L'emergenza

Cinghiali, per fermare l’invasione scende in campo l’esercito

Cinghiali sulla murgia
Branco di cinghiali
Accolta la proposta di Coldiretti, dopo l'ennesima razzia che ha devastato 10mila piantine di prezzemolo, bietole e finocchi a Bitonto e Palese
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Coltivazioni devastate dai cinghiali
Coltivazioni devastate dai cinghiali

È stata accolta la proposta di far scendere in campo l’esercito per fermare l’invasione di cinghiali che causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie, una minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, dopo l’ennesima denuncia del raid di branchi di cinghiali che hanno fatto razzia di 10mila piantine di bietole, prezzemolo e finocchi a Bitonto e Palese, alle porte di Bari. Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha chiesto ristori adeguati per i danni provocati nel vertice con il Governo al quale hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il commissario straordinario per l’emergenza psa (peste suina africana) Vincenzo Caputo.

Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c’è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme – aggiunge Coldiretti Puglia – per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l’eldorado dei cinghiali.

I branchi dei cinghiali si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale – solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps.

martedì 12 Settembre 2023

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Coratino deluso
Coratino deluso
7 mesi fa

Finalmente si sono decisi a fare qualcosa, dato che i cacciatori sono in estinzione l’idea dell’esercito che si mette a sparare ai cinghiali è ottima.

Gustavo
Gustavo
7 mesi fa
Rispondi a  Coratino deluso

Ormai a quello serve l’esercito, fango, terremoti e cinghiali….

Luca
Luca
7 mesi fa
Rispondi a  Coratino deluso

Vorrei capire di quali armi dispone l’esercito per attuare la caccia al cinghiale ? Gli sparano con il garrant , l’AR 70 ? A parte tutto poi occorre una conoscenza approfondita per cacciare questo tipo di selvaggina, che solo il cacciatore conosce. Ora non vorremmo che qualche colpo di sfuggita invece del cinghiale prenda poi qualche povero cristiano.

Luigi Murgiano
Luigi Murgiano
7 mesi fa

Addirittura il 90%. Le affidabilissime e sicuramente neutrali indagini di Coldiretti 😂

Gustavo
Gustavo
7 mesi fa

Madoooooo, ieri ho visto un orso bruno a torre di nebbia…

Antonio Caputo
Antonio Caputo
7 mesi fa

L’esercito: per i cinghiali si…………..per la micro criminalità dilagante NO! le strategie dei nostri amministratori per risolvere le priorita’ di una comunita’. Tutt all’ammers

Luca
Luca
7 mesi fa
Rispondi a  Antonio Caputo

Li mi sa che ci gogolano in parecchi, il trinagolo corato andria cerignola non ha eguali in materia di furti e di auto razziate

Stefano L.
Stefano L.
7 mesi fa

Ma piuttosto che fomentare l’abbattimento e l’accanimento sulla “fauna selvatica”, lamentarsi di raccolti distrutti, incidenti stradali, non vogliamo proprio renderci conto che noi non possiamo modulare e modellare la natura a nostro piacimento?!
Il giusto equilibrio la natura lo raggiunge autonomamente, non siamo capaci a crederci parte della natura stessa, ahimé gli altri animali a differenza nostra non hanno nozioni sul diritto di proprietà, si nutrono di quel che trovano a loro disposizione, piuttosto preoccupatevi di sfruttare il danaro per recintare quel che per voi é da tenere fuori dalla portata degli animali selvatici, preoccupatevi di delimitare in maniera efficace le super strade, come fanno in Germania, chiudendo gli accessi dai lati con guardrail chiusi e non aperti come quelli sulle nostre strade, e magari così si eviterebbe l’attraversamento di qualsiasi cosa sulle strade.
C’é chi ha gridato l’ATTENTI AL LUPO…articoli sul lupo nel “nostro” tavoliere delle puglie, “attaccano il bestiame”, “spaventano i porcellini”, “rubano le galline” e mille altre stupidaggini che passavano nella testa valide per dare il via alla caccia con i quattro spanati di testa che imbracciano i fucili per divertimento, via alla cattura da parte dell’ente regione per delocalizzare gli esemplari, ci sentiamo padroni di tutto.
Serve più rispetto per la natura, più educazione nelle scuole per ricordarci cosa realmente siamo, e che facciamo parte anche noi della natura e che nessuna specie é deminutio dell’altra.

tonio
tonio
7 mesi fa
Rispondi a  Stefano L.

credo tu non abbia considerato che i cinghiali non sono una specie autoctona; chi ha deciso un giorno di popolare la murgia di questi animali non ha forse tenuto conto che si riproducono vertiginosamente e che non hanno predatori a parte l’uomo. quindi credo sia giusto cacciarli.
Discorso diverso per le volpi ovviamente.

Stefano L.
Stefano L.
7 mesi fa
Rispondi a  tonio

Credo di averla considerata appunto dicendo che ci crediamo capaci e in diritto di modulare e modellare la natura, introducendo e al contrario lottando per contrastare la presenza di flora e fauna a nostro piacimento.
Stiamo veramente andando oltre il limite della ragione.

tonio
tonio
7 mesi fa
Rispondi a  Stefano L.

ok, d’altronde è notorio che l’uomo è da sempre la prima minaccia per l’ecosistema ovvero la prima minaccia per se stesso.

Salvatore Patruno
Patruno salvatore
7 mesi fa
Rispondi a  Stefano L.

Ok Stefano non ti sbagli!!! però se consumiamo i soldi per chiudere gli accessi laterali come fanno in Germania poi i signori politici non possono andare più in Salento a fare le ferie di lusso.

Michele Strippoli
Michele Strippoli
7 mesi fa

Ma veramente credete che scenderà l’Esercito in campo per abbattere i cinghiali?

antonio
antonio
7 mesi fa
Rispondi a  Michele Strippoli

non ci credo.

carluccio
carluccio
7 mesi fa
Rispondi a  Michele Strippoli

no.
infatti si alzerà l’aviazione che bombarderà dall’alto i branchi …
o la marina che posizionerà delle navi da guerra sulla murgia e li abbatterà a colpi di cannone …

Pinuccio Cassano
Pinuccio Cassano
7 mesi fa

Potrebbero usare l’esercito per l’ordine pubblico visto che stiamo un po’ messi male, da (produttore di mandorle) adesso spariamo ai cinghiali poi ai pappagallini alla fine resteremo solo noi a spararci.

antonio
antonio
7 mesi fa

un’emergenza mai affrontata. questo è l’ennesimo proclamo di intervento con, questa volta, addirittura l’esercito.
ricordo un articolo di qualche mese fa, in cui si parlava di un intervento del Parco dell’alta Murgia per caccia di selezione (per la quale sono stati formati vari cacciatori dell’ATC di Bari) e dell’ASL per garantire un servizio di lavorazione delle carni direttamente sul posto. mi sembrava un’ottima idea volta a risolvere il prbolema del sovraffollamento della specie e per rendere disponibili a ristoranti e agriturismi della zona una carne certificata: nè più e nè meno di quello che già si fa da anni in altre regioni (Umbria e Toscana su tutti) per trasformare il problema degli ungulati in risorsa per il territorio.
ora invece si preferisce passare ai carri armati! bho!!!

Straniera
Straniera
7 mesi fa

Per i danni alle colture esistono i risarcimenti. Non credo che le lungaggini burocratiche debbano essere pagate dai selvatici. Forse questi personaggi hanno sbagliato obiettivo