Il processo

Processo strage dei treni, incombe il rischio prescrizione

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Tribunale di Trani
Inevitabile il ricorso in appello
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Ha fatto discutere la sentenza pronunciata dal Tribunale di Trani lo scorso 15 giugno che ha assolto 14 degli imputati del procedimento relativo alla strage dei treni del 12 luglio 2016 e condannato il capostazione Vito Piccarreta e il capotreno Nicola Lorizzo, scagionando così i vertici di Ferrotramviaria.

Sulla vicenda processuale, però, incombe il rischio di prescrizione, almeno per quanto attiene i reati di omicidio colposo plurimo. Per tale motivo il ricorso in Appello, stando a quanto ipotizzato dall’avvocato Renato Bucci nel corso di una trasmissione televisiva, sembra ormai scontato.

«Quali che saranno gli sforzi della Corte d’Appello per fissare a brevissimo termine dell’eventuale, ma sicuro appello, quasi certamente non si riuscirà ad evitare che per quei reati non si consumi la prescrizione» ha affermato il difensore di alcune delle parti civili costituitesi nel procedimento.

Era stato proprio uno dei pubblici ministeri, nelle conclusioni dinanzi al tribunale, a chiedere ai giudici di valutare il rischio prescrizione. Il riconoscimento dell’aggravante della violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro, infatti, avrebbe raddoppiato i termini di prescrizione che, altrimenti, scadrebbero tra poco più di un anno.

Secondo l’avvocato Bucci, tuttavia, il ricorso in Appello da parte della Procura è inevitabile, dal momento che l’impostazione accusatoria dei PM è stata del tutto stravolta dalla sentenza: «Immagino vorranno difendere il loro operato e le loro valutazioni anche cercando un nuovo grado di giudizio», riflette il legale.

Resterebbe invece in piedi, almeno per qualche altro anno, il reato di disastro ferroviario, reato distinto dall’omicidio colposo plurimo.

venerdì 23 Giugno 2023

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Luigi Murgiano
Luigi Murgiano
10 mesi fa

Dal giorno successivo alla strage, non avevamo dubbi che sarebbe finita così.

Angela Mazzilli Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
10 mesi fa

“Al danno (incommensurabile) si aggiunge anche la beffa…”
Un terribile incubo… in un altro terribile incubo, per cui però, hanno pagato e pagheranno (probabilmente) le persone sbagliate (con la compiacenza e silenziosa complicità di qualcuno). Solidarietà totale, incondizionata, sempre, alle famiglie delle vittime… non le scorderemo. Mai: perché loro non possono più parlare/scrivere, ma noi, invece, sì: ed abbiamo il dovere di farlo.

Pendolare ESAURITO assai
Pendolare ESAURITO assai
10 mesi fa

Ma va’ ???

...la riforma della giustizia prima di tutto...
...la riforma della giustizia prima di tutto...
10 mesi fa

questa è la famosa giustizia italiana che tutti decantano… dicono che è severa… quasi dittatoriale… il crimine non paga e non pagherà mai… pagheranno sempre i pesciolini piccoli piccoli… il vero dolore è e rimarrà solo per i familiari delle vittime… pover(acc)i noi…! ormai mi viene lo schifo a leggere e commentari atti impuniti…

Antonio.m
Antonio.m
10 mesi fa

Tutto calcolato