La petizione

Disagi Bari Nord, continua la protesta. Il Movimento Consumatori chiede il ripristino dei vecchi orari

Ritardi e soppressioni dei treni Bari Nord
Seconda tappa del firma day sabato scorso a Corato: il Comitato spontaneo degli utenti Fnb delle province Bari e BAT chiede la modifica delle tabelle orarie. A tutela dei viaggiatori si pone anche il Movimento Consumatori Puglia 
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Dal 3 aprile, dopo quasi sette lunghi anni dal più grave disastro ferroviario della Puglia, tra Corato e Andria sono tornati a correre i treni. Ma il ripristino tanto atteso della tratta ha comportato una modifica delle tabelle orarie che sta creando disservizi e malcontento fra i viaggiatori. Tanto che è nato un Comitato degli utenti Fnb delle province di Bari e BAT, che vede il coratino Mimmo Lastella tra i referenti.

«È nato all’indomani del 3 aprile in maniera spontanea tramite un gruppo Facebook – spiega Lastella – ed è composto da lavoratori e studenti. Chiediamo attraverso una petizione il ripristino di alcune delle corse più in sintonia coi nostri impegni. Ospiti dell’associazione culturale Vox Italia, sabato scorso abbiamo organizzato a Corato il secondo firma day, dopo il primo a Ruvo, della petizione che si può sottoscrivere anche online, per chiedere alla Bari Nord la rimodulazione delle tabelle orarie». Iniziativa a cui ha partecipato anche l’avvocato Fabio Romito, consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Trasporti della Regione Puglia.

Ma quali sono i problemi? «L’opinione è abbastanza negativa – dice Lastella – a causa di un servizio inaffidabile con orari non consoni, ritardi e soppressioni. Da quanto è emerso in una seduta consiliare del Comune di Corato, la causa sembra essere il mancato collaudo dell’ascensore destinato a persone con disabilità motorie. Un problema che è stato aggirato impedendo l’utilizzo del secondo binario per la discesa di tutti i viaggiatori, non solo quelli a mobilità ridotta. Mi chiedo come sia possibile aprire una stazione senza tutti i collaudi. A mio avviso la gestione è disordinata e superficiale. C’è anche stato l’aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti, un incremento che, per la Regione, è dovuto all’adeguamento delle tariffe all’inflazione».

«Tengo a precisare – conclude Mimmo Lastella – che le nostre non sono critiche fine a sé stesse o polemiche ma costruttive: abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo permanente per eventuali esigenze e criticità e, in caso di ritardo o soppressioni, un rimborso pari al 50% del costo del biglietto o, in alternativa, il suo riutilizzo, come previsto dalla politica aziendale di Trenitalia. Vorremmo che Ferrotramviaria ascoltasse le esigenze dei viaggiatori».

Va detto che la società di trasporti ha riconosciuto i disagi causati dal ripristino della Corato-Andria, impegnandosi a contenerli e garantendo il massimo impegno nella risoluzione dei problemi. Secondo la nota stampa diffusa da Ferrotramviaria il 17 aprile scorso, tutte le problematiche sono state analizzate e la loro risoluzione dipende esclusivamente da tempi tecnici. È prevista una modifica, dopo un’attenta analisi dell’orario, per cercare di soddisfare le richieste dei viaggiatori.

A tutela dei viaggiatori si pone anche il Movimento Consumatori Puglia 

«Abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere molteplici segnalazioni da parte dei pendolari che ogni giorno, per motivi lavorativi o di studio, utilizzano il servizio di trasporto ferroviario delle Ferrovie del Nord Barese. Ed invero, in concomitanza con l’apertura delle nuove stazioni ferroviarie di Andria Sud e Corato Sud-Ospedale, sono stati modificati gli orari delle corse dei treni, che si palesano, tuttavia, del tutto incompatibili con i turni di inizio e di fine della giornata lavorativa, costringendo molti lavoratori-pendolari a richiedere permessi, per giustificare i ritardi o le uscite anticipate dal luogo di lavoro». Lo afferma, in una nota, il Movimento Consumatori Puglia.

«In particolare – proseguono dal movimento – i viaggiatori che debbono raggiungere Barletta sono obbligati, una volta giunti alla stazione di Andria Sud, ad utilizzare un autobus sostitutivo, che percorre altre due fermate, ovvero Andria Centro e Andria Nord, prima di poter finalmente transitare alla fermata di Barletta; stessa cosa, ovviamente, dicasi per coloro che partono da Barletta. Inoltre, dato il numero elevato di pendolari, l’autobus diretto dalla stazione di Andria Sud a Barletta è spesso così gremito da non essere in grado di accogliere tutti gli utenti, che pertanto, sono obbligati ad attendere quello successivo, con ulteriori ritardi.

Si precisa, ancora, che gli orari degli autobus e dei treni non sempre coincidono tra loro, con la conseguenza che spesso gli autobus partono dalla stazione di Andria Sud in anticipo, rispetto all’arrivo dei treni, lasciando gli utenti senza un mezzo per poter raggiungere Barletta.

A ciò si aggiunga che si riscontrato diversi ritardi (anche superiori ai 20 minuti) e cancellazioni di corse, non solo nel tratto Corato-Barletta, ma anche nel tratto diretto verso Bari, che determinano una vera e propria odissea in danno dei pendolari, alcuni dei quali, affetti anche da disabilità visive e motorie, possono utilizzare solamente il mezzo pubblico per recarsi a lavoro o all’università.

Si registra, inoltre, un aumento sempre crescente del prezzo del biglietto e soprattutto dell’abbonamento mensile, in danno degli utenti che, a fronte di un costo in continuo aumento, non possono neppure usufruire di servizi adeguati».

«Per tali motivi – precisa l’avvocato Giacomo Verduno, responsabile della sede di Corato – il Movimento Consumatori Puglia ha chiesto, con una missiva indirizzata ai vertici di Ferrotramviaria S.p.a., all’Assessore Regionale ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile, Dott.sa Anna Maurodinoia e alle diverse Amministrazioni Comunali interessate, il ripristino degli orari delle corse in vigore prima del 03.04.2023 (data di apertura delle nuove stazioni ferroviarie), l’estensione gli orari dei treni serali durante il fine settimana e la reintroduzione di corse dirette, anche tramite l’ausilio di ulteriori autobus sostitutivi, per la tratta Corato-Barletta. Inoltre, è stato richiesto un incontro urgente con la società di trasporti e le Istituzioni, in modo da valutare soluzioni definitive.

È del tutto evidente – conclude l’avvocato Verduno – che tale situazione non può assolutamente continuare, poiché il mezzo pubblico rappresenta un servizio fondamentale che non può essere soggetto a tali e tanti disservizi, che incidono negativamente sul diritto allo studio e al lavoro dei pendolari, a volte anche con ricadute economiche rilevanti».

giovedì 27 Aprile 2023

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