La prima campanella del nuovo anno scolastico è suonata questa mattina. A sentire il suono strillante della “chiamata ai banchi” sono stati i piccoli studenti della scuola elementare Fornelli e i ragazzi dell’istituto superiore “Oriani – Tandoi”. Un momento che segna un nuovo inizio verso il futuro, verso la crescita e la formazione, un passo in avanti nella formazione dei cittadini del domani.
Un momento che segna la ripartenza, l’incontro di nuove persone, forse la nascita di nuove amicizie probabilmente destinate a durare per tutta la vita.
La trepidante emozione di bambini che, per la prima volta, hanno indossato il grembiulino azzurro e hanno preso sulle spalle il loro piccolo zaino, è tangibile, come quella dei loro genitori. Anche per loro inizia un nuovo percorso di supporto ai figli e di crescita genitoriale. E in tanti sono i nonni che non hanno voluto mancare all’appuntamento dei loro nipotini con la nuova realtà, immortalandola con fotografie e filmati.
Non meno intensa è l’emozione vissuta dai nuovi studenti del Liceo Oriani e dell’Istituto Tandoi. L’arrivo in prima superiore, l’avvio di un nuovo percorso, talvolta condiviso con amici e compagni delle scuole elementari e medie, è un momento che non dimenticheranno. Poco dopo le 8 del mattino è suonata la prima campanella per gli studenti dell’Oriani. Ad accogliere i nuovi alunni è stato il dirigente Francesco Catalano, con alcuni insegnanti. Di fronte a lui i nuovi liceali accompagnati dai genitori, hanno ascoltato le parole di benvenuto del preside e, man mano, hanno varcato la soglia dell’istituto in cui cresceranno per i prossimi cinque anni.
Appena un’ora dopo sono entrati anche gli studenti delle classi successive, con i loro libri e i loro zaini colorati. Per loro inizia un nuovo anno. Auguri.
nel vedere le torme festanti degli studenti vorrei ricordare loro che l’istruzione in Italia è libera, gratuita, obbligatoria fino ad una certe età. ma non in tutto il mondo è così, ci sono posti ancora dove l’istruzione è un lusso che pochi possono concedersi o dove bambini di pochi anni devono affrontare cammini incredibili per poter fruire di poche ore di insegnamento. fate tesoro di queste opportunità. nulla più vi servirà nella vita e tanto più avrete successo quanto più riuscirete a fruire ad assorbire di ogni insegnamento. non credete a chi vi dice che la scuola non serve, certo non è servita a lui …
Nuovo anno scolastico, traffico ancora più nel caos. Nulla e’ stato fatto per migliorare la situazione. D’innanzi e nei pressi degli istituti scolastici: delirio. Auto parcheggiate ovunque, doppia e tripla fila. Auto anche all’interno del perimetro degli istituti scolastici. Controllori non avvistati.
E cosa bisognerebbe fare secondo lei, per migliorare l’inciviltà degli adulti? Le strade sono quelle e le possibilità di parcheggio non si possono creare dal nulla. Magari visto il bel tempo, gli adulti sarebbero dovuti arrivare prima e parcheggiare là dove era possibile e consentito, anche se un po’ più lontano. Tra l’altro camminare fa bene alla salute e all’umore!
alcuni genitori pretendono di “entrare” in aula con l’auto. tutti strettamente a ridosso della scuola. basterebbe che si allontanassero di un isolato e già sarebbe diverso, magari utilizzando sempre lo stesso posto in modo che i figli sarebbero dove trovare il genitore.
Per “migliorare l’inciviltà degli adulti”occorre l’ intervento di chi è preposto a fare rispettare le regole.
si può tentare di risolvere tutti i problemi, tranne quelli derivanti dalla idiozia delle persone. lì non puoi farci nulla.
In ogni città appena inizia la scuola ci sono di queste situazioni e il traffico può andare in tilt. La prossima volta memore di tutto questo , la mattina uscite prima da casa o fate strade alternative oppure andate a piedi che a Corato in 10 minuti siete da na parte all’altra
Corato è il paese della comodità.
A Corato non serve l’auto.
A Corato serve u train o u sciarrabball, per andare ai paesi limitrofi la sciarrett..
L’auto della scorta del sindaco invece la carrozza trainata dai ciucci…