In collaborazione con Androiday.com

Anche il 2022 conferma la crisi per il mercato degli smartphone

Anche il 2022 conferma la crisi per il mercato degli smartphone
Nonostante siano passati ormai due anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, alcune situazioni a livello economico non sembrano trovare soluzione. Una delle più preoccupanti è la crisi del mercato degli smartphone
scrivi un commento 111

Nonostante siano passati ormai due anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, alcune situazioni a livello economico non sembrano trovare soluzione. Una delle più preoccupanti è la crisi del mercato degli smartphone, causata da una serie di motivazioni concatenate. Da uno studio effettuato dal portale Androiday.com, risulta che anche nel 2022 la contrazione delle vendite di smartphone sarà piuttosto consistente, nell’ordine del 10/12%, come confermato dal principale produttore statunitense di microprocessori Qualcomm. Scopriamo insieme quali sono le motivazioni di questa tendenza e cosa prevedono gli esperti per i prossimi mesi.

Le cause
Le cause di questa crisi hanno origini diverse. Prima di tutto la pandemia di coronavirus del 2020 ha portato un rallentamento generale dei mercati mondiali. La politica cinese Zero Covid, applicate dai governi per tentare il più possibile di limitare i danni causati dal virus, hanno pesantemente gravato sul mercato legato ai prodotti tecnologici, limitando prima le produzioni e poi le spedizioni di tutte le componenti base prodotte principalmente in Cina
Durante il periodo dei lockdown, nel 2020, alcune componenti elettroniche erano prodotte in quantità limitatissime e per diversi mesi il mercato degli smartphone ha subito un arresto importante, senza considerare gli ovvi problemi di spedizioni e consegne limitate al massimo dalla chiusura delle frontiere per la sicurezza sanitaria.
Oltre a ciò la crisi economica che si sta trascinando da mesi sta gravando sulle tasche di tutti i cittadini, inevitabilmente limitando anche l’acquisto di smartphone. Infatti secondo un report della società di analisi Canalys le prospettive economiche, da due anni a questa parte, hanno spinto sempre più consumatori a rinviare l’acquisto di cellulari, device e altri dispositivi elettronici, a favore di altre spese considerate prioritarie ed essenziali. Insomma una tendenza che, secondo gli esperti, continuerà a limitare gli acquisti almeno per i prossimi sei/nove mesi.
Questo limite nel mercato degli smartphone quindi è anche dovuto, banalmente, alla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, come individuato da Nabila Popal, direttore della ricerca dell’International Data Corporation. Il calo sarebbe stato particolarmente sentito nei mercati emergenti, dove la mancanza di domanda, insieme all’aumento dell’inflazione e all’aumento dei costi, ha avuto un fortissimo impatto sui possibili nuovi clienti che si sono ritrovati con reddito ben inferiore rispetto alla media.

La situazione delle multinazionali
Per capire che il mercato degli smartphone non sta andando granché bene basta analizzare i dati di vendita delle principali multinazionali che li producono. Parlando del colosso coreano Samsung basta partire dal picco di vendite avuto nel 2017 con 320 milioni di unità vendute; quello è stato il limite massimo raggiunto dall’azienda. Da allora non è più riuscita a superare le 300 milioni di unità annuali. Infatti per quest’anno la stima di vendita si aggira attorno ai 260 milioni di pezzi e per l’anno prossimo si punta al massimo a venderne “solo” 10 milioni in più, ossia 270 milioni.
Questi obiettivi sono stati definiti cauti dalla stessa società proprio che ipotizza le condizioni di mercato come non troppo favorevoli L’azienda, inoltre, punta molto a invertire questa tendenza di vendita al ribasso grazie all’introduzione dei telefoni pieghevoli e i diversi dispositivi della serie Galaxy S e Galaxy Z, vere punte di diamante del brand sud-coreano. Per questi modelli gli obiettivi di vendita si aggirano sulle 60 milioni di unità.
Anche la Apple non se la sta vedendo troppo bene. Infatti la società sviluppatrice dell’Iphone, alla guida della quale c’è Tim Cook, ha ammesso che la produzione del loro stabilimento cinese di Foxconn è stata ampiamente colpita dalla politica Zero Covid applicata dal governo di Pechino. Lo stabilimento citato è il più grande al mondo fra quelli in cui vengono assemblati i dispositivi Apple. A causa di queste difficoltà, l’azienda prevede di avere spedizioni sotto le stime e assunzioni bloccate per tutto il 2023; circostanze decisamente non ottimali per la società con sede a Cupertino. Secondo alcune ricerche, però, la situazione potrebbe essere ancora peggiore per il colosso statunitense. Infatti secondo l’agenzia di stampa britannica Reuters un terzo della produzione di novembre è saltata, mentre la società di analisi di mercato TrendForce ha voluto sostenere come, secondo le ricerche, le spedizioni di smartphone, già previste come limitate, andranno a diminuire di almeno 2 o 3 milioni di pezzi. Anche gli esperti di Smbc Nikko hanno mantenuto limitate le proprie stime sulla produzione Apple del 2022, fissandola a 85 milioni di nuovi Iphone.
Una delle poche multinazionali che hanno accresciuto leggermente la loro presenza sul mercato italiano ed europeo, invece, è la cinese Xiaomi. Secondo i dati più recenti rilevati da Canalys, la multinazionale ha raggiunto il secondo posto nella classifica dei migliori venditori di smartphone spediti nel terzo trimestre del 2022, posizionandosi davanti ad Apple e appena prima di Samsung. Anche Vivo e OPPO starebbero leggermente migliorando le loro prestazioni in fatto di vendite.

Possibili soluzioni future
Fra le diverse situazioni che stanno analizzando le varie multinazionali vi è ovviamente la ricerca di soluzioni tangibili che possano effettivamente risolvere questa problematica, invertendo la tendenza attualmente presente. Data la scarsità di vendita, uno dei dati a preoccupare ampiamente i produttori, è il rischio di accumulo di scorte. Come detto in precedenza si pensa che un primo miglioramento si possa vedere nel primo semestre del 2023, ecco perché i fornitori dovranno lavorare su una produzione prudente, prevedendo una quantità tale che non rischi di aumentare l’accumulo di scorte non facilmente vendibile.
Inoltre, arrivando alla stagione dei saldi, i consumatori che hanno rinviato i propri acquisti per motivi economici potranno trovare senza dubbio delle offerte o degli sconti sicuramente allettanti per decidersi a procedere nell’acquisto desiderato. Oltre agli sconti sui nuovi prodotti, ad allettare in modo particolare si prevede che saranno i tagli di prezzo sui vecchi modelli. Indubbiamente ci vorrà ancora un po’ di tempo per riuscire ad uscire del tutto da questa spiacevole situazione, come già detto è ancora troppo presto per vedere una svolta nel prossimo trimestre, ma da qui ad alcuni mesi, senza dubbio, le cose potrebbero decisamente migliorare.

mercoledì 30 Novembre 2022

(modifica il 1 Dicembre 2022, 17:15)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti