Il gemellaggio

“Spoleto nel Cuore” porta a casa le delizie coratine

Marina Labartino
Un momento della visita guidata
E l’itinerario turistico organizzato da “Archeoclub d’Italia p. D’Angelo” e “Oltre le Radici” conquista gli ospiti umbri
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Si è conclusa domenica 26 marzo la tre giorni turistica -organizzata da “Archeoclub d’Italia APS padre Emilio D’Angelo” sede di Corato, in collaborazione con l’associazione “Oltre le Radici”- per i soci di “Spoleto nel Cuore”. Un tour tra le bellezze architettoniche locali, quale sublime cornice del gemellaggio artistico “La bellezza nel nome di Maria”, coordinato dalla giornalista Marina Labartino e siglato sabato 25 marzo in Chiesa Matrice, da Michele Iacovelli, presidente Archeoclub locale, e Anna Maria Regoli, presidente dell’associazione spoletina.

Nel week end trascorso dal 24 al 26 marzo a Corato, gli ospiti Spoletini sono stati accompagnati alla scoperta degli scorci più caratteristici del nucleo antico coratino dal cultore di storia locale Giuseppe Magnini e dalla giornalista Francesca Maria Testini: slarghi, viuzze, effigi, bassorilievi, trigrammi, chiese, facciate degli imponenti palazzi ottocenteschi prospicienti sull’anello del corso, compreso il cinquecentesco e scarlatto De Mattis. I suoi interni sono stati resi accessibili, in via del tutto eccezionale, affinchè potessero ammirare le volte dipinte dal pittore coratino Luigi Leone con le misteriose “Allegorie delle ore del giorno e della notte”.

Nel tour guidato da Franco Leone, divulgatore d’arte di fama europea, invece, non potevano mancare alcune gemme della corona di Federico II, come la passeggiata al chiaro di luna a Castel del Monte ad Andria e quella ravvivata da un sole radioso al Castello Svevo di Trani. A conquistare il cuore di “Spoleto nel Cuore” anche: l’incanto del quartiere della Giudecca, dell’imponente Cattedrale e della verdeggiante villa Comunale, entrambe affacciate sul mare azzurrissimo di Trani, e, il giorno dopo, lo splendore austero della Concattedrale di Ruvo di Puglia, che conserva intatto tutto il suo fascino medievale romanico pugliese, fulcro dei vicoli tortuosi del centro storico rubastino.

Escursioni che hanno stimolato altri desideri -perché la cultura si gusta anche a tavola- prontamente soddisfatti dagli eccellenti piatti della tradizione approntati dai ristoranti “Ciccio in Cucina” e “Te lo Spiedo Io”. Come pure appagante, di saperi e sapori, è stata la visita guidata all’ottocentesco opificio di Terra Maiorum, dedito alla produzione, lavorazione e confezionamento di vino, olio, mandorle e cereali, che ha allestito un ricco buffet enogastronomico.

Un patto d’amicizia non può prescindere, però, dallo scambio reciproco di doni. Se, durante la cerimonia di gemellaggio in Chiesa Matrice, il sindaco De Benedittis ha omaggiato la presidente Regoli di un testo sulla toponomastica locale, ricevendo in cambio un libro di arte umbra e una stampa a grandezza reale dell’affresco Spoletino –stessi presenti donati anche a don Gino De Palma e ai presidenti coratini- dal canto loro, questi ultimi due, hanno offerto alla presidente Regoli un cesto in vimini contenente un ampio assortimento di prodotti, generosamente offerti da alcune aziende, vanto del nostro territorio: Molini Casillo Group, Agricola del Sole, pastificio Granoro, Micco confetture e sott’oli, Azienda Agricola Lamacupa, Azienda Agricola Petrizzelli, Azienda Agricola Coppicelle, Azienda agricola Di Tacchio, Azienda agricola Lotito, Dintrò Azienda Agricola San Pietro Piccolo, Azienda agricola Lastella Rosa- Casale1908, Azienda Agricola Sciscioli, Azienda Agricola Gallo, Azienda Agricola Randolfi, Oculis Terrae di Mistrulli, Tenuta Apulia, Olio Saporè di Simona Piccarreta, La Preferita O.P. Pugliese.

Non contenti di ciò, come prevede la calorosa ospitalità meridionale, le associazioni coratine hanno appesantito i bagagliai delle auto del gruppo Spoletino, di altri pacchi con identico contenuto, uno per ogni ospite. Ulteriori delizie alimentari locali, che non rientravano nelle varietà inserite nel paniere, ma assaporate ed apprezzate durante il soggiorno, sono state prontamente acquistate dai cittadini umbri, andando a colmare quei pochi spazi ancora rimasti vuoti.  “Sarà un modo – hanno affermato i soci di “Spoleto nel Cuore”, con un luccichio di commozione e gratitudine nello sguardo durante il commiato – per prolungare i piaceri vissuti in questa esperienza e condividerli con chi di noi, purtroppo, è dovuto restare a casa, con l’auspicio che possa essere foriera, a breve, di ulteriori, stimolanti sviluppi culturali ed economici tra Corato e Spoleto”.

martedì 28 Marzo 2023

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franco
franco
1 anno fa

avete fatto sentire e..vedere l’ospitalità della PUGLIA altro che storie….credo lo ricorderanno per molto tempo