I difensori Ferrotramviaria, Michele Laforgia e Tullio Bertolino, hanno respinto le accuse e le omissioni contestate alla società di trasporti nell’udienza, svolta ieri a Trani, del processo sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 tra Corato e Andria, nel quale sono morte 23 persone e altre 51 sono rimaste ferite.
Per i difensori, i vertici societari non hanno commesso i reati di omicidio e lesioni colpose come contesta il pm Marcello Catalano che ha chiesto fino a 12 anni di reclusione. Secondo i legali «non c’è stata violazione delle norme sulla tutela e sicurezza nel lavoro. La società era dotata di un modello organizzativo e gestionale valido ed efficace e aveva ottenuto, prima dell’incidente, anche una certificazione europea Ohsas 18001 che garantiva l’efficienza di tutta l’organizzazione aziendale».
Oltre a Ferrotramviaria, alla sbarra ci sono anche 17 persone fisiche. La prossima udienza è stata fissata il 15 giugno, quando sono previste le repliche dell’accusa e forse anche la sentenza.
Secondo me sono stato io ad uccidere quelle persone e a causare l’incidente… Va bene questa soluzione? Tanto si sa che alla fine si chiuderà tutto con un nulla di fatto…
Sicuramente si chiuderà a tarallucci e vino questo processo…il dolore di chi ha perso una persona cara nn verrà mai lenito né dalla sentenza né da un risarcimento….a pagare il prezzo di questo disastro sono state le 23 vittime con le loro famiglie … purtroppo
Hai ragione fino alla fine si dovrà fare festa,il proverbio non sbaglia povero chi muore per colpa di altri e poveri che vivono per le conseguenze di altri
Si, anche secondo me sono stato io, che c’entra Ferrotramviaria, quelli può darsi che stavano a dormire. E poi poteva capitare a tutti il fatto.. A Ferrotramviaria no! Perché hanno le certificazioni e i riconoscimenti, tu no!
Ah, e allora chi è stato ???
Cercasi risposte chiare, precise, assai concrete e definitive.
La colpa è dei telefonini.. ,del caldo,e del satellitare…😵