Il resoconto

Consiglio Comunale, la maggioranza incassa il risultato ma la frattura col PD si allarga

Giuseppe Di Bisceglie
Giuseppe Di Bisceglie
Il consiglio comunale del 29 novembre
Opposizioni critiche su coinvolgimento e partecipazione. Salerno e Bovino sullo stesso fronte
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È stato un consiglio comunale prevalentemente incentrato sul terzo punto all’ordine del giorno, ossia quello relativo all’approvazione della proroga dei servizi del Comune ad Asipu, quello celebratosi il 29 novembre. Un consiglio comunale caratterizzato da un approccio inedito ai preliminari di seduta, ridotti a pochissimi interventi, e da una conduzione che, sino a pochi minuti prima della conclusione dei lavori, era sembrata ordinata. Quasi una linea stabilita a tavolino, quella della maggioranza, orientata a ridurre all’osso gli interventi onde evitare di disperdere tempo ed energie nei botta e risposta che si sarebbero inevitabilmente generati. Ma la parsimonia negli interventi non è durata a lungo, anzi, nel finale gli animi si sono riscaldati al punto da costringere la presidente del consiglio comunale a rivendicare il rispetto dell’aula.

Il primo punto all’ordine del giorno, quello relativo alla mozione a firma del Partito Democratico per l’allestimento di un’area attrezzata per i camper in città, è passata all’unanimità.

Il secondo punto, passato a maggioranza, ha riguardato una variazione di bilancio per far fronte alle maggiori spese derivanti dal conferimento dei rifiuti indifferenziati, dovute all’aumento dei prezzi e dal rilevamento di impurità nel conferito differenziato. Una occasione che ha portato l’assemblea a riflettere sull’opportunità di avviare una nuova campagna di sensibilizzazione al fine di migliorare i comportamenti della cittadinanza nel conferire i rifiuti differenziati. Dal dibattito è emerso, inoltre, che sono stati avviati i primi controlli e di conseguenza le sanzioni nei confronti di chi non osserva correttamente le disposizioni di conferimento dei rifiuti. Diversi i suggerimenti partiti dai banchi del consiglio comunale per migliorare la raccolta: dal cassonetto intelligente alle macchinette mangiaplastica per arrivare all’isola ecologica mobile. Ma si tratta di idee.  Rispondendo, inoltre, ad una sollecitazione del consigliere Gaetano Fuzio in merito alla mancata comunicazione dei dati circa la differenziata, che ha avuto come conseguenza l’inserimento del Comune di Corato tra i comuni “indifferenti” nel report di Legambiente, il sindaco ha rassicurato la comunicazione all’Ager e l’attestazione a oltre il 73% della differenziata nella nostra città. La variazione di bilancio è passata coi voti della maggioranza compatta. Bovino Vito, Malcangi e Fuzio si sono espressi in maniera contraria mentre Direzione Corato si è astenuta dalla votazione in coerenza con la propria posizione relativa a tutte le operazioni riguardanti il bilancio di previsione, rispetto alla cui legittimità si attende la pronuncia del Tar, invocato proprio dal partito di centrodestra.

Piano industriale o proroga dei servizi? Le osservazioni di maggioranza e opposizioni

Il consigliere Ignazio Salerno
Il consigliere Ignazio Salerno

Ma è sul terzo punto che si è giocata anche la partita politica, sempre tutta interna alla maggioranza. Un punto che già si preannunciava complesso e controverso, anche alla luce dell’esito dell’ultima riunione di commissione bilancio, alla quale aveva partecipato il consulente del Comune, il professor Andrea Ziruolo che aveva esaminato il piano industriale proposto per rilanciare l’Asipu, salvandola dalla liquidazione. A quella commissione, così come al consiglio comunale che si è celebrato martedì, aveva preso parte anche l’amministratore unico dell’Asipu, Renato Bucci.

La trattazione del punto si è aperta con un intervento della capogruppo del Partito Democratico Nadia D’Introno che, a nome del partito, aveva sollevato una pregiudiziale, chiedendo il ritiro del punto. Secondo la consigliera, che ha depositato agli atti una memoria con riferimenti giurisprudenziali e sentenze delle magistrature, l’Asipu non godrebbe del requisito di “società in house”, quel requisito che le consentirebbe di ottenere affidamenti diretti da parte del Comune senza dover ricorrere ad indagini di mercato o gare di appalto.

«L’Asipu non è una società in house ma una società a partecipazione mista così come specificato nel suo stesso statuto» ha rilevato la capogruppo Dem secondo la quale non ricorrerebbero i tre requisiti di una società in house, ossia la partecipazione totalmente pubblica, lo svolgimento dell’80% dei servizi a favore del socio e l’obbligo di effettuazione del controllo analogo da parte del Comune. E quindi l’invito a tornare in commissione per dissipare dubbi e perplessità e trovare delle soluzioni alternative.

Una richiesta avallata anche dalle opposizioni.

Argomentazioni che però non hanno convinto l’assemblea a rinviare il punto.

