Ieri sera, a due giorni dal ferragosto, le barche di Santa Maria sono tornate puntuali ad abbellire le vie del centro storico che si è riempito di luci e colori per quella che è una tradizione tutta coratina. Le barche, che resteranno appese fino al 22 agosto, sono state collocate su via Roma, via San Benedetto, piazza Sedile e vico I Abbazia. Altre installazioni saranno disposte in via Nicola Salvi. Ve le mostriamo nella galleria fotografica a cura di Cataldo Mennuti.
L’iniziativa, organizzata dalla Pro loco Quadratum e patrocinata dal Comune di Corato, rientra nel cartellone de “Il Pendìo Plus” finanziato dall’Avviso 2023 per l’erogazione di contributi alle associazioni turistiche Pro Loco della Regione Puglia.
L’origine della tradizione. Considerando che Corato non è una città marinara e che non ci sono tradizioni legate al mare, l’origine è da ricercarsi nei primissimi simboli della cristianità: le barche stilizzate, che disegnavano i primi cristiani sugli stipiti delle abitazioni, simboleggiavano una croce. Altre ipotesi partono dalla definizione di “Maria traghettatrice di anime”, o dal desiderio di esprimere un ringraziamento per le lunghissime traversate andate a buon fine, sulle navi a vapore, per i nostri emigranti alla ricerca di un futuro migliore.
Nei prossimi giorni le barche in gara per il consueto concorso saranno valutate da un’apposita commissione per originalità, realizzazione, qualità estetica, creatività. Al primo classificato sarà assegnato un premio di 300 euro, al secondo uno da 150 euro, al terzo un premio di 100 euro. In caso di ex – aequo, i relativi premi saranno divisi in parti uguali.
Ormai sono affondate le navi….
Le buche, le buche, le buche…
Meno barche +bitume per le buche
attenti alle risse dei bravi ragazzi
una tradizione commovente, di poca spesa e di molta abilità e ingenium …
sono solidale con i concittadini che si danno da fare per perpetuare questa tradizione e non potendo farlo fisicamente, stringo loro la mano attraverso queste righe. bravi!
Prima le barche di Santa Maria, il Pendio ed altre manifestazioni erano praticamente a costo zero per la collettività . Da un decennio tutto diventa un pozzo senza fondo e si spendono soldi necessari per altro . Bisogna frenare l’esagerazione