L'iniziativa

Legambiente, Libera e Open insieme per parlare delle infiltrazioni mafiose nel turismo

Un ristorante
scrivi un commento 291
Martedi 14 marzo, alle 18.30, incontro dibattito sul tema “Il turismo nelle mani della criminalità organizzata”
martedì, 14 marzo 2023
Corato
Via Castel del Monte, 139mostra mappa

martedì, 14 marzo 2023

Legambiente, Libera e Open insieme per parlare delle infiltrazioni mafiose nel turismo

Martedi 14 marzo, alle 18.30, il Presidio Libera di Corato – Vincenzo Grasso, Legambiente Circolo Angelo Vassallo di Corato e Open organizzano l’incontro dibattito sul tema “Il turismo nelle mani della criminalità organizzata” presso Open, in via Castel del Monte, 139. Parteciperanno Claudia Pia Leo, Referente Libera Corato; Marinella Tandoi, guida ambientale escursionistica e operatrice di turismo ecosostenibile; Giuseppe Faretra e Beppe De Leo, Legambiente Corato – Circolo Angelo Vassallo, con collegamenti con Casa Bachi -Spazio turismo sostenibile a Polignano e Gabanel Bike Hostel- Ostello su bene confiscato a Bussolengo.

«Per diffondere la cultura della legalità e di sostenibilità è necessario far maturare una forma di consapevolezza» dicono da Legambiente Corato. «Il circolo  Angelo Vassallo di Corato è stato tra i promotori dell’istituzione del presidio di Libera nella nostra città, intitolato a Vincenzo Grasso. Quest’ultima è una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, operanti in un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della nostra Costituzione.

Il turismo è in ginocchio per il Covid e può diventare alla mercè dei sodalizi criminali. Sono difatti quasi 4.500 le aziende a maggior rischio di riciclaggio associato a crisi di liquidità causata dalla pandemia. Un’ indagine allarmante valuta in 2,2 miliardi di euro il fatturato delle aziende del settore nelle mani della criminalità organizzata. Le associazioni delinquenziali si introducono nelle aree territoriali selezionate tramite strategie di azione economica strutturate e su schemi metodologici finalizzati a trarre ingenti profitti dal comparto dell’ospitalità e della ricezione, localizzando la propria influenza in zone ad alta vocazione turistica e compromettendo i sistemi economici di interi comparti territoriali. Sebbene gli interessi paradigmatici dei gruppi criminali siano comprensibilmente associabili a settori caratterizzati da grandi scambi economici come quello turistico, il binomio mafia-turismo è ancora scarsamente esplorato da approcci tecnico-scientifici e ad esso prettamente riservati. Sono sei, in particolare, i sistemi turistici regionali a presentare i rischi più elevati di infiltrazione criminale nel tessuto economico: Campania, Sicilia, Lazio, Calabria, Lombardia e Puglia».

«Il 10% di hotel e bar, delle attività produttive relative ai beni sequestrati alla mafia si riscontrano in ristoranti. Avviare un’attività di questo tipo rappresenta un canale ideale per la ripulitura e il riciclo dei proventi derivanti da attività illegali. È necessario far maturare – afferma Giuseppe Faretra, presidente di Legambiente Corato – una forma di consapevolezza civile per prevenire tali fenomeni e far sviluppare una coscienza civile».

sabato 11 Marzo 2023

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti