La voce della periferia: «Noi dell’Oasi abbiamo bisogno di servizi»
C’è un’altra Corato al di là del ponte di via Castel del Monte.
Quella vecchia e non rassicurante infrastruttura sembra essere una linea di confine tra la zona urbanizzata e quella dimenticata.
Appena si scende da quel ponte si ha l’impressione di essere entrati in una nuova città, senza palazzi, senza negozi, per certi versi anche senza servizi, ma popolata da centinaia di famiglie. A segnare l’arrivo a “Corato 2” c’è il maestoso santuario della Madonna delle Grazie, fulcro di un quartiere che conta 5000 anime stabilmente residenti, popolazione che si raddoppia in estate con lo spostamento nelle ville di tante famiglie.
Da alcuni anni alcuni residenti hanno scelto di costituirsi in comitato, provando a sensibilizzare le istituzioni alla risoluzione di alcuni problemi che da sempre caratterizzano la zona. «Questioni irrisolte da anni, necessità che abbiamo manifestato nel corso del tempo» affermano.
Un quartiere cresciuto in fretta, che si è allargato, che ha accolto tante nuove famiglie. Lo stesso però non può dirsi dei servizi, degli interventi urbanistici, fermi a troppi anni fa. E solo il grande amore per quel paesaggio, per il senso di libertà che si respira in campagna, rende più lieve il peso della mancanza della pubblica illuminazione, della fogna, persino della rete del gas. Chi vive nella zona dell’Oasi e viali adiacenti deve sapersi organizzare, deve provvedere in tutto e per tutto alle più semplici esigenze. Dimenticare qualcosa significa dover tornare oltre quel ponte, dover andare “in paese”, “a Corato”. Con tutte le difficoltà che percorrere quei due chilometri comporta: impensabile muoversi a piedi; difficile incrociare gli orari del servizio di trasporto pubblico; da temerari spostarsi in bicicletta.
Il dialogo con i residenti è servito a comprendere le difficoltà che un cittadino si trova a dover affrontare per aver scelto di vivere ad appena due chilometri della città. Cittadini come gli altri che da anni chiedono maggiori attenzioni e che, oggi, anche attraverso il comitato, fanno sentire la loro voce affinché alcuni disagi possano essere superati.
c’è un’altra corato al di là del ponte di via castel del monte… appunto! proprio il ponte, obsoleto, stretto, pericoloso, con una illuminazione avvolta nelle vegetazione selvaggia che la città metropolitana di bari si guarda bene dal curare, con la complicità del ns sindaco, dovrebbe essere rifatto prevedendo anche una rotonda al suo imbocco in direzione campagna. svoltare a sx. verso via sant’elia è un impresa nei momenti di traffico, e lì vedi code, strombazzamenti, confusione.
C’è un progetto di gestione del traffico fra via E. Mattei, via Massarenti e via Castel del Monte depositato da forse due decenni. Rotatoria, isole pedonali, con possibilità di rifacimento del cavalcavia (i ponti sono sui fiumi). Le amministrazioni precedenti si sono ben guardate da anche solo tentare di applicarlo, anche con le dovute modifiche.
ho capito. grazie x il dettaglio ponte/cavalcavia. …le amministrazioni precedenti si sono ben guardate…dici. hai notizie dall’attuale amministrazione se vuol essere come le precedenti oppure meglio? facci sapere.
Giusto.Personalmente confido nel SindacozChe tanto tiene al verde☺️.E ai ragazzi.Soprattutto perché questi ultimi fanno consumare tanta benzina ai genitori.E fare nanz e ret cista.Perche’no una navetta?Supermercati,invece di luoghi aperti solo a
Privilegiati.Bande rumorose e autovelox.Cisi se devo andare in chiesa posso andarci a
Piedi senza che
La
Mia persona venga sterminata😭😭😭😁🤣
Il sindaco dei “VALORI in corso” risolverà ogni cosa
Una vergogna che fra il ponte di via Castel del Monte ed il santuario della Madonna delle Grazie non ci siano nè una pista ciclabile e nè, addirittura, un marciapiede fruibile. Africa!
Si chieda alle passate amministrazioni, che hanno realizzato l’allargamento di via Castel del Monte con criteri assurdi: grate che fungono da marciapiedi, gestione delle acque reflue inesistente. E poi non offenda l’Africa. Di sicuro non c’è mai stato e non ha idea di cosa parla.
Di puntare il dito contro vecchie o nuova amministrazione sinceramente non m’interessa niente, non essendo un ultras accanito come la stragrande maggioranza della gente in questa città; m’interessa solo giudicare obiettivamente lo stato corrente delle cose, e credo anche di saperlo fare molto bene avendo vissuto per anni altrove.
Il termine “Africa” (come “Terzo Mondo”, o estremizzando anche “Sud Italia” se preferisce) rafforza solo il concetto senza alcun razzismo che non mi appartiene; infine dato che in Africa ci sono stato stia pure tranquillo/a.
Visto che le interessa lo stato attuale delle cose, questo è dovuto ad una progettazione sommaria, deficitaria. Un nuovo rifacimento di tutto il tratto stradale fra via Santa Faustina (incrocio via Castel del Monte) e l’Oasi sarebbe l’ideale, unna proposta per il futuro. Ma lo stato attuale delle cose è diretta responsabilità di scelte passate, le cui conseguenze pratiche patiamo oggi. Finché non ci si muoverà verso altro.
PS. L’Africa è un continente. Usarla come metafora di arretratezza materiale (o di altro tipio) è fuori luogo. Sempre.
A parte il fatto che non sono due km, ma poi a proposito della pista ciclabile, forse si dimentica cosa significa raggiungere l’Oasi in bici..ci vuole un pochino di allenamento, quindi non e’ per tutti!
Inoltre ma chi viene ad investire li per cinquemila anime che comunque scenderebbero a Corato alla prima offerta sul volantino…
In ultima analisi, non lo ha prescritto mica i medico di andare a vivere li, si tratta di una scelta personale dovuta a mille ragioni personali e soggettive, consapevoli pero’, a cosa si va incontro..Tuttavia e’ ovvio che sarebbero graditi piu’ servizi, ma non li si puo’ pretendere o definire la zona Africa….Non sarebbe piu’ campagna…non credete?
Infatti non è campagna MA ZONA “RESIDENZIALE”. CAMPAGNA E’ LA MURGIA.
E POI INFORMATI SUI COSTI DELLE VILLETTE, ALTRO CHE OFFERTE VOLANTINO…
A proposito della pista ciclabile, non penso che i vari ciclisti (anche con bici elettrica, a cui evidentemente non fa caso) che vediamo regolarmente percorrere tutti i giorni il tratto di strada in questione siano immaginari.
Noi abbiamo pagato gli oneri di urbanizzazione quindi abbiamo diritto ad avere gli stessi servizi di chi abita in paese
Quindi a trani sono stupidi che hanno realizzato strade illuminate piste ciclabili nelle zone di nuovo sviluppo che sarebbero le campagne come le definite voi Coratini..a Ruvo hanno fatto una pista ciclabile e giardinetti nella zona nuova della città che si sta sviluppando…ogni tanto uscite da sto paese perché veramente stiamo diventando il cesso dei paese limitrofi…poi non e che il paese sia così tanto fornito…c’è una pista ciclabile a Corato?la villa comunale e in uno stato pietoso…a si ma é giusto così… perché le vecchie amministrazioni non hanno fatto nulla…tutto ora devono fare?
A scusami dimenticavo che quelli sono paesotti di nemmeno 30.000 abitanti ..qui si parla di un comune di 50000 abitanti…che offre servizi come se fosse un comune di 5000 abitanti dove per qualsiasi cosa devo spostarti nei comuni Limitrofi più grandi ..qui dovrebbe essere il contrario..
Una buona infrastruttura è della massima importanza per una comunità fiornte.
Dal ponte, ponte compreso, verso Oasi e più in basso sp103 (Via Castel del Monte) la situazione attuale è molto pericolosa. Ponte e strade non mantenuti, buche, ponte troppo stretto e pericoloso per motociclisti e ciclista in bicicletta e pedoni, strada in campagna troppo stretta per camion pesanti, niente piste ciclabili.
Non dimenticare che le strade secondarie e le uscite che portano alla sp103 sono estremamente pericolose. Le strade secondarie e le uscite sono strette, non hanno vista sulla strada principale.
il problema è atavico, nel frattempo si sono succedute diverse amministrazioni ma le cose non sono mai cambiate. tra le opere da fare si dovrebbe potenziare l’illuminazione stradale, rifare la segnaletica orizzontale, sistemare i marciapiedi, aumentare la presenza delle forze dell’ordine. e si potrebbe andare avanti ancora con altre problematiche.
CHIESA, ASILO e poi mancano luce, gas e strade impraticabili.
COMUNE SVEGLIA!!!!!!!
PRENDIAMO ESEMPIO DA RUVO DI PUGLIA che sa valorizzare meglio il territorio, da CALENDANO fino ad avere ad una piscina comunale, perchè il comune di Corato non rileva l’ex diamond offrendo un servizio ai suoi cittadini??? In piu sarebbe un importante fonte di guadagno per il nostro comune stesso , visto che andiamo a regalare i nostri soldi al comune di Ruvo per piscine e strutture sportive…
NON E’ POSSIBILE CHE UNA CITTA’ DI 50.000 ABITANTI, NON ABBIA UNO STADIO ADEGUATO, UNA PISCINA COMUNALE E UNA ZONA CARATTERISTICA E PAESAGGISTICA “VALORIZZATA”??????
SVEGLIATEVI E SVEGLIAMOCI , STIAMO DIVENTANDO LA CITTA’ PIU INVIVIBILE DEL BARESE.
calendano non riceve una beneamata mentula dal comune di ruvo. se è così, bella com’è, è solo merito dei residenti e del loro portafoglio.
Condivido pienamente! È ora di svegliarsi e agire!
Il diamond non lo può rilevare il comune
perche’ no?
Sono ancora in corso i lavori di sistemazione delle griglie ai margini di via castel del monte (solo le parti rotte: per le altre aspettiamo che vadano); ovviamente sono stati spesi soldi, quindi possiamo solo dimenticarci lavori ulteriori che rendano quella strada minimamente fruibile da pedoni e ciclisti o più sicura per automobilisti.
prima di pensare alle piste ciclabili ed altri servizi che per quanto siano necessari ci sono altri servizi prioritari, allargamento delle strade residenziali, marciapiedi, illuminazione pubblica
Quindi oggi l’oggetto del contendere è la zona Oasi… quindi presumo che tutte le deficienze, le carenze, le questioni di sicurezza e salubrità siano state risolte nell Corato diciamo “1”… ok, quindi oggi discutiamo di zona Oasi… vabbene… quindi chi va a vivere a 3,6km di distanza dal paese vuole le stesse cose che stanno nel paese… mah… a sto punto pure chi va a vivere a “la rivoluzione”, che male ha fatto? le può chiedere pure lui le stesse cose… noi vogliamo la botte piena e un colpo al cerchio o robba del genere… quindi voglio il paese però fuori dal paese, la villa fuori dal paese ma nel paese, l’indipendenza dal paese ma i servizi del paese… boh… quindi chi si lava la bocca di avere la villa a torre palomba vorrebbe dire che ha la 2a casa nel quartiere di torre palomba, non una struttura fuori dal paese, immersa nella pace e al fresco dove spassarsela in estate…
parliamo di ZONA RESIDENZIALE ! NOI PAGHIAMO LE TASSE COME ZONA RESIDENZIALE, CHI ABITA ALLA RIVOLUZIONE PAGA TESSE E SERVIZI COME ZONA AGRICOLA
e poi la stragrande maggioranza ci abita tutto l’anno , non tutti possono permettersi una 2° casa da oltre 250.000€ per andare solo d’estate…
neit…
S perche’c’e il Santuario!Alla rivoluzione facessero le rotonde che straodio perche’non rallentano nullazzzzzzzzIl
Aspettano l ok da Bruxelles, CE SCHIF
I paesi fantasma rimarranno tali
e gente che difende a spada tratta la ns. Amministrazione.
Neeee, adesso vi siete svegliati? In trent’anni di vecchie amministrazioni si è fatto costruire senza alcun criterio…castelli,ville a tre piani,trifamiliari…un purpurì di var colori e di stile. Serviva un piano regolatore anche lì, credo! Se non erro fino a qualche settimana fa non era nemmeno aggiornato per il paese, figuriamoci se l’avessero previsto per l’oasi. Adesso pretendete che il sindaco faccia i miracoli? Dove stavate in questi anni? Però è un buon segno che abbiate preso coscienza di chi ci ha rovinati!
purtroppo non si puo’ tornare indietro…. ma avanti si.. come stanno facendo altri paesi limitrofi…. vedi RUVO / TERLIZZI / ANDRIA ECC.. Anche la stessa Andria 20 anni fa completamente abusiva, ora rivalutata, prova a fare qualcosa non a norma….
Cara Lavinia forse non sai affatto di cosa parli… questa zona residenziale esiste sulla carta e come tale è oggetto di tassazioni e servizi che il Comune incassa nel primo caso e deve GARANTIRE nel secondo caso. Noi residenti all’atto delle ns. richieste a costruire lo abbiamo fatto NEL RISPETTO DELLE NORME e non abusando di nulla. Da 30 anni a questa parte di amministrazioni comunali se ne sono avvicendate tante per cui se i SERVIZI non ci vengono prestati non è colpa la nostra, anzi tutt’altro. Noi oggi chiediamo i SERVIZI a questa amministrazione come in precedenza lo abbiamo fatto con tutti; la differenza è che in passato spesso ci hanno ascoltato, da qualche tempo ciò non avviene. Oggi interloquiamo con questa amministrazione, ma siccome non abbiamo risposte (come del resto anche chi abita in città non le riceve) cerchiamo di SVEGLIARE qualcuno che dorme. Io del resto le mie segnalazioni continuerò a farle nell’interesse di tutti coloro che abitano qui in zona Oasi sperando solo che le stesse vengano prese in considerazione.
piove da 48 ore di fila e l’amministrazione cosa fa?????? Niente come al solito!
Parole dure…
Eh certo!? Perché non va a parlare con le nuvole?
Non c’è un’altra Corato al di là del cavalcavia, è tutta la periferica completamente abbandonata da anni. Che la zona in questione si chiami Oasi e quindi residenziale o che la zona si chiama “rivoluzione” ed è inopportunamente chiamata “campagna” da presunti “esperti” del territorio. Gli stessi, forse, che non vedono i viali con voragini e cumuli di rifiuti abbandonati, nonostante si pagano le imposte comunali intere o ridotte, ma sempre a fronte di servizi inesistenti. A coloro i quali si sforzano di difendere la presente amministrazione, vorrei ricordare, che il tempo per queste giustificazioni ripetitive e noiose è terminato, la vergogna di questa gestione è sotto gli occhi di tutti. Ciò non significa essere schierati da una parte o dall’altra, significa, invece, sentire addosso il disagio di vivere in una città completamente allo sbaraglio e senza futuro. Ciò che manca ai difensori a prescindere.
Corato è oramai una città morta . vuoi l’ amministrazione inefficiente, vuoi che c’è un certo disinteressamento da parte dei cittadini. E’ morta
Certo, perché secondo te l’attuale amministratore dovrebbe pagare per 30 anni di politiche scellerate che hanno portato l’oasi in quella condizione. Dopo 30 anni di silenzio e “zerbinismo”, adesso vi accorgerete di essere morti
Bisogna manifestare ecco cosa bisogna fare. Farsi sentire, anzi farsi vedere noi cittadini della zona.
Si certo.Ma se non siete stati attivi fino ad adesso ,che ho tempestato io di commenti a riguardo.Questa storia E’come la questione telecamere….quanti di voi hanno giudicato e io ho sempre
Insistito.Ed eccole nel perimetro cittadino….Adesso
Attendo che per gli incendi alle auto ,la questione venga risolta dando via libera alle intercettazioni telefoniche.🫡😵💫🤨
Grazie per aver ascoltato le
Mie richieste e averle buttate sull’articolo
Che
Leggo.Confido che il tutto non venga cestinato 😊☺️😬.