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L'esercito italiano incontra gli studenti
Storia

Il “Cammino della Memoria”: l’Esercito a Corato ricorda i militari internati italiani

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Ieri un seminario con il Generale Paolo Sandri
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Chi furono gli internati militari italiani? Perché il loro contributo fu importante per liberare l’Italia dal nazifascismo? Una pagina di storia del secolo appena trascorso di cui l’Esercito Italiano vuole mantenere viva la memoria, quella che appartiene a quei soldati che pagarono caro il prezzo di aver mantenuto fedeltà all’Italia. Catturati e disarmati dai tedeschi non furono considerati dei prigionieri di guerra, bensì degli internati militari.

A loro la Brigata Pinerolo di Bari, al cui comando vi è il Generale di Brigata Paolo Sandri, ha dedicato un ciclo di incontri itineranti nelle scuole di Puglia che hanno toccato anche la città di Corato. L’iniziativa, intitolata “Il Cammino della Memoria” ha come obiettivo quello di fornire ai giovani un approfondimento sugli avvenimenti storici legati al “Giorno della Memoria”, istituito con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

Ieri è stata la volta dell’Istituto Scolastico “Oriani – Tandoi”, i cui studenti hanno potuto assistere ad un seminario che ha consentito di esaminare la storia di quei soldati che, nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell’armistizio dell’Italia del’8 settembre 1943, furono catturati, deportati nei campi di prigionia e classificati come IMI (Internati Militari Italiani).

Nel corso della mattinata è intervenuto anche Pasquale Caputo, figlio di un militare internato e protagonista di una esperienza toccante: l’aver ripercorso a piedi il cammino di suo padre dalla Germania per rientrare a casa. Al termine della mattinata è stata deposta una corona d’alloro per ricordare i caduti di guerra.

 

giovedì 23 Marzo 2023

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