Quando ballare è più di una passione, diventa una via privilegiata per esprimere sé stessi e quel che si ha dentro, si entra in contatto con la più autentica parte di sé che parla al mondo attraverso il talento. Le capacità innate, quelle predisposizioni naturali in qualunque forma d’arte vanno però lavorate, occorre imporre una disciplina al proprio valore. Così è stato anche per la coratina Sofia Lops, classe 2009, che sin da bambina ama la danza, facendo di quell’amore una ragione di vita. Tra le ballerine della “Maison de la Danse” – la scuola di danza diretta da Dina Matera – oggi Sofia, a soli quindici anni, ha già conquistato l’apprezzamento dell’Accademia Ucraina del Balletto, una delle più importanti del settore, costantemente alla ricerca di future ballerine. L’entusiasmo di Sofia e l’orgoglio della sua maestra in questa intervista seguita alla sua audizione.
Dina Matera, come si intuisce il talento nascosto di una ragazza come Sofia?
«L’intuizione in realtà non c’entra nell’individuare di un talento, ma sta all’esperienza e alla professionalità maturata dall’insegnante nel corso degli anni riuscire ad trovare, durante le lezioni, potenziali talenti.
Sofia ha oggettivamente tante doti fisiche purtroppo non valorizzate prima; la svolta è avvenuta per lei quando ha iniziato nel 2021 a frequentare la mia scuola.
Ho captato subito le sue potenzialità e ho voluto darle tutti gli strumenti utili per prepararsi nel migliore dei modi a questa audizione».
Sofia Lops, quanto conta per te il supporto della tua scuola di danza?
«Maestri e allieve della scuola sono per me una continua ispirazione, durante le audizioni per l’Accademia Ucraina del Balletto non mi sono mai sentita davvero sola. La vicinanza della maestra Dina Matera e di tutta la mia scuola ha davvero fatto la differenza. Ho avuto la sensazione di ballare anche per loro che nel frattempo facevano il tifo per me».
Dina Matera, la sua scuola ha spesso lanciato allievi e allieve di ogni età in concorsi, gare e competizioni di vario livello. Si potrebbe dire che le nuove sfide siano un aspetto intrinseco della sua didattica?
«Assolutamente sì! La nostra scuola ha sempre puntato alla formazione completa delle allieve sin dalla tenera età aiutandole a mettere in luce le loro potenzialità e a sostenere esami riconosciuti dal nostro ente nazionale. Ma l’efficacia della formazione si dimostra solo quando si viene messi alla prova e ciò vale a maggior ragione nel settore della danza. Per questo sprono i miei allievi a partecipare a diversi concorsi e importanti audizioni che nel corso degli anni ci stanno dando tante soddisfazioni».
Come si riesce a conquistare premi e occasioni così prestigiose come quella che ha avuto Sofia?
«In Maison de la Danse cerchiamo di curare la formazione di allievi e allieve a partire dalla qualità degli insegnanti. I nostri maestri sono in continuo aggiornamento e inseriamo nei programmi annuali tutte le novità che il mondo della danza introduce col passare del tempo. Recepire le proposte che il settore offre di volta in volta, ci permette di arricchire notevolmente il bagaglio culturale, artistico e professionale degli allievi. Questo esclusivo back ground dà loro nuovi stimoli e sfide avvincenti da superare».
Sofia, raccontaci di più sulla tua ultima audizione nell’Accademia Ucraina del Balletto.
«L’audizione si è tenuta sabato scorso a Milano, era a porte chiuse. Un’emozione non da poco anche perché l’Accademia Ucraina di Balletto rappresenta una delle più importanti realtà presenti in Italia. Appena uscita dalla sala, ero fiera di quanto avessi fatto, felice di aver dato il massimo, danzando al meglio delle mie possibilità e trepidante di scoprire il verdetto; con mio grande stupore ho appreso di essere stata ammessa. Ma di certo ho tanta strada da fare! D’altronde nell’Accademia Ucraina di Balletto si ha la possibilità di studiare con nomi prestigiosi del mondo della danza, costruendo passo dopo passo, un vero e proprio futuro lavorativo. Un trampolino di lancio a cui tutti i ballerini ambiscono e di cui adesso farò parte anch’io».
«L’accademia Ucraina del Balletto – precisa Dina Matera – è una vera e propria istituzione in fatto di danza. Ha sede presso l’Istituto delle Marcelline di Milano e svolge la sua attività di scuola professionale di formazione per ballerini professionisti dedicata a studenti dagli 11 ai 20 anni. Questi allievi seguono quotidianamente i corsi dell’accademia, totalizzando dalle 12 alle 20 ore settimanali di studio. Inoltre, in collaborazione con l’Istituto delle Marcelline, la struttura offre a tutti gli allievi la possibilità di frequentare le scuole medie e superiori e di usufruire di un convitto interno. Davvero una grande opportunità per chi viene ammesso».
Sofia, cosa significa per te ballare e qual è la strada che ti ha portata qui oggi?
«La danza è il mio tutto, non riuscirei a pensare il mio futuro senza danzare. In passato frequentavo un’altra scuola di danza che nel frattempo chiuse. Così nel 2021 mi sono iscritta a Maison de la Danse dedicandomi anima e corpo alla danza ed in questi pochi anni grazie anche alla spinta degli insegnanti ho iniziato a pensare che il mio sogno potesse un giorno diventare realtà. La danza per me è libertà, gioia, sfogo nei momenti più tristi e cura nei momenti di bisogno. È costantemente nei miei pensieri. Desidero così fortemente diventare una ballerina professionista che ogni sacrificio pesa quanto un mattoncino che punta alla costruzione del mio grande sogno. Per me la danza è un dialogo diretto con la mia anima che sussurrando, cerca il suo spazio nel silenzio. Il mio corpo quando balla si libera dalla tristezza e si nutre di gioia, di vitalità e di passione. Danzare per me è tutto!».
Complimenti!! Sono fiera di te…