Il consigliere Salerno (Direzione Corato) dal canto suo ha rilevato che competenza del consiglio, in quella seduta, sarebbe stata esclusivamente la proroga dei servizi e non l’approvazione del piano industriale, seppure parziale e relativamente ai servizi in essere. «Voglio dissipare ogni dubbio: noi siamo quelli che hanno votato i debiti fuori bilancio che riguardavano l’Asipu. Noi nell’Asipu abbiamo sempre creduto e quell’approvazione hanno dato la possibilità all’amministratore unico di lavorare» ha chiarito. E ha poi concluso: «Non siamo nelle condizioni di approvare il piano industriale totalmente. Limitiamoci ad approvare le proroghe» ha richiesto. Del medesimo avviso Bovino (Nuova Umanità) che ha stigmatizzato l’impossibilità di approfondire l’argomento. «Invito a inviare gli atti all’Anac e alla Corte dei Conti. Non c’è uno studio completo» ha detto. «In commissione è stato chiarito che in consiglio comunale sarebbe giunta unicamente la proroga triennale dei servizi affidati ad Asipu. La proposta di delibera consiliare, già all’interno del suo oggetto, parla di piano industriale. Cosa c’entra?» ha aggiunto Nadia D’Introno.

La trattazione del punto si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia.

D’Introno ha poi rilevato: «Le proroghe sono state sempre affidate ad atti di giunta, mai dai consiglio comunale».

Un punto in cui si sono alternati momenti di trattazione tecnica e rilevazioni di natura politica, prevalentemente incentrati sulla critica delle opposizioni e del Partito Democratico sulla presunta mancanza di trasparenza e partecipazione.

Chiaro l’intervento della dirigente Leone che ha evidenziato come l’approvazione della proroga dell’affidamento dei servizi ad Asipu fosse determinante per scongiurare la liquidazione dell’azienda e l’eventuale fallimento della stessa, generando così problemi anche per il Comune di Corato. «Stasera il consiglio non approva il piano industriale, bensì la proroga dei servizi» ha chiarito la dirigente. «I consiglieri sono chiamati a decidere sul destino di Asipu» ha detto in maniera perentoria. «L’unica soluzione per salvare Asipu dalla crisi è quello di fornire la continuità degli affidamenti» ha spiegato. Un tentativo di risanare l’azienda sull’orlo del fallimento evitando la ricapitalizzazione da parte del Comune.

«Se non stiamo parlando di piano industriale, riformuliamo la proposta di delibera» hanno chiesto le opposizioni, richiamando l’intervento del consigliere Gennaro Sciscioli a parere del quale la presa d’atto della prima parte del piano industriale è imprescindibile per approvare la proroga.

Gli animi si sono accesi immediatamente dopo l’intervento del sindaco, definito dalla consigliera Nadia D’Introno, «pieno di inutile retorica».

«Oggi questa maggioranza salva l’Asipu e la riconsegna alla città come un suo storico patrimonio. Se oggi non approvassimo questo punto non ci sarebbe più tempo. Questa è l’ultima chiamata» ha detto il sindaco.

«Questo salvataggio di una azienda pubblica, che si barcamenava intorno a sette milioni e mezzo di euro, avviene a costo zero per il Comune e dunque per la città. Chi chiede di procrastinare chiede il fallimento di Asipu e questo significherebbe il dissesto per il nostro ente» ha aggiunto, provocando le ire delle opposizioni.

«Il sindaco parla di ultima chiamata venti giorni prima della fine dell’anno. Che modo di fare è? Qual è questa ultima chiamata? Quando ci avete coinvolto nelle discussioni del piano industriale?» ha protestato Ignazio Salerno. «L’ultima chiamata fatta all’ultimo momento è costringere alla votazione. Questa è la verità» ha aggiunto. «Cosa vuole dimostrarci? Che ci stiamo disinteressando dell’Asipu che è stata sempre il nostro fiore all’occhiello?» ha ancora rimarcato, rivendicando la possibilità di ricorrere alla proroga senza necessariamente dover votare il piano industriale. «Volete andare a colpi di maggioranza? Fate pure».

Anche Bovino dello stesso avviso: «Lei seduce ma non conduce» ha detto rivolgendosi al sindaco. «Voi oggi ci dite che chi non vota è irresponsabile mentre chi ha perso due anni è a posto con la coscienza».

Ma il vero scontro si è consumato a fine seduta, durante la dichiarazione di voto del Partito Democratico a cura della consigliera D’Introno, con scintille e urla, così come abbiamo già raccontato.

Il dato politico che emerge dalla seduta di consiglio comunale è una frattura ormai divenuta sempre più insanabile tra il gruppo Dem e il resto della maggioranza che rende sempre più labile la permanenza in giunta dell’assessore Felice Addario, espressione proprio del Partito Democratico. E non è un mistero che anche all’interno della maggioranza il dibattito circa l’opportunità di permanenza dell’assessore dem in giunta sia costantemente all’ordine del giorno.

