La lettera

Polemica sulle politiche culturali, Beniamino Marcone: «Spese “folli”? La bellezza ha un costo»

Presentazione Basket Corato
Beniamino Marcone
L'assessore ha diffuso una nota attraverso la quale rivendica la politica culturale messa in atto dal Comune in questi tre anni e commenta le somme stanziate per il cartellone estivo 2023. «Una città attenta ed educata alla cultura e all’arte è una città più vivibile» dice
22 commenti 2083

«Nelle ultime ore, da alcuni ambienti della società civile e collaterali alla politica, si sono intrapresi esercizi infondati di delegittimazione (anche personale) e pesanti insinuazioni riguardo presunte connivenze e non meglio precisate spartizioni e sparizioni. È evidente che si parla o, peggio ancora, si scrive senza sapere e facendo supposizioni, cosa certamente non qualificante, perché così si commettono errori, anche grossolani, espressione di un approccio deliberatamente pretestuoso». 

Sulla base di questi presupposti, l’assessore alle politiche culturali Beniamino Marcone ha diffuso una nota attraverso la quale rivendica la politica culturale messa in atto dal Comune in questi tre anni e commenta le somme stanziate per il cartellone estivo 2023.

«È questa una politica culturale che non può risparmiarsi in termini di impegno, dedizione, attenzione e investimenti» scrive Marcone. «Per questo non deve meravigliare o addirittura scandalizzare l’impegno di risorse importanti. […] La scelta quindi è chiara: dare valore e aprirsi al bello. Si può non essere d’accordo ed esprimere giudizi differenti sulle scelte, ma rifugiarsi nell’insinuazione e nel sospetto, dequalifica e non porta valore alla Città che, invece, dovrebbe essere l’unico vero obiettivo del nostro agire e del nostro dire».

Di seguito la lettera integrale dell’assessore Marcone.

«Ho sempre pensato che il primo compito di chi amministra sia accompagnare una comunità lungo percorsi di crescita e sviluppo della persona.

È indubbio che i percorsi di crescita e sviluppo di una comunità vengono garantiti non solo dalla messa a disposizione di servizi efficaci ed efficienti, ma anche attraverso attente politiche di crescita culturale. Una città attenta ed educata alla cultura e all’arte è una città più vivibile per i suoi cittadini, è in grado di attrarre turismo e di offrire nuove opportunità di lavoro. Una comunità educata alla cultura è una comunità attenta, gentile, che si prende cura di sé e dell’altro.

In questo tempo trascorso, ho avvertito forte la necessità di sdoganare le visioni culturali della Città al solo “ascolto” della progettualità locale. Uscire dagli schemi dei confini è il primo passo per aprirsi ad esperienze e influenze “altre”, che diventano stimolo e ragione di crescita. Per fare questo, in un tessuto che fatica a dialogare e a creare connessioni, occorreva e occorre ancora liberare, consentire, favorire.

Abbiamo, quindi, aperto l’esperienza culturale della città agli stimoli che sono arrivati e contemporaneamente abbiamo stimolato nuove progettualità culturali. Abbiamo favorito presenze importanti, non limitandole ad appuntamenti occasionali. Abbiamo costruito identità nella proposta culturale.

I cartelloni teatrali e le programmazioni estive e natalizie non sono semplici elencazioni di appuntamenti, ma processi di identificazione della Città e della comunità: nome definito della proposta, contenuti offerti da realtà locali intese come appartenenti al territorio vasto, presenza di nomi importanti del panorama artistico-culturale, consolidamento degli appuntamenti di maggior rilievo.

È in questo contesto che si collocano l’azione e le attività svolte. È questo contesto che ha favorito scelte importanti e di pregio per la collettività tutta. È questo contesto che ha consentito il proliferare di iniziative e di appuntamenti che hanno riportato la Città al centro di un fermento culturale riconosciuto dall’intero territorio.

Favorire cultura significa non solo assumersi l’onere di fare investimenti, ma anche l’onere di attuare soluzioni operative e organizzative efficaci. Da questo presupposto derivano le partnership efficaci con operatori culturali specializzati e dalla comprovata esperienza, il sostegno agli operatori culturali minori secondo regole chiare e definite e il consolidamento di relazioni e accordi di cooperazione con organismi pubblici specializzati nella promozione delle arti e della cultura.

È questa una politica culturale che non può risparmiarsi in termini di impegno, dedizione, attenzione e investimenti. Per questo non deve meravigliare o addirittura scandalizzare l’impegno di risorse importanti. Considerare la cultura come settore strategico importante non può prescindere dall’impiego di risorse. La spesa è strettamente connessa alla prospettiva e solo un cambio di questa giustificherebbe un’inversione di tendenza.

