Assolto perché il fatto non sussiste. Si è concluso con l’assoluzione con formula piena il procedimento giudiziario nei confronti dell’ex sovrintendente capo della Polizia di Stato Vincenzo Di Chiaro, accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità.
Di Chiaro, assistito dagli avvocati Savino Tatoli e Mauro Giangualano, era stato sottoposto a procedimento penale a seguito delle accuse del collaboratore di giustizia Tommaso Nuzzi che, nel maggio del 2020, aveva riferito agli inquirenti di aver acquistato da Di Chiaro delle apparecchiature per il furto di automezzi.
Il processo si è svolto con rito abbreviato. Il gup ha accolto le tesi della difesa e assolto l’imputato per insussistenza del fatto.
La vicenda giudiziaria è parallela ad un altro procedimento che vede coinvolto l’ex poliziotto coratino, quello relativo allo scandalo giudiziario denominato “Giustizia svenduta”, che vide Di Chiaro sottoposto a misura cautelare così come i magistrati Nardi, Savasta e Scimè ed altri soggetti. In merito a quella vicenda, ora all’attenzione del Tribunale di Potenza, il Tribunale di Lecce emise una sentenza di condanna (successivamente annullata dalla Corte di Appello di Lecce per incompetenza funzionale-territoriale con conseguente trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Potenza). L’accusa si reggeva principalmente sulle dichiarazioni di Flavio D’Introno, legato a Nuzzi nell’ambito di altre vicende processuali, tuttora pendenti.
Poveri noi!
La legge italiana, per alcuni si applica, per altri si interpreta
non capisco l’ultimo periodo dell’articolo…
Cosa ne pensano i colleghi del Commissariato ?
io non capisco una cosa… che si instaurano a fare arresti/processi/cause/soldi spesi se vengono poi tutti assolti… gli organi e le forze di giustizia non facessero più nulla, anzi sciogliessero del tutto questi organi, e così vivremo più felici e contenti…
I processi si fanno proprio per stabilire la verità. E forse prima di arrestare e fare. Processi le Procure dovrebbero valutare meglio le prove. Anche perché alla fine lo Stato ha speso denaro, e gli Imputati assolti hanno subito una sofferenza inutile che andrà risarcita.