C’è la mano e l’ingegno dell’architetto coratino Federico Quinto dietro il restauro della suggestiva “Cappella del Crocifisso” di Gaeta, singolare edificio di culto che si trova incastonata nella suggestiva Montagna Spaccata, quel monte che – narra la leggenda – si spaccò nel momento stesso in cui morì Gesù.
Il professionista coratino, ormai trapiantato a Roma, di concerto con la Soprintendenza ai Beni Culturali del Lazio, ha curato le difficili fasi di restauro della storica cappella, meta di turisti da ogni parte del mondo.
Un lavoro di restauro complesso, confida l’architetto da noi raggiunto telefonicamente. «La committenza aveva dapprima ipotizzato piccoli lavori di restauro ma dopo una analisi sullo stato complessivo dell’edificio la Soprintendenza ha richiesto interventi più completi» afferma Quinto.
L’attività di restauro e risanamento conservativo della Cappella del Crocifisso sono partiti nel gennaio 2023 e si sono conclusi nei giorni scorsi, con grande soddisfazione di tutto il team che ha partecipato alla complessa attività.
La cappella, risalente al XV secolo, si trova a picco sul mare. «Gli operai hanno lavorato su fune, il ponteggio è stato allestito a 30 metri d’altezza sul mare. È stato un lavoro molto interessante, nella sua complessità» aggiunge l’architetto.
Seppur molto giovane (è infatti nato nel 1985), l’architetto Federico Quinto lavora da oltre un decennio nella Capitale e si occupa prevalentemente di beni culturali e del restauro di beni di interesse storico artistico. Tra i suoi ultimi interventi ci sono quelli nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, edificio seicentesco che si trova nel cuore di Roma.
…si fa onore sì.. questo ragazzo Coratino !! Bravo e infiniti complimenti !!!
who else!! bravo
Complimenti all’ex alunno del liceo artistico che tutelando il nostro patrimonio artistico aiuta la nostra economia turistica e il nostro benessere