Incontrano il loro maestro delle elementari dopo quasi 50 anni
Il racconto

Incontrano il loro maestro delle elementari dopo quasi 50 anni: «Che emozione!»

Dopo quasi 50 anni dal termine delle scuole elementari, alcuni ex studenti del Fornelli hanno incontrato Giuseppe D'Imperio, il loro maestro ormai quasi novantenne, e si sono ritrovati in una indimenticabile riunione di classe
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Dopo quasi 50 anni dal termine delle scuole elementari, alcuni ex studenti del Fornelli hanno incontrato Giuseppe D’Imperio, il loro maestro ormai quasi novantenne, e si sono ritrovati in una indimenticabile riunione di classe. È successo il 19 agosto scorso e uno di loro, il coratino Filippo Petrone, lo ha raccontato con grande passione e ricordando tanti aneddoti del passato.

«Il 1° ottobre 1975 (ebbene sì, allora l’anno scolastico iniziava sempre il 1° ottobre!) un gruppo di bambini affrontava il primo giorno di scuola nel “Fornelli”, non sapendo di andare incontro ad una delle più grandi “fortune” della loro vita. Quella fortuna aveva un nome e cognome a loro sconosciuto ma a tanti già noto (e che diventerà sempre più noto): Giuseppe D’Imperio. Da quel giorno in poi per noi fortunati, lui è stato, è ancora e rimarrà sempre “il maestro”!

Per cinque meravigliosi anni quei bambini, soprattutto nell’aula numero 9 (oggi divisa in due aule più piccole) e nel cortile dell’edificio scolastico, hanno “vissuto” un percorso scolastico unico, anche rapportato ai nostri giorni (e parliamo di circa 50 anni fa!).

Qualche esempio? L’attività sportiva svolta nel corridoio della scuola (non c’era mica la palestra!) è la cosa più banale da raccontare, e poi… marmellata di fichi, biscotti e vino (con qualche bottiglia che ogni tanto “si stappava” autonomamente) fatti in classe, tulipani piantati nelle aiuole, le recite su copione scritto dal nostro maestro (che ancora oggi ricorda le battute) nel salone della scuola tramutato in teatro con tanto di palcoscenico con pianoforte ad accompagnare il coro del “Va pensiero” ed esibizione del complesso “Gli stonati” (rigorosamente composto da alcuni di noi), diventate negli anni una tradizione della nostra classe, con tanto di invitati “istituzionali” e “tour” nelle altre scuole, anche medie, con le quali il maestro aveva un’interazione continua ed efficace.

Per non parlare della vittoria nel quiz radiofonico domenicale (chi ricorda Radio Punto Sud?) indetto in memoria di un’alunna morta nell’allora “Sant’Elia”… E vogliamo parlare della prima edizione (1978) del “Carnevale Coratino”, quanto il carro del “Fornelli” rappresentava una Befana in cartapesta su un ufo che ruotava sulla giostra della scuola e noi eravamo vestiti da extraterrestri (il maestro andò personalmente a Bologna a ritirare la stoffa per il vestito!)? Quanti applausi e quante caramelle durante quella sfilata! E non potevamo certo mancare alle altre edizioni, ovviamente!

E vogliamo parlare dell’amore per lo sport (in particolare per l’atletica leggera, di cui era promotore e dirigente della Libertas) e di tutte le volte che andavamo felici al campo sportivo? E vogliamo parlare del fatto che, con la sua Fiat 1100 “faceva il giro” per prelevare gli alunni da portare a scuola (non tutte le famiglie erano “motorizzate” e qualcuno abitava un po’ più lontano…)? E, tanto per comprendere ulteriormente la fortuna che ci è capitata, basta dire che la nostra classe non aveva un capoclasse: era una classe dove tutti erano alla pari fra loro!

Ed ancora di più, trascrivo quanto accaduto a Dina Rutigliano e raccontato dalla stessa, probabilmente l’episodio più emblematico di quale persona fosse il nostro maestro. Dina ci racconta: “Voi stavate partendo per una gita dove mio padre non voleva mandarmi, e… ragazzi… incredibile… a mezzanotte il maestro suona alla porta di casa mia! Inaspettato! Mia madre, preoccupata, apre e lo fa entrare, e lui: ma signora, noi non partiamo se Riccardina non viene con noi! Non è giusto che la bambina non venga! E mi portò con sé al pullman che aspettava di partire! Solo lui! Poteva osare! Per noi era un maestro papà!”. Non credo ci sia altro da aggiungere per capire…

Beh, dopo tanti anni, due persone (penso note ai più), Don Vito Martinelli e Dina Rutigliano (sì, proprio lei, la bravissima parrucchiera), sono riusciti a creare una chat con tutti i vecchi compagni di scuola e… dopo poco, alla prima occasione, il 19 agosto, quei bambini ormai più che cinquantenni (non tutti, ma solo per ovvi motivi di “dislocazione” in giro per l’Italia, per ragioni di vita ed anche per le vacanze estive) ed il loro indimenticabile maestro ormai quasi novantenne si sono ritrovati nella sua casa di campagna per la più bella, meravigliosa, divertente, commovente, indimenticabile riunione di classe, dopo tutti questi anni di incontri “singoli” ma non “collettivi” come questo. Che emozione nell’ascoltare i racconti di come nascevano le idee, di cosa era capace di inventare per farci “felici”…

C’è da aggiungere altro? Io credo che tutti i lettori abbiano capito cosa è successo e quanto è stato bello ritrovarsi e ritrovare una persona di così elevato spessore (soprattutto umano).