Nelle ultime ore, da alcuni ambienti della società civile e collaterali alla politica, si sono intrapresi esercizi infondati di delegittimazione (anche personale) e pesanti insinuazioni riguardo presunte connivenze e non meglio precisate spartizioni e sparizioni. È evidente che si parla o, peggio ancora, si scrive senza sapere e facendo supposizioni, cosa certamente non qualificante, perché così si commettono errori,  anche grossolani, espressione di un approccio deliberatamente pretestuoso.

Tra l’altro si dimentica che l’interlocutore delle tanto contestate spese folli è un consorzio a partecipazione pubblica con il quale si sottoscrive un accordo di cooperazione sulla base di piano finanziario preventivo che sarà successivamente oggetto di consuntivo, considerato che al consorzio stesso viene riconosciuto un mero rimborso delle spese effettivamente sostenute.

Nessun segreto e nessuna connivenza dunque, solo stabile, proficua e trasparente collaborazione con un soggetto pubblico.

Per il concerto di martedì 22 agosto, i cui dettagli sono oggetto di pubblici atti deliberati, è stato stanziato un budget pari a 48.000 euro a cui vanno ad aggiungersi 5.000 euro di costi riferiti a pratiche di pubblico spettacolo, safety e security (piano di sicurezza redatto da professionista-stuart-servizio assistenza sanitaria-antincendio) e circa 2.000 euro di costi SIAE. Inoltre sono stati previsti ulteriori due appuntamenti per la comunità: il concerto del concittadino musicista internazionale Cesare Pastanella e uno spettacolo teatrale che farà vivere a tanti ragazzi e ragazze della Città l’esperienza del “teatro di comunità”. Per i due eventi sono stati stanziati a budget 15.800 euro, a cui vanno ad aggiungersi 6.000 euro per spese riferite ad allestimento-logistica-tecnica- safety e security e circa 1.000 euro di costi SIAE. Per la promozione dell’intero programma estivo “Sei la mia città” (progettazione, comunicazione e grafica coordinata, stampa manifesti e brochure del programma, produzione di contenuti multimediali) è stato stanziato a budget un importo pari a 7.000 euro. Tutti gli importi sono da considerarsi al netto di IVA al 22%.

Per quanto attiene le “spese folli” della festa dedicata al Patrono, ho sempre sostenuto in estrema trasparenza che è esplicita volontà di questa amministrazione ridare lustro e valore al momento maggiormente identitario della nostra comunità. Questo lo si fa con professionalità ed è sotto gli occhi di tutti quanto si è fatto in tre anni. È stata restituita dignità e bellezza ad un rituale che si stava trascinando stancamente negli anni. All’associazione che ha collaborato con il Comune e con la Deputazione alla realizzazione dei festeggiamenti per il Santo Patrono è stato riconosciuto un contributo, a fronte di una proposta presentata, pari a 85.000 euro. La proposta progettuale presentata per la quale è stato stanziato il contributo prevedeva direzione artistica e comunicazione (produzione di materiale multimediale e diffusione – grafica coordinata – stampa manifesti e programma); fornitura e allestimenti luminarie; spettacolo pirotecnico; street-band; sbandieratori; artisti di strada; spettacolo con i palloni aerostatici.

La bellezza ha un costo e mantenere la bellezza ha un costo sempre maggiore considerato che quello che potevi fare ieri con un certo importo non puoi farlo certamente oggi. La scelta quindi è chiara: dare valore e aprirsi al bello. Si può non essere d’accordo ed esprimere giudizi differenti sulle scelte, ma rifugiarsi nell’insinuazione e nel sospetto, dequalifica e non porta valore alla Città che, invece, dovrebbe essere l’unico vero obiettivo del nostro agire e del nostro dire.

Stiamo rigenerando una Città e lo stiamo facendo con ordine e metodo.

Abbiamo ancora tanti appuntamenti che continueranno ad offrire alla città, alla comunità e al territorio occasioni di svago e di crescita. Appuntamenti importanti anche di caratura internazionale. L’invito è a vivere questo fermento culturale come un’opportunità per sé stessi e per la comunità di cui si è parte e che occorre ri-cominciare ad amare.

L’attuale programmazione estiva presenta ben due appuntamenti classificati come “grande evento regionale” e per questo aggiudicatari di somme importanti da destinare alla promozione e alla comunicazione con conseguente buona visibilità per la città.  Abbiamo elaborato un progetto importante di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’intero ex Liceo Oriani che ne farà un grande centro culturale moderno e polifunzionale: museo delle marionette – casa della banda – spazio per spettacoli dal vivo – centro di volontariato internazionale – ostello pugliese nell’ambito del progetto POP (Pubblici Ostelli di Puglia).

Invece, proprio nelle ultime ore, si fa riferimento ad un non meglio definito mio senso del dovere che dovrebbe condurmi alle dimissioni. La mancata partecipazione ad un bando regionale, che certamente avrebbe potuto rappresentare un’opportunità, diventa ragione per appellarsi al senso del dovere. Quasi a supporre che la partecipazione potesse di per sé significare aggiudicazione. È vero avremmo potuto cogliere l’occasione, ma mancavano le condizioni. Tante le persone, i soggetti interessati, nessuno è arrivato con proposte concrete, con grafici, progetti, piani di gestione e riqualificazione. Tante buone intenzioni, null’altro. Ci abbiamo provato a creare le condizioni giuste. Ci abbiamo  lavorato per 10 giorni con la collega Varesano, ma abbiamo constatato con rammarico che i presupposti erano inconsistenti. Ci siamo assunti la responsabilità della scelta, nella consapevolezza di aver fatto comunque quanto possibile.

Stiamo continuando a lavorare, mettendo a frutto indicazioni e suggerimenti, nella consapevolezza che non è la mancata partecipazione ad un bando che può interrompere visioni, prospettive e progetti. Il senso del dovere credo di metterlo in campo tutti i giorni, continuando a fare ciò per cui sono stato democraticamente eletto con responsabilità e senza risparmio, rispondendo innanzitutto alla mia coscienza.

Lasciamo fuori la città e la comunità dalle logiche della conquista che ci hanno reso piccoli per troppo tempo».

martedì 29 Agosto 2023

Notifiche
Notifica di
guest
22 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Michela
Michela
8 mesi fa

La follia è la incapacità di questa amministrazione non ha prezzo. Purtroppo, ce ne accorgeremo troppo tardi, tutti.

Marcello Antonacci
Marcello Antonacci
8 mesi fa
Rispondi a  Michela

Da come scrivi si capisce che sei agli antipodi rispetto alla cultura: verbo essere al posto di congiunzione e. Inoltre soggetti e verbo non concordanti: in italiano sarebbe “non hanno prezzo”.
Probabilmente per questo non puoi né capire e né apprezzare, non hai le basi, appunto, culturali. Per questo, ancora, scrivi senza svelarti, come la maggior parte degli anonimi “critici” su questa piattaforma.

F. Mazzilli
F. Mazzilli
8 mesi fa

Ben detto! Tutti leoni e leonesse da tastiera qui.
Anonimi saccenti.
Che poi dimostrano di non sapere niente di leggi e soprattutto di grammatica italiana!

X corato
X corato
8 mesi fa

Non siete nessuno per giudicare e sopratutto se una persona preferisce non spendere soldi in cultura ma altro (se può). Ricordatevi tutti che il denaro pubblico non è e non deve essere uno spreco ma una gestione oculata. Se a me amministratore piace la cultura non posso spendere e spandere a mio piacimento, soprattutto, se la città ha bisogno di tanto altro prima

Marcello Antonacci
Marcello Antonacci
8 mesi fa
Rispondi a  X corato

Probabilmente non ha letto: io non ho giudicato niente e nessuno. Al contrario di chi la pensa come lei che sta anonimamente alla finestra a sciorinare giudizi gratuiti e senza grande senso.
Non si può spendere moneta pubblica come si vuole, è chiaro? Non si può, così facilmente come crede, scostare voci in bilancio.
E in ogni caso, visto che siete tutti così refrattari a comprendere il valore di eventi culturali, vi prego di guardare le foto del concerto di Silvestri. Diverse migliaia di persone non la pensano come tutti voi, contrari all’amministrazione, qui sempre anonimamente leoni.
Vi sia chiaro una volta per tutte che il vostro i parere rimane tale, non è legge morale universale.

Tonino
Tonino
8 mesi fa

Più spazio alle associazioni musicali-culturali-teatrali cittadine. Andrebbero coinvolte. C’è tanta cultura “a poco prezzo” home made nel nostro paese.

Gino
Gino
8 mesi fa

Caro Assessore, Anche chiudere le BUCHE fa parte della bellezza di una città’!!

Marcello Antonacci
Marcello Antonacci
8 mesi fa
Rispondi a  Gino

Se minimamente tu capissi di amministrazione pubblica, sapresti che i fondi hanno destinazione specifica. Non c’è nessuna possibilità di dirottare fondi nati per altra destinazione a “chiudere le buche”, magari anche di strade non comunali.
Caro anonimo critico dai multipli punti esclamativi.
Ma vi rendete conto di ciò che scrivete o giusto vi scappano automaticamente questi commenti senza senso?

G. R.
G. R.
8 mesi fa

Caro sig. ANTONACCI, con tutto il rispetto ma credo che chi non ha conoscenza delle dinamiche amministrative, quello è lei. I fondi delle varie poste in bilancio possono, in caso di necessità, subire spostamenti e scostamenti. In questo momento di vacche magre sarebbe stato più utile investire fondi per le strade, segnaletica orizzontale (non manutenuta da almeno 10 anni), verde pubblico ecc.

Marcello Antonacci
Marcello Antonacci
8 mesi fa
Rispondi a  G. R.

Egregio anonimo G.R., acclarata la sua profonda conoscenza in materia contabile nella pubblica amministrazione, saremmo tutti grati se al prossimo turno riesca ad essere eletto come sindaco oppure nominato assessore. Avremmo tutti il piacere di valutare attentamente il suo ineccepibile operato. Leggo che sottolinea nel suo commento problematiche persistenti da molti anni, evidentemente già addebitabili a precedenti amministrazioni.
Tra le righe si intravede forse un semplicistico accostare materie diverse, non così semplicemente come magari crede supportabili da scostamento di bilancio.

Anna M.
Anna M.
8 mesi fa
Rispondi a  G. R.

Credo che tu caro amico GR abbia azzeccato a pieno!!!! Da ex consigliere comunale quale sono stata, posso solo dire che tra i vari commenti il tuo stato è il più sensato.

Tonico
Tonico
8 mesi fa

Non ho visto “cultura” nel concerto di Silvestri!

Marcello Antonacci
Marcello Antonacci
8 mesi fa
Rispondi a  Tonico

Evidentemente non puoi vederla. Chiediti magari il perché.
E magari argomenta meglio il tuo giudizio e le tue fonti di non apprezzamento.
E ancora, magari inizia ad usare il tuo nome e cognome evitando la sterile critica alla finestra.

Tonico
Tonico
8 mesi fa

E lei che ha visto la “cultura” mi dica dov’era ? Non so se Lei e’ l’avvocato dell’assessore o cos’altro ma per quello che mi riguarda il mio pseudonimo è uguale al suo.

franco
franco
8 mesi fa

E cosa si aspettava, caro Assessore, dagli ambienti dell’opposizione, applausi? Ormai è una costante (ad ogni livello) le soluzioni ai problemi, le migliori proposte, le hanno sempre quelli che non governano.

Tonico
Tonico
8 mesi fa
Rispondi a  franco

Il Suo e il tipico commento del politico che non vuole ascoltare la voce dei cittadini. Non mi pare che i signori:Gino, Tonino, Michela abbiano scritto cose non vere. Il punto e che per tre ore di “cultura” 50.000 euri sono troppi quando poi per il resto dell’anno e’di quelli a venire io cittadino che ho pagato le tasse devo continuare a passeggiare sullo “stradone” scansando buche per cercare di non cadere!

franco
franco
8 mesi fa
Rispondi a  Tonico

quanto siamo lontani dalle logiche di “bilancio”, stanziamenti, fondi ecc. ecc.
di che cosa vogliamo parlare…

Tonico
Tonico
8 mesi fa
Rispondi a  franco

Se argomenta meglio le Sue “logiche di bilancio” forse potremmo continuare la discussione.

Cataldo
Cataldo
8 mesi fa

Apprendo che da tre anni mi stanno accompagnando in un percorso di crescita e sviluppo della mia persona.
Ma anche basta con queste offese.
Piuttosto accompagnatemi dal meccanico e pagatemi gli ammortizzatori!

Antonio Caputo
Antonio Caputo
8 mesi fa
Rispondi a  Cataldo

Io preferirei che l’esimio ragioniere mi accompagnasse a fare un giro nella villa comunale di sant’elia , con la mia famiglia, trovare un parco pulito, con un minimo di infrastrutture funzionanti, senza imbattersi in situazioni davvero poco “culturali”!!

Antonio.m
Antonio.m
8 mesi fa

Una risposta snob da tipico radicale chic, le ricordo che non si vive di sola cultura ma anche e soprattutto di fatti reali. Parla di vivibilità ma si rende conto del problema sicurezza che c’è in citta oppure mette la testa sotto la sabbia? si rende conto della situazione delle strade? Si rende conto che per fare una carta d’identità ci sono attese assurde di mesi? Ma per favore….

Marcello Antonacci
Marcello Antonacci
8 mesi fa
Rispondi a  Antonio.m

Sarebbe corretto “radical chic”.
Comunque una accozzaglia di diversi argomenti e problematiche (tra sicurezza, viabilità, anagrafe) che sicuramente non sono assolutamente gestibili da qualsiasi assessore alla cultura, il quale si interessa solo e soltanto di questa, anche recuperando fondi statali o regionali destinati sempre solo e soltanto a manifestazioni culturali e non destinabili ad altro.