Il suo primo desiderio, appena tornata a casa da Torino dopo quasi nove mesi di ospedali e terapie, è stato quello di vedere il mare. Aurora, che nel giugno scorso ha subìto un doppio trapianto di cuore e di polmoni, ha voluto ricongiungersi così con la sua terra e iniziare quella che, a tutti gli effetti, è la sua seconda vita.
Ieri mattina, insieme alla sua famiglia che in questo lungo periodo non l’ha lasciata sola nemmeno un minuto, è finalmente rientrata a Corato. Ad accoglierla palloncini colorati, uno striscione di benvenuto e l’amore delle tante persone che le vogliono bene e che l’attendevano con ansia.
«Questa per noi è la giornata della vittoria» dice mamma Angela mentre sul suo viso si confondono sorrisi e lacrime. «È un’emozione unica, siamo felici, tutta la famiglia è felice. Quando mercoledì sera siamo saliti sul treno non riuscivamo neppure a credere che stavamo davvero tornando a casa. È stata dura, abbiamo contato i giorni, ma ora siamo di nuovo qui.
Aurora Zenotto, vent’anni compiuti a novembre, conduceva una vita normale quando, all’inizio della scorsa estate, ha avvertito un dolore al petto. Una fitta dietro la quale si nascondeva una patologia rara, l’ipertensione polmonare primitiva. Dopo le prime cure fornite al Policlinico di Bari, si è ben presto compreso che l’unica salvezza sarebbe stata un trapianto multiplo di cuore e polmoni.
A bordo di un volo speciale dell’Aeronautica Militare, la ragazza è stata quindi trasferita all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, dove è stata ricoverata nel reparto di Cardiorianimazione. Quando, alcuni giorni più tardi, da un donatore di Trieste è stato prelevato il blocco cuore-polmoni, Aurora è stata sottoposta al delicatissimo intervento di trapianto durato oltre 12 ore. E i medici, insieme al destino, le hanno salvato la vita.
«La sofferenza è stata tanta» ricorda la signora Angela. «Convivere con la paura di perdere una figlia non è stato facile. In quei giorni ci attaccavamo a ogni spiraglio di luce, a ogni minima speranza. Poi una sera, erano le 20.30, i medici ci dissero che le speranze erano poche. A mezzanotte e mezza però, in maniera del tutto improvvisa, si concretizzò la possibilità di effettuare il trapianto e in poche ore cambiò tutto. Nessuno se l’aspettava, è stato un miracolo».
Per stare accanto ad Aurora, in tutti questi mesi papà Michele e mamma Angela hanno preso casa a Torino, mentre la sorella e il fidanzato di Aurora, ma anche parenti e amici, hanno fatto la spola tra Corato e il Piemonte.
Dopo l’intervento, la ripresa è stata lenta e faticosa. «Ma Aurora è stata forte, un vera guerriera nonostante i tanti problemi. Ha sempre lottato e ogni giorno ha fatto progressi nel camminare, nel mangiare e nel parlare» tiene a dire la mamma. «È stata ricoverata in ospedale fino a dicembre, poi siamo rimasti a casa a Torino, in quanto Aurora doveva sottoporsi a terapie e controlli frequenti. Ora gli esami hanno stabilito che non c’è stato rigetto degli organi e abbiamo avuto il via libera dei medici per tornare a casa».
Il selfie scattato in treno, in cui c’è tutta la gioia di Aurora e della sua famiglia, ha chiuso il cerchio di questa vicenda. «Ora mia figlia dovrà ovviamente continuare con controlli periodici – conclude la mamma – ma, con le debite cautele, da oggi può riprendere in mano la sua vita e, a breve, potrà ricominciare anche il suo lavoro di ragioniera».
Auguroni cara Aurora, tanta buona vita è che Dio ti benedica.
Il Signore sia sempre con te !!
Buona seconda vita Aurora🩷
Un pensiero va anche al donatore e alla sua famiglia nel dolore spesso abbandonati .
Auguri Aurora un abbraccio a te e tutta la tua famiglia. Godi ogni momento e che sia da monito a tutti noi che la vita è un dono equiparabile . Sempre in gamba 👍
Auguroni e che il signore ti benedica sempre