Quando si tratta di allestire la cucina, il cuore della casa e luogo votato alla creatività e ai momenti di condivisione, sono diversi gli aspetti a cui porre attenzione. Tra questi, rientra la tipologia di piano cottura. Oggi come oggi, sono tantissime le persone che optano per il piano a induzione (spesso, per motivi tecnici che non spiegheremo in queste righe non essendo il tema dell’articolo, installarlo è una strada obbligata).
Soluzione sostenibile e amica del portafoglio, il piano a induzione ha l’oggettivo pro di essere esteticamente essenziale e molto raffinato. Chi pensa che per sceglierlo al meglio sia sufficiente prendere il primo modello che ci si trova davanti, dovrebbe cambiare idea.
Per amor di precisione, infatti, bisognerebbe parlare di “piani cottura” al plurale. L’offerta è molto ampia e, nelle prossime righe, cercheremo di capire assieme qualche consiglio per orientarsi tra le varie opzioni disponibili in commercio.
Le misure
Il primo aspetto a cui fare attenzione quando si tratta di scegliere il piano cottura a induzione sono le misure. In commercio, esistono piani con una larghezza compresa tra un minimo di 30 centimetri e un massimo di 90. L’unico criterio da considerare in questo frangente, oltre alle dimensioni della cucina, sono le proprie abitudini a tavola. Si ha la tendenza a organizzare cene con tante persone? Allora un piano cottura molto largo, ideale per ospitare diverse pentole e padelle, è la soluzione ideale.
Si torna a casa dal lavoro e, tra un impegno familiare e l’altro, cucinare è l’ultimo pensiero e si finisce quasi sempre per chiamare il delivery? Il piano cottura da 30 centimetri di larghezza è la scelta giusta.
Un consiglio tecnico da non dimenticare riguarda il fatto che, nei casi in cui si ha una cappa aspirante in cucina, il piano cottura a induzione dovrebbe essere scelto della medesima larghezza della sopra citata cappa o più stretto.
La gestione dei comandi
Il piano a induzione, come ben si sa, si contraddistingue per una gestione che prevede l’invio di specifici comandi tramite il tocco della superficie del piano stesso. A seconda di chi utilizzerà la cucina, sarà opportuno scegliere, per esempio, un piano a induzione caratterizzato dalla presenza di indicazioni sui comandi che non si illuminano a seguito di uno stimolo tattile, ma che sono già stampate sul vetro.
Il numero di fuochi
Torniamo un attimo al nodo delle dimensioni parlando del numero di fuochi. Nei piani a induzione destinati a contesti domestici, può andare da 2 a 6. La scelta, come ricordato nelle righe precedenti, dipende tutta dalle abitudini che si hanno in famiglia.
Zone di calore
Quando si sceglie il piano cottura, è importante informarsi prima sul numero di zone di calore. Più sono, più è possibile cucinare alimenti molto diversi tra loro – p.e. fette di carne e primi piatti a base di pasta – nel medesimo tempo, ottimizzando i tempi.
Il potere del web
Da non dimenticare è anche il potere del web. Prima di procedere all’acquisto di un determinato piano, è bene dare un’occhiata alle recensioni sui principali marketplace ed e-commerce. Anche siti specializzati come Piano Induzione, portale che compara diversi modelli, possono essere presi come validi punti di riferimento prima di inserire il numero della propria carta di credito o di finalizzare il bonifico.
Controllo a distanza
Soprattutto se si hanno bambini in famiglia è bene, per motivi di sicurezza, optare per un piano cottura controllabile a distanza. In questo caso, anche se ci si trova in un’altra stanza della casa, è possibile sapere se il piano è acceso e spegnerlo all’occorrenza.
Cornici o telai? Dipende!
Se si ama l’idea di una cucina arredata in stile minimal e si ha intenzione di scegliere il piano a induzione, è bene orientarsi verso quelli privi di cornici o telai. La soluzione di continuità tra piano cottura e top cucina è un dettaglio elegantissimo.