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Le interviste

La voce della periferia: «Noi dell’Oasi abbiamo bisogno di servizi»

C’è un’altra Corato al di là del ponte di via Castel del Monte.

Quella vecchia e non rassicurante infrastruttura sembra essere una linea di confine tra la zona urbanizzata e quella dimenticata.

Appena si scende da quel ponte si ha l’impressione di essere entrati in una nuova città, senza palazzi, senza negozi, per certi versi anche senza servizi, ma popolata da centinaia di famiglie. A segnare l’arrivo a “Corato 2” c’è il maestoso santuario della Madonna delle Grazie, fulcro di un quartiere che conta 5000 anime stabilmente residenti, popolazione che si raddoppia in estate con lo spostamento nelle ville di tante famiglie.

Da alcuni anni alcuni residenti hanno scelto di costituirsi in comitato, provando a sensibilizzare le istituzioni alla risoluzione di alcuni problemi che da sempre caratterizzano la zona. «Questioni irrisolte da anni, necessità che abbiamo manifestato nel corso del tempo» affermano.

Un quartiere cresciuto in fretta, che si è allargato, che ha accolto tante nuove famiglie. Lo stesso però non può dirsi dei servizi, degli interventi urbanistici, fermi a troppi anni fa. E solo il grande amore per quel paesaggio, per il senso di libertà che si respira in campagna, rende più lieve il peso della mancanza della pubblica illuminazione, della fogna, persino della rete del gas. Chi vive nella zona dell’Oasi e viali adiacenti deve sapersi organizzare, deve provvedere in tutto e per tutto alle più semplici esigenze. Dimenticare qualcosa significa dover tornare oltre quel ponte, dover andare “in paese”, “a Corato”. Con tutte le difficoltà che percorrere quei due chilometri comporta: impensabile muoversi a piedi; difficile incrociare gli orari del servizio di trasporto pubblico; da temerari spostarsi in bicicletta.

Il dialogo con i residenti è servito a comprendere le difficoltà che un cittadino si trova a dover affrontare per aver scelto di vivere ad appena due chilometri della città. Cittadini come gli altri che da anni chiedono maggiori attenzioni e che, oggi, anche attraverso il comitato, fanno sentire la loro voce affinché alcuni disagi possano essere superati.

Giuseppe Di Bisceglie

venerdì 27 Gennaio 2023