«Miliardi di euro sottratti alla sanità, all’istruzione, ai servizi sociali, al risanamento idrogeologico, sono dirottati in Ucraina per alimentare la guerra. La questione ucraina è un contesto estremamente grave e pericoloso che spinge l’Occidente, e il nostro Paese in particolare, verso il baratro di una guerra più ampia e generalizzata. Il movimento pacifista che in passato è stato capace di grandi mobilitazioni, pur promuovendo alcune manifestazioni, non è riuscito sinora a dare espressione politica al dissenso di una parte consistente – secondo alcuni sondaggi maggioritaria – della popolazione italiana contro la politica bellicista».
È in questo contesto che nasce l’iniziativa di promuovere la consultazione referendaria contro l’invio di armi al conflitto in corso. Anche a Corato si potrà nuovamente partecipare alla raccolta firme per il referendum. Il banchetto verrà allestito domani, sabato 10 giugno, dalle 19 alle 21.30 in via Duomo.
E quindi sarebbe molto meglio “regalare” l’Ucraina al nano russo, in attesa in attesa del turno della prossima nazione da aggredire ed occupare, vero?
Una mossa di una intelligenza e lungimiranza più uniche che rare……..🤦