Un appunto mi sovviene in tal senso: nel “Fornelli” non c’è una (e dico una) foto che ricordi colui che noi tutti riteniamo essere un vero, grande insegnante, senza sminuire il grande lavoro di tutti gli insegnanti che lo hanno preceduto e seguito, ma semplicemente volendo valorizzare il modo innovativo e fuori dal comune di come Giuseppe D’Imperio, il maestro D’Imperio, abbia svolto la propria “missione”! Adesso, fuori al “Fornelli” ci sono tutte le targhe relative ai Pon, ma sarebbe fantastico vedere una bella targa riservata al maestro D’Imperio ed ai suoi “PON ante litteram”!

A proposito, i lettori sanno che “Lo Stradone” è uscito nel 1979 mentre “Il Pungiglione” (giornalino scolastico “edito” dalla nostra Classe III G e stampato rigorosamente in classe con il ciclostile e poi colorato a mano da noi alunni, clicca qui per scaricarlo) è uscito nel 1977 e si vendeva (al prezzo simbolico di 100 Lire!) in classe, con il cui ricavo andammo a fare una gita? Siamo stati i primi editori di Corato! Quindi, da parte di tutti quei bambini fortunati, oggi adulti di mezza età, semplicemente e con tutto il cuore… Grazie maestro».

domenica 27 Agosto 2023

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Anselmi Giuseppe
Anselmi Giuseppe
8 mesi fa

NON ERO A CONOSCENZA DI QUESTA MERAVIGLIOSA PERSONA E DI QUESTO GRANDE MAESTRO. Mi ASSOCIO AI RAGAZZI CHE HANNO AVUTO UNA STORIA DI VITA INDIMENTICABILE. Complimenti MAESTRO . BRAVI RAGAZZI, SI MERITA PROPRIO UNA BELLA TARGA .

Mimmo Lastella
Mimmo Lastella
8 mesi fa

racconto molto commovente con un pizzico di nostalgia per chi scrive. io ho frequentato il Fornelli negli anni successivi, ovvero nel quinquennio 78 /82 con la maestra oggi ottantacinquenne Anna Olivieri, una grande maestra di vita, cattolica praticante ricordo che ci insegnava anche la catechesi.
ricordo anche del brutto episodio accaduto alla scuola elementare Sant’Elia quella bambina, si chiamava Pina
all’epoca di fronte all’edificio Fornelli, vi era una cartoleria: “la cartoleria di Zi Russo, alla quale, ho dedicato anche una poesia in vernacolo

M.G
M.G
8 mesi fa

Non è stato il mio maestro…ma ho avuto modo di partecipare alle sue meravigliose iniziative…….una bella persona…un grande educatore….penso si potrebbe dire tanto ancora su di lui…… complimenti agli alunni che lo hanno omaggiato ….un abbraccio al maestro.

Pinuccio
Pinuccio
8 mesi fa

Da brivido!
Questo ricordo testimonia quanto la scuola e la società siamo cambiate! In peggio purtroppo.
Da Istituzione che subito dopo la famiglia insegnava ai giovani, non solo italiano e matematica, ma come evolversi, come poter realizzare i propri sogni, avere ideali nel rispetto altrui;
rischia di diventare un ufficio di collocamento per tanti e un parcheggio per i nostri figli.

Giuseppe Loiodice
Giuseppe Loiodice
8 mesi fa

Giuseppe D’Imperio è stato anche un “maestro” per i giovani insegnati che si approcciavano al mondo della scuola. In alcuni casi ho avuto il piacere di sostituirlo quando facevo il supplente. Lunga vita al “Maestro” Giuseppe D’IMPERIO.

SCARINGELLA LUIGI
SCARINGELLA LUIGI
8 mesi fa

Il maestro GIUSEPPE D,IMPERIO E stato anche il mio maestro dal 1969 al 1974 peccato che non ho nessuna foto era veramente una brava persona pensate che mi porto con la macchina due volte al pronto soccorso avevo emoraggie di sangue dal naso vorrei incontrare qualcuno della classe di allora ma risiedo in Germania mi ricordo che non ho nessuna foto ricordo alcuni nomi come MAZZILLI VERNICE SCAVO MARTINELLI E ZUCARO sono su facebook SCARINGELLA LUIGI tanti auguri al nostro MAESTRO allora esisteva rispetto e educazione nelle scuole