Il caso

Treni più cari, Rifondazione: «La Regione sorvegli sul servizio di Ferrotramviaria»

treno
La protesta del partito alla luce delle nuove tariffe di biglietti e abbonamenti
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L’aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico della Bari Nord porta con sé una serie di polemiche e malumori, non soltanto tra i pendolari ma anche tra partiti politici e associazioni. Il circolo di Corato di Rifondazione Comunista è tra quei gruppi politici che chiedono alla Regione un attento monitoraggio delle attività svolte dall’azienda che si occupa del servizio.
«L’arrivo del 2023 ha portato un’amara novità per pendolari e viaggiatori di Ferrotramviaria S.p.A.: il prezzo di biglietti e abbonamenti è aumentato di circa il 10%, suscitando ragionevoli malumori a fronte di un servizio scadente che da tempo genere perplessità e facili ironie. Ritardi, treni soppressi, difficoltà nel trasporto tra Corato e Barletta, scarsa corrispondenza tra gli orari dei bus e dei treni nel trasporto domenicale. Numerosi disagi ai quali seguono puntuali gli aumenti delle tariffe di anno in anno» afferma il partito in una nota.
«Gli aumenti – stabiliti con provvedimento della Giunta Regionale – sono certamente comprensibili alla luce dei rincari energetici che stiamo sperimentando da circa un anno. Tuttavia, è naturale pretendere che a fronte di un costante aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti corrisponda un servizio di trasporto pubblico che rientri nei limiti della decenza. Lo scorso 8 dicembre la stampa locale riportava l’esasperazione dei viaggiatori bloccati per quattro ore sul Bari-Ruvo delle 13:21 fermo all’altezza di Macchie, rimanendo al buio in un treno privo di servizi igienici. Un caso certamente eccezionale che segue ai frequenti stop fuori programma divenuti ormai una nota abitudine per i pendolari» ricordano gli aderenti al partito.
«Regione Puglia non è solo responsabile dell’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale ma è anche finanziatrice di Ferrotramviaria S.p.A. come stabilito dalla convenzione che regola il servizio di trasporto pubblico e i vari interventi previsti in materia di sicurezza, infrastrutture e acquisto di nuovi mezzi. Regione Puglia dunque, impegnando fondi pubblici ha l’onere e il dovere di esercitare un controllo pubblico sul servizio offerto da Ferrotramviaria S.p.A.» fanno notare.
E sottopongono una serie di domande: «Ci chiediamo: Regione Puglia ha contezza del numero di treni soppressi nell’arco di una settimana? Regione Puglia monitora il servizio offerto rispetto agli standard definiti dalla convenzione con Ferrotramviaria S.p.A.? Regione Puglia è in possesso di dati relativi alla soddisfazione dei viaggiatori e riscontri oggettivi rispetto alla qualità del servizio?
Non vorremmo che in virtù del servizio essenziale che Ferrotramviaria S.p.A. offre ai comuni del nord-barese, Regione Puglia chiuda un occhio (se non due) sull’evidente peggioramento del servizio a cui si assiste da diversi anni. Crediamo che il trasporto ferroviario sia strategico per promuovere una mobilità sostenibile che combatta l’inquinamento e favorisca la riduzione del ricorso all’auto di proprietà. Tuttavia, come è possibile promuovere la cultura della sostenibilità se il servizio di trasporto offerto da Ferrotramviaria non appare adeguato e conveniente per i cittadini?».
In conclusione, dunque, affermano: «Come Rifondazione Comunista chiederemo un incontro all’assessore regionale ai trasporti Anita Maurodinoia: la Regione sorvegli attentamente sulla qualità del servizio e su come vengono spesi i soldi pubblici o revochi la concessione a Ferrotramviaria».

lunedì 9 Gennaio 2023

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Antonio.m
Antonio.m
1 anno fa

Il problema maggiore è che ferrotramviaria ha differenziato gli abbonamenti, l’abbonamento per la linea ferroviaria non vale sugli autobus e viceversa. In caso si perda un treno e si voglia utilizzare l’autobus bisogna acquistare un altro biglietto.

Il grillo parlante
Il grillo parlante
1 anno fa

“Servizio della Bari Nord… che sia decente…”
“E che rientri nei limiti della decenza…” E molto altro, che non può essere spiegato, ma solamente provato. SCANDALOSO che nessuno ne parli e provveda a risolvere questa situazione terribile di chi prende stì treni lenti, fatiscenti e molto costosi. Corato-Bari, un’ora e 10 minuti 🤣 Sola andata, e se tutto va bene.

Cittadino coratino
Cittadino coratino
1 anno fa

Come al solito i politici “del vento” cavalcano le folate che di volta in volta vengono loro offerte. Chissà perchè queste polemiche arrivano solo quando ci sono rincari economici, dovuti tra l’altro per Legge Regionale e non in altri momenti dell’anno.
Ecco perchè il loro consenso è volatile come un soffio di vento……

aldo l.
aldo l.
1 anno fa

In che senso “rifondazione comunista”? Non è il partitino dello 0,3% a dover prendere parola, ma le istituzioni tutte affinché la faccenda migliori……….. meditate…………

lucia caputi
lucia caputi
1 anno fa

Ma la regione Puglia prima e poi Ferrotranviaria poi con la delibera di adeguamento prezzi, si sono resi conto che con lo sdoppiamento dei biglietti e abbonamenti hanno creato solo disagio al disagio ? In una famiglia ove si trovano figli che studiano fuori paese sono costretti a fare il doppio abbonamento (autobus + treno ) perché in base all’ingresso e uscita da scuola prendono entrambi i mezzi ? Questo vale anche per chi si reca al proprio luogo di lavoro. Prima invece con un unico biglietto o abbonamento si potevano usufruire di entrambi i mezzi. Tutto ciò significa un altro salasso per le famiglie. Spero rivedono la delibera e di conseguenza l’adeguamento.

Mariangela
Mariangela
1 anno fa
Rispondi a  lucia caputi

Esatto!! noi abbiamo questo problema, è assurdo quanto ridicolo, paghiamo un servizio che non abbiamo . . . possiamo fare qualcosa in merito? che ne so un incontro con la regione e ferrotramviaria per esempio . ..

Enrico
Enrico
1 anno fa

tutto giusto, poi almeno dall’incontro si riesce ad avere una data per la riapertura della tratta con Andria, se alla Regione sono informati

Il grillo parlante
Il grillo parlante
1 anno fa

Vergogna. Senza fine.