Molte sono le lavorazioni in pietra sparse nel centro storico di Corato come stemmi, iscrizioni, bassorilievi e decorazioni. In passato l’arte dello scalpellino nella nostra città ha avuto un’importanza non indifferente e, se si cammina col naso all’insù, molte potrebbero essere le sorprese nell’osservare rilievi inediti, misteriosi e particolari.
Come quello presente su di un’architrave di una porta in Larghetto San Benedetto, in cui è rappresentata una scena agreste. Si riconoscono da sinistra verso destra una mucca che allatta il suo vitellino, un albero dalle lunghe fronde, altri due bovini che potrebbero essere un toro ed una mucca, da molti vista come una scena di unione dei due animali e accanto a loro un uomo con cappello dalle vesti moto semplici che stringe tra le braccia un lungo bastone che sorregge un contenitore con manico.
L’uomo è affiancato sulla destra dal suo fedele cane. Inoltre nella finestra a destra della porta si intravede sulla spalletta destra un altro piccolo bassorilievo, con un piccolo busto, che potrebbe essere identificata come una figura femminile dai lunghi capelli raccolti ai lati con due grandi acconciature.
«Questi rilievi scolpiti sulla porta e sulla finestra mi hanno sempre incuriosito, ecco perché ho deciso di valorizzarli» spiega Giuseppe Magnini, cultore di storia locale.
«Si è proceduto prima attraverso delle foto ad alta risoluzione, poi ad un’elaborazione grafica e successivamente il tutto è stato affidato al bravissimo Enrico Pomarico che, con la sua particolare attenzione ed estro artistico, ha realizzato due bellissimi e semplici disegni a colori mettendo in risalto alcuni particolari mai notari prima. Questo simpatico bassorilievo è una fonte che descrive una semplice scena di vita quotidiana del passato che va ad aggiungersi a tutte quelle opere storiche artistiche che caratterizzano la storia della nostra città».
Bravo Dott. Giuseppe Magnini. Grazie per il tuo lavoro di ricerche e per la passione che ci metti
quanta grazia si riusciva ad esprimere anche con semplici sculture, piccoli quadretti di vita quotidiana.
chissà cosa rappresenterebbe quell’artigiano oggi …