Ambiente e sviluppo del territorio

Impresa e istituzioni insieme per dare nuova vita al Bosco Cecibizzo

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
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Impresa e istituzioni insieme per dare nuova vita al Bosco Cecibizzo
L'iniziativa di Molino Casillo per rendere fruibile il patrimonio boschivo dell'Alta Murgia
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Prendersi cura del Parco del Cecibizzo affinché possa essere messo a disposizione della collettività.

È il progetto di Molino Casillo spa e del suo presidente Francesco Casillo che si inserisce nel solco della nuova vocazione aziendale, divenuta da marzo una società “benefit” ed ha allargato le sue finalità non solo al profitto ma anche al beneficio comune.

Un parco, quello del Cecibizzo, vasto quasi 150 ettari e che è stato letteralmente adottato da Casillo. Attraverso opere di manutenzione, di silvicoltura e adeguamento, il patrimonio potrà essere goduto anche dalla collettività. Ciò è possibile attraverso un partnerariato pubblico – privato, attraverso una intesa tra l’impresa e le istituzioni che si impegnano ad avviare un percorso comune affinché l’obiettivo possa essere raggiunto.

Di questa novità si è parlato nel corso di un convegno, tenutosi nella giornata di ieri nella sala conferenze degli stabilimenti Casillo.

L’incontro – organizzato in collaborazione tra il Gruppo Casillo e il Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Di.S.S.P.A.) Università di Bari – ha avuto come fine quello di promuovere, tra l’altro, forme di partenariato tra soggetti pubblici e privati in materia di valorizzazione e fruizione dei beni ambientali.

«L’iniziativa nostra privata però va di pari passo con l’attività istituzionale. Prima di iniziare questo progetto, pertanto, abbiamo pensato di condividere le nostre finalità con le istituzioni per sensibilizzarle alla riduzione dei tempi burocratici così da generare un sistema virtuoso che ci porti a raggiungere l’obiettivo» afferma Francesco Casillo.

«Ritengo che ogni imprenditore, nel limite delle proprie possibilità, abbia il dovere di ricambiare la società di quanto ricevuto. Ogni azienda può dare qualcosa, piccoli segnali, per generare un clima sociale disteso. Spero che questa attività possa essere un esempio positivo» aggiunge l’imprenditore coratino.

Importante la presenza al tavolo dei relatori del professor Giovanni Sanesi, docente del  dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (di.s.s.p.a.) dell’Università di Bari. «Partendo da una migliore conoscenza del patrimonio a nostra disposizione – ha spiegato il professore – possiamo pensare ad una valorizzazione non soltanto sul piano forestale in senso stretto ma che diventi valorizzazione del paesaggio e quindi valorizzazione culturale e del benessere delle popolazioni che gravitano nell’area metropolitana barese».

sabato 1 Luglio 2023

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nerdrum
nerdrum
10 mesi fa

complimenti al gruppo casillo. quando le capacità imprenditoriali sviluppano ricchezze come queste è bello vedere gli imprenditori stessi ne fanno cadere parte sul territorio. barilla ha fatto lo stesso a parma. nn si vive x sé stessi. bravi ancora. nn vi dimenticate di via castel del monte, del suo ponte, della rotonda davanti al centro studi che state realizzando all’ex molino. casillo, granoro, maiora, cma, appia antica petroli, gallo carburanti, riscossa, forza vitale, terra maiorum, etc. etc… corato sarebbe splendida.

coratino deluso
coratino deluso
10 mesi fa

complimenti al sig. Francesco Casillo

Domenico
Domenico
10 mesi fa

Un plauso al Gruppo Casillo sempre attento a temi di sostenibilità e inclusione sociale.
Valorizzare il territorio e renderlo fruibile a tutti quale segno di riconoscenza per il territorio di appartenenza.
Grazie Francesco il gruppo che presiedi è un vanto per noi coratini.
Grazie ancora.