«Asipu è salva», il sindaco esulta

Il sindaco De Benedittis
Il sindaco De Benedittis

«L’Amministrazione De Benedittis ha approvato, in Consiglio Comunale, il salvataggio dell’Asipu ed evitato che la grave situazione debitoria ricadesse sul Comune e quindi sulle tasche della cittadinanza». È quanto si legge testualmente nel comunicato stampa diffuso da Palazzo di Città all’indomani dell’approvazione della proroga dei servizi ad Asipu.

La voce ufficiale del Comune punta subito a chiarire: «La situazione di Asipu era diventata particolarmente critica, dopo che i servizi di raccolta rifiuti e spazzamento strade erano passati a Sanb, la nuova azienda pubblica intercomunale. Il passaggio a Sanb era avvenuto ad agosto 2020, soltanto due mesi prima dell’insediamento del Sindaco Corrado De Benedittis, alla guida della città di Corato».

Da Palazzo di Città ancora fanno sapere: «Con il voto di Consiglio Comunale di ieri, 29 novembre 2022, la Maggioranza di Centrosinistra ha approvato la proroga pluriennale dei servizi già in essere, svolti da Asipu e dato indirizzo di procedere alla modifica dello Statuto per inserire nuove prestazioni, così da trasformare Asipu in una grande è moderna azienda pubblica, a servizio della Città e del territorio. L’alternativa a tale scelta politica sarebbe stata la messa in stato di liquidazione della società e il successivo fallimento,  con la grave conseguenza che la situazione debitoria di Asipu, di almeno 7 milioni e mezzo di euro, si sarebbe riversata sulle casse del Comune di Corato mettendo pericolosamente a rischio gli equilibri finanziari. Ieri sera, invece, si è salvata l’azienda comunale mettendola nelle condizioni di ristrutturarsi, di avviare le assunzioni di personale a tempo indeterminato, di assolvere al pagamento dei debiti verso i creditori, in una situazione equilibrio finanziario ripristinato. È importante evidenziare che tutta questa complessa operazione è avvenuta a costo zero per il Comune».

Le dichiarazioni del sindaco

«Si è fatto un lavoro grande, coraggioso e di squadra – dichiara Corrado De Benedittis, Sindaco di Corato –Ringrazio l’Amministratore Unico, Avv. Renato Bucci, per il generoso impegno profuso con cui ha messo a disposizione di Asipu e quindi della città le sue competenze e professionalità di altissimo livello. Ringrazio l’Assessore Adriano Muggeo per l’importante lavoro svolto, insieme al Sindaco, di tessitura e mediazione. Ringrazio la dirigente del Settore finanziario, Dott.ssa Maria Enza Leone, insieme a tutto l’ufficio, per aver supportato con ponderazione gli indirizzi politici dell’Amministrazione. Ringrazio i dirigenti dei settori coinvolti, avv. Giuseppe Sciscioli, arch. Antonio Vendola. Ringrazio la Segretaria generale dott.ssa Marianna Aloisio.  Si è fatto un grande lavoro di squadra in cui ognuno ha dato un apporto determinante. Ringrazio le forze politiche di Maggioranza che hanno supportato, con determinazione e lungimiranza, tale operazione di salvataggio: Demos, Rimettiamo in moto la Città, Gruppo misto, Italia in Comune, Italia viva.

Ringrazio la Presidente del Consiglio comunale, Dott.ssa Valeria Mazzone, per aver garantito il corretto svolgimento dell’assemblea assicurando massima possibilità di espressione a tutti, in particolare alle opposizioni, com’è giusto che sia in un consesso democratico. Ringrazio i consiglieri e le consigliere comunali di maggioranza che, con il loro voto, in Consiglio, hanno reso realtà un sogno in cui in pochi ormai credevano».

giovedì 1 Dicembre 2022

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nerdrum
nerdrum
1 anno fa

ma se questa frattura, come dite voi, si allarga e comunque il pd nn serve alla maggioranza, di cosa stiamo parlando? se ne facciano una ragione. vadano in vacanza ed insieme ai cocci del centrodx pensino alla prossima tornata elettorale.

Luigi
Luigi
1 anno fa
Rispondi a  nerdrum

Chi ora dice nì potrebbe stare a lanciarti un segnale… per difenderti dai veri volponi

Luigi Acella
Luigi Acella
1 anno fa

È il Sindaco che dopo tanti annunci dovrebbe decidere se mantenere o meno il Pd in maggioranza. Se non lo fa vuol dire che ha bisogno del Pd.

Mest Catal
Mest Catal
1 anno fa

Per le prossime elezioni si sta formando una nuova formazione politica mista cioè la P. D. B. Preparatevi al ritorno al passato.

G. R.
G. R.
1 anno fa

Questi non sono capaci neanche di amministrare un condominio. Andate a casa e alle prossime elezioni, STATEVICI !!!! Corato è in un tale oblio che ci vorranno anni per farla risollevare.

franco
franco
1 anno fa

sono quasi contento del salvataggio di ASIPU.- dico quasi perchè non si evince o almeno io non lo capisco come da un indebitamento di milioni della stessa azienda la cd proroga di servizi salva la stessa ed il comune da un debito mostruoso.- ma i soldi della TARI dove finiscono?