla tangenziale di Bari, mentre andava in vacanza con la sua fidanzata Valeria che rimase ferita ma miracolosamente viva. Pur nel dolore, sin da subito la sua morte dette vita a un’ondata di generosità. I genitori, rispettando la volontà di Luigi, autorizzarono la donazione degli organi – il fegato finì a Palermo, i reni a Firenze e le cornee a Bari – e chiesero di non spendere denaro in fiori o manifesti, ma di fare donazioni alla “Casa famiglia della mamma”, comunità per minori che ha sede in via Santa Maria a Corato e di cui Luigi era socio benemerito.
Dall’anno successivo alla sua scomparsa, i colleghi dell’Istituto di Statistica e la compagna Valeria, hanno poi organizzato a Roma un torneo di tennis per ricordare Luigi. Il memorial – giunto quest’anno all’ottava edizione – si è giocato nello scorso fine settimana sui campi del circolo “Oasi di pace”. Due i tornei organizzati quest’anno – uno di tennis e uno di padel – cui hanno preso parte i colleghi di Luigi, i suoi fratelli e i ragazzi della “Casa famiglia della mamma”. Proprio a questi ultimi sono stati donati i proventi delle iscrizioni, sulla scia di quella generosità germogliata nove anni fa.
«Il ricavato sarà donato alla comunità per sostenere le spese scolastiche dei nostri ospiti, come avviene da anni» commenta il presidente della casa famiglia, Ugo Zonni. «È stata una bellissima iniziativa che premia la comunità per il lavoro da oltre 25 anni presente sul territorio per la cura dei minori, un costante cordone ombelicale con Roma».
La “Casa famiglia della mamma” è una organizzazione di volontariato che non ha fini di lucro, costituita da un gruppo di persone impegnate nel volontariato con lo scopo di realizzare una comunità familiare-residenziale per l’accoglienza di minori in difficoltà. Fornisce un aiuto concreto e immediato alle minori a rischio di devianza gestanti o già madri, in difficoltà, per il tempo necessario a risolvere i propri problemi, assicurando ai bambini una crescita equilibrata, attraverso il recupero di un corretto rapporto materno, essenziale e indispensabile, quando la madre – purtroppo spesso sin dalla nascita – ha subìto violenze e prevaricazioni di ogni genere, in famiglia e nella società, e non è in grado da sola di trasmettere altro se non ciò che ha ricevuto.
«Valeria ha dimostrato tutta la sua forza e dinamismo nel coinvolgere i colleghi dell’istituto di ricerca Istat, i parenti e gli amici, insieme a Vito Mangano, amico del cuore di Luigi. Come ricordo – conclude Zonni – le abbiamo donato una targa per il suo impegno. Grazie di cuore a lei e a quanti sono intervenuti».
Ciao Luigi. Scordarti è impossibile. Quando ci rivedremo sono sicuro che mi farai di nuovo una di quelle tue chiacchierate illuminanti sullo stato delle cose…