«C’è necessità di intervenire d’impeto sulla questione Xylella affrontandola in maniera seria poiché, se dovesse intaccare la zona produttiva del nord barese, si decreterebbe non solo la morte dell’intera produzione di olio extravergine di oliva pugliese, ma si avrebbe il collasso sociale di un intero territorio. L’olivicoltura, più di ogni altra realtà produttiva, segna nel Nord Barese un valore socioeconomico intorno a cui tutto ruota e che comprende cultura, turismo, ambiente, società». Lo ha affermato il presidente Unapol – Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli, Tommaso Loiodice, intervenuto sabato scorso a Bitonto all’incontro degli Stati Generali dell’olivicoltura pugliese, indetto da CIA Puglia.
Il presidente Unapol ha inoltre chiesto che si proceda con la nomina di un commissario ad acta con pieni poteri di intervento, ribadendo la necessità – già dichiarata al tavolo tecnico ministeriale sull’olivicoltura – di avere un’unica interprofessione che dia voce all’intero comparto, «mettendo da parte gelosie e autoreferenzialità che sino ad oggi ne hanno bloccato la nascita».
Loiodice ha ribadito la necessità di «avviare una seria e forte campagna di comunicazione sulle caratteristiche farmacologiche e nutraceutiche dell’evo, evidenziando la ricchezza della biodiversità tipica italiana quale punto di forza e di caratterizzazione rispetto all’appiattimento di un mercato globale che tende a soffocare le tipicità».
Tra i vari temi che hanno ricevuto l’attenzione del sottosegretario Masaf, Giacomo Lapietra, si è parlato anche del tema siccità. «L’olivicoltura di qualità ha necessita di poter attingere alla risorsa idrica e per fare ciò, occorre individuare e creare nuovi bacini di raccolta nei quali far confluire anche le acque affinate dei depuratori, da usare nei momenti critici ed emergenziali».
possibile che a quest’ora nessun commento? possibile che CORATO, come al solito mi viene da dire, non interviene con tutta la FORZA possibile ed immaginabile per ottenere dall’autorità competente( anzi incompetente) sussidi – mezzi- e quant’altro per sconfiggere questo dramma? possibile che CORATO con tutto quello che produce non ha voce in capitolo ed oltre a partecipare(finalmente) col proprio prodotto-OLIO- a convegni e mostre non si SFORZA di far partecipare al dramma coloro che ne hanno la responsabilità sanitaria e giuridica? Dott.LOIODICE la prego almeno LEI combatta contro l’ignavia della nostra classe politica e non per salvare il salvabile finora
Purtroppo caro commentatore Franco il nessun commento della categoria e un riflesso del fallimento della stessa, forse non è ancora chiaro a tutti non è solo il problema xylella, c’è il problema siccità con mancati bacini idrici richiesti anni fa’e niente, c’è il problema prezzo della raccolta dei prodotti (da fame) prezzo del carburante x uso agricolo alle stelle, c’è il problema dell’aumento dei fertilizzanti ( causa persa) . Ecc ecc . Ovvio il silenzio, ogniuno pensa a se è come cavarsela. Di parlatori siamo sazi.
chiedo scusa se mi sono lasciato trasportare dall’enfasi dell’argomento.- ma ribadisco il pensiero e la speranza che l’OLIO prodotto da NOI e le Olive di questa terra NON SONO ABBASTANZA pubblicizzate nel MONDO! esatto nel MONDO e scusate se è poco.- tutti i problemi elencati da LUIGI ritengo a mio modesto parere che si devono risolvere insieme e non ognuno pensa a se-come si dice…..l’UNIONE FA LA FORZA- e altri come il dott.LOIODICE possono unirsi per moltiplicare la notorietà di quei prodotti genuini