Al chilometro 51 della ferrovia Bari Nord quest’anno non ci saranno soltanto fiori. A ricordare la strage ci sarà anche uno striscione con su impresse due date: quella del 12 luglio 2016 e quella del 15 giugno 2023. Due date emblematiche che, per i familiari delle vittime, significano dolore: la data dell’incidente che ha strappato alla vita 23 persone e la data della pronuncia della sentenza di primo grado con la quale il Tribunale di Trani ha sancito che l’incidente fu causa solo di un errore umano e i responsabili furono i lavoratori, il capostazione Vito Piccarreta e il capotreno sopravvissuto Nicola Lorizzo.
“Uccisi due volte” si legge sullo striscione. “Il 12 luglio 2016 da Ferrotramviaria, il 15 giugno 2023 dalla giustizia italiana”.
I familiari delle vittime hanno poche parole per commentare la sentenza pronunciata dal Tribunale di Trani. «Una grande ingiustizia» dicono, lontano dai microfoni. La rabbia e lo sdegno sono evidenti.
Da allora, spiegano, le istituzioni sono sparite; il timore che non venga fatta realmente giustizia, dopo la sentenza di primo grado è quasi una certezza.
Oggi, al chilometro 51, i treni sono tornati a muoversi. Tutto sembra essere tornato alla normalità. Una “normalità” che quasi spaventa le famiglie delle vittime che mai vorrebbero che si dimenticasse il sacrificio dei loro cari. Ecco perché quello striscione, ben visibile dal treno: chi percorre quel tratto a bordo dei treni può così riflettere su quanto accaduto sette anni fa e ricordare il doppio dolore dei familiari di chi quel giorno è morto e di quanti sono sopravvissuti ma ancora portano i segni dell’incidente.
Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini (che venne a strumentalizzare anche questa strage) cosa ha da dire?
È singolare che lei citi solo Salvini e gli altri che lo hanno preceduto, ma che hanno da dire
Non ricordo nella nostra città altri personaggi venuti a sciacallare sulla strage. Se fossero venuti altri, li avrei nominati. Se sono venuti ed io non li ricordo, aggiungeteli voi. Vale lo stesso
Vorrei ricordarLe l’allora ministro Toninelli che promise la sua massima attenzione sul processo che si sarebbe tenuto… peccato che nessuno abbia fatto ciò che avrebbe dovuto.
Ah sì, Tonelli, quel genio che guarda caso era nel governo giallo-verde con Salvini. Anche se promettere attenzione non equivale a strumentalizzare. Evidentemente non ricordate lo show che fece Salvini a piazza abbazia. Quindi ribadisco: cosa ha da dire Salvini adesso?
Volevo vedere se fra le vittime ci fossero stati i parenti di quei pm stessi che hanno pronunciato la sentenza surreale
Provo un senso di rabbia ed amarezza nei confronti della giustizia Italiana , che come cita lo striscione, li ha uccisi per l’ennesima volta. come diceva il Marchese del Grillo io so io e voi non siete un c…. Alla fine a pagare sono sempre i più deboli.
Come dice quel detto??
La moglie ubriaca è la botte piena??
La corte giudicante,ha applicato la legge.
Le famiglie delle vittime sono state risarcite.
Questo attenua la gravità.
Mi domando: Se le pene inflitte erano molto alte,e non c’era stato nessun risarcimento ai parenti delle vittime. Adesso di cosa stavamo parlando??
Money, Money…