Ormai l’estate è arrivata e in molti hanno già prenotato le vacanze per le prossime settimane. Molti italiani si recheranno all’estero, magari anche fuori dall’Europa. Sicuramente una scelta valida, se si desidera scoprire culture nuove e località lontane. Ma c’è sempre da fare i conti con una burocrazia a volte lenta e farraginosa.
Probabilmente qualcuno si è già reso conto di quanto siano dilatati i tempi per ottenere un passaporto, anche solo rispetto a qualche anno fa. Le ragioni sono differenti, almeno secondo le indagini condotte da Altroconsumo, che identifica nella pandemia e nella Brexit i motivi principali di questi lunghi tempi di attesa.
Ma di quali tempi parliamo? Prima di affrontare la questione “tempi di attesa” cerchiamo prima di capire come richiedere un passaporto, per sé o per i propri figli minori.
Questo documento valido per gli spostamenti in Stati non rientranti nell’Unione Europea viene rilasciato dalle diverse Questure locali, sulla base di richieste e appuntamenti da avanzare attraverso specifici moduli online.
Bisogna quindi collegarsi al sito di riferimento e compilare modelli utili alla richiesta del passaporto e dell’appuntamento in cui verrà consegnato. Un passaggio semplice, almeno apparentemente. Non tutti però hanno dimestichezza con gli strumenti digitali. Allo stesso modo, non tutti i dati si riescono a ricavare al momento della compilazione.
Si pensi, banalmente al Codice Fiscale, quel codice unico e identificativo dell’identità di ogni persona, richiesti nella maggior parte degli espletamenti burocratici. A meno che non si abbia una tessera sanitaria a portata di mano, ricavarlo a mente non è semplice.
Serve sapere quali lettere del nome e cognome inserire, a quali cifre corrisponde la data di nascita, il codice relativo al Comune di nascita e così via. In tanti, dinanzi a questi passaggi, si scoraggiano e preferiscono lasciare perdere, magari anche cambiando la meta del proprio viaggio.
Eppure, oggi esistono tanti strumenti per calcolare il codice fiscale online a costo zero, come il sito CodiceFiscale.com. Basta inserire pochi dati, copiare la stringa del codice e incollarla lì dove necessario. Anche nelle note del telefono, così da averlo sempre a portata di mano.
Ma basta superare questo scoglio per riuscire a richiedere con successo un passaporto? A quanto pare, no. Sempre secondo l’indagine condotta da Altroconsumo, solo in tre dei 12 comuni italiani presi in esame è stato possibile prenotare un appuntamento presso le Questure, entro una settimana. I tempi d’attesa, in molte località, possono rivelarsi davvero biblici.
La situazione, infatti, è particolarmente critica in città come Bari, Bologna, Genova, Padova, Torino e Milano, dove non è stato possibile fissare un appuntamento o è necessario attendere almeno 6-7 mesi. A Milano, l’unica opzione è recarsi in provincia, a Cinisello Balsamo, dopo un mese e mezzo.
Tuttavia, ci sono anche casi in cui gli appuntamenti possono essere presi il giorno dopo, come a Firenze, Napoli e Roma, o entro cinque giorni, come a Palermo. In ballo ci sono alcune proposte avanzate dalle Istituzioni, per tentare di accelerare la procedura.
Alcune di queste includono l’estensione degli orari di apertura al pubblico e un maggior numero di appuntamenti prenotabili online, oltre alla possibilità di istituire uno sportello unico di prossimità per richiedere i passaporti presso gli uffici postali dei piccoli borghi attraverso il progetto Polis di Poste Italiane.
Qualunque siano le misure che verranno adottare di qui al prossimo futuro, vale comunque la pena muoversi con largo anticipo per la richiesta del passaporto, almeno per scongiurare ritardi importanti che possono costringere a rinviare o cancellare il viaggio prenotato.