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Il vecchio mulino rinasce e guarda al futuro con l'Agrifood Hub
Il progetto

Il vecchio mulino rinasce e guarda al futuro con l’Agrifood Hub

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
Lo storico complesso edilizio che ospitava i "Molini e Pastifici Basile" si appresta a diventare la sede dell'Agrifood Hub, ambizioso centro di formazione specialistica e ricerca per il settore agroalimentare. Tante le forze in campo, a cominciare da Politecnico di Bari e Molino Casillo
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Quasi fosse una bottiglia di spumante che si infrange sullo scafo di una nave al momento del varo, così questa mattina la cesoia di un escavatore ha simbolicamente dato il via alla demolizione di una parte del fabbricato nel quale prenderà vita un pezzo di futuro della città. Un «inizio per sottrazione», com’è stato definito, forse ancora più significativo della posa della classica prima pietra.

Siamo in via Castel del Monte, poco fuori il centro abitato, dove lo storico complesso edilizio che ospitava i “Molini e Pastifici Basile” si appresta a rinascere e a diventare la sede dell’Agrifood Hub, ambizioso centro di formazione specialistica e ricerca per il settore agroalimentare.

Il progetto – che consentirà una elevata innovazione in tutte le attività inerenti la produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione, conservazione e consumo di cereali e legumi – sorgerà grazie all’aggregazione di importanti realtà pubbliche e private: il Politecnico di Bari in qualità di ente capofila, Molino Casillo, Università degli Studi di Bari, Università del Salento, Federazione Regionale Coldiretti Puglia, Istituto di Istruzione Superiore Oriani-Tandoi, Comune di Corato e Bonifiche Ferraresi.

«Una ricerca tesa a mantenere la tradizione»

Francesco Casillo (a sinistra) e Francesco Cupertino
Francesco Casillo (a sinistra) e Francesco Cupertino

«Circa vent’anni fa abbiamo acquistato questo antico mulino senza avere un’idea precisa» racconta Francesco Casillo, presidente e amministratore delegato della Molino Casillo – ma più che altro per salvaguardare la storia e magari evitare che venisse abbattuto. Poi, quasi per una combinazione astrale, si è arrivati a questo progetto di ricerca. E non c’era sede migliore di questa per farne la sede».

«La nostra è una ricerca tesa a mantenere la tradizione» prosegue Casillo. «Nella nostra azienda facciamo tanta ricerca, una cosa fondamentale per un’azienda leader come la nostra. Siamo locali perché la ricerca avviene materialmente nella nostra sede di Corato, ma in realtà nei contenuti non abbiamo limiti territoriali».

Il progetto nasce sulla base di una collaborazione tra pubblico e privato. «Ho potuto constatare come sia la parte privata che quella pubblica, in questo caso l’università, hanno lavorato benissimo insieme. Questo per me – tiene a dire Casillo – è motivo di orgoglio».

«Il focus è quello della formazione» sottolinea il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. «Bisogna formare figure professionali e lavorare sia sui neo diplomati che sui percorsi di laurea e post lauream. In questa fase della progettazione è importante che le università abbiano al fianco le imprese, così da capire insieme quali sono i profili professionali che occorrono non oggi, ma di qui a 5-10 anni. Solo così – aggiunge il rettore – si può assecondare la trasformazione del mercato che riguarda molto da vicino il mondo agricolo. Per rendere la nostra regione competitiva sui mercati internazionali dovremo basarci sulla capacità di trasferire le nuove tecnologie».

«Quello che si apre questa mattina è un cantiere che darà alla città un centro di alta formazione nel segno di una professionalizzazione avanzata nell’ambito dell’agroalimentare e che sarà punto di riferimento per tuto il nord barese e oltre» afferma il sindaco Corrado De Benedittis.

«In questo modo anche il vecchio Molino Basile ritroverà nuova luce e nuova bellezza. Si tratta di una partnership pubblico-privato interessantissima. Una formula che restituisce alla città un ruolo che merita, cioè quello di polo produttivo di primaria importanza nel nord barese e nel sud Italia».

Il progetto

L'avvio della demolizione
L'avvio della demolizione

Dopo aver superato una serie di step e fasi di selezione, il progetto candidato al finanziamento PNRR su “interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”, ha ottenuto il finanziamento richiesto nella sua interezza, per 18 milioni di euro.

Il progetto, da realizzare in tre anni, vedrà sorgere a Corato un Innovation Hub, denominato “Agrifood Hub” che permetterà l’alta formazione specialistica nel settore agroalimentare. Il centro consentirà una elevata innovazione in tutte le attività inerenti la produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione, conservazione e consumo di cereali e legumi.

L’Hub diventerà un punto di riferimento, nazionale e internazionale, di collaborazione tra il mondo dell’impresa e quello accademico, orientato a conferire ai settori produttivi interessati (settore primario e industria alimentare cerealicoli) strumenti di innovazione e incremento della competitività, superando le barriere all’investimento in ricerca e sviluppo che si verificano a livello di singola impresa.

Il Centro di ricerca, sviluppo e alta formazione Agrifood Hub con annesso centro congressi, sarà ubicato presso il complesso immobiliare ex “Molini e Pastifici Basile” di proprietà del partner Molino Casillo SpA. Il progetto prevede il risanamento e il recupero dell’antico sito composto da tre edifici: il mulino, il pastificio, l’edificio ottocentesco.

La forte valenza innovativa del progetto, sul piano delle attività di ricerca, sperimentazione, formazione e orientamento al lavoro, si coniuga con l’obiettivo di operare in continuità con la tradizione territoriale della industria molitoria, anche attraverso il recupero e valorizzazione delle strutture produttive che la caratterizzano. L’iniziativa si candida come progetto-faro, capace di essere replicato in altri settori cruciali della tradizione agroalimentare e manifatturiera italiana.

Le attività di ricerca e formazione si articoleranno su quattro Accademie.

L’Accademia per l’agricoltura sostenibile e di precisione avrà la funzione di innovare la fase produttiva di grano e legumi con l’introduzione della robotica, dell’impiego di veicoli a guida autonoma, l’adozione di tecnologie per l’agricoltura di precisione, la diagnostica continua in grado di individuare precocemente o di prevedere l’insorgenza di fitopatie che affliggono le colture.

L’Accademia della tecnica molitoria avrà la funzione di valorizzare la storia e la cultura legate ai territori in cui i prodotti cerealicoli vengono coltivati e trasformati, con una particolare attenzione alle proprietà salutistiche e agli usi dei prodotti cerealicoli in una alimentazione sana ed equilibrata.

L’Accademia della panificazione e della pastificazione avrà la funzione di promuovere l’adozione delle tecnologie abilitanti nella produzione di pane, pasta, dolci e prodotti da forno avendo cura di valorizzare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti, la loro tipicità e di incrementare il loro appeal sul mercato internazionale grazie all’utilizzo delle migliori innovazioni tecnologiche del settore.

L’Accademia per la tracciabilità e la valorizzazione dell’origine dei cereali infine, avrà la funzione di creare opportuni metodi di analisi, detti di “fingerprinting”, che porteranno allo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per l’identificazione e la classificazione dei prodotti agroalimentari e, grazie alla tecnologia “blockchain”, i risultati della ricerca avranno la possibilità di aprirsi al mercato internazionale.

Per tali specificità Agrifood Hub prevede la realizzazione di corsi di formazione e ricerca ai quali potranno partecipare studenti diplomati e laureati ma anche operatori della produzione e trasformazione. La classe docente del centro sarà rappresentata da docenti e ricercatori dei tre atenei del progetto (Poliba, Uniba, Unisalento) e dai rappresentanti delle imprese di settore.

venerdì 20 Gennaio 2023

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Pier Luigi
Pier Luigi
1 anno fa

Progetto bellissimo, tutto a Corato!

coratino deluso
coratino deluso
1 anno fa

complimenti al sig. Francesco Casillo

carluccio
carluccio
1 anno fa

benissimo, ottimo, questa è Corato, slancio e impresa. complimenti!

Francesco
Francesco
1 anno fa

Chissà che non sia da traino anche per studenti fuori sede, maggior vita in paese.

Umberto Galassi
Umberto Galassi
1 anno fa

Solo imprenditori illuminati riescono ad unire tante realta’ creando iniziative che faranno grande Corato. AUGURI.

Roberto Colonna
Roberto Colonna
1 anno fa

La storia del Mulino Basile meriterebbe di essere raccontata per bene. Vito Basile decise di tentare l’avventura a Corato con un nuovo mulino, stretto com’era nell’iniziativa imprenditoriale dal resto della famiglia che in Altamura aveva già un mulino molto ben avviato.”Vincinzi’, vuoi venire con me a Corato?”, don Vito così apostrofò un giorno mio padre ad Altamura. La loro era già una consolidata conoscenza, ma a quei tempi spostarsi di oltre quaranta chilometri, percorrendo una “stradina” (ancora oggi visibile) molto difficile , richiedeva un forte legame, una potente determinazione, una voglia di “fare” , una visione del futuro meravigliose. Iniziarono da soli, con un gruppo di operai in massima perte altamurani, vennero raggiunti più tardi dalle rispettive famiglie. Per qualche tempo abitarono assieme in quell’edificio che oggi nella foto vediamo artigliato dal braccio meccanico. E……..basta! Troppo lungo. Troppa nostalgia. Speriamo che il nostro paese tragga da questa nuova avventura ciò che già ha regalato a Corato nel passato. Don Vito ed il Ragioniere ne saranno contenti.