L'iniziativa

Giornate FAI delle scuole per le scuole: gli studenti tornano al Dolmen Chianca dei Paladini

Giornate FAI delle scuole per le scuole: gli studenti tornano al Dolmen Chianca dei Paladini
Giornate FAI delle scuole per le scuole: gli studenti tornano al Dolmen Chianca dei Paladini
Da oggi e fino a giovedì 24 a visitare il monumento saranno gli alunni di terza media degli istituti De Gasperi, Santarella e Giovanni XXIII. A fare da "apprendisti ciceroni" saranno gli studenti del liceo classico Oriani, dell'Itet Tannoia e dell'Ipc Tandoi
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Dopo il fine settimana di metà ottobre in cui il Dolmen Chianca dei Paladini è stato eccezionalmente aperto al pubblico dalla delegazione FAI della BAT, l’iniziativa viene replicata a favore delle scuole.

Da oggi e fino a giovedì 24 a visitare il monumento saranno gli alunni di terza media degli istituti De Gasperi, Santarella e Giovanni XXIII nell’ambito delle Giornate FAI delle scuole per le scuole. Come avvenuto un mese fa, a fare da “apprendisti ciceroni” saranno gli studenti del liceo classico Oriani, dell’Itet Tannoia e dell’Ipc Tandoi che – accompagnati dalle docenti di Storia dell’Arte Michela Petrizzelli del Classico e Annamaria Paparella del Tecnico e Professionale – accoglieranno e accompagneranno i ragazzi alla scoperta del Dolmen. L’iniziativa è coordinata dalla delegata FAI BAT Cultura e Territorio per le scuole di ogni ordine e grado di Corato e Ruvo, Chiara Capozza. «Ringrazio la Croce Rossa, la Capo Delegazione FAI Giulia Mastrodonato e l’Amministrazione Comunale che ha garantito il servizio bus navetta» ha tenuto a dire la prof.ssa Capozza.

Il dolmen è sicuramente tra i beni più antichi del nostro territorio, risalente alla media età del bronzo, quindi 3500-3600 anni fa e ciò che rimane era la cella terminale di una tomba nella quale erano poste le spoglie dei defunti. All’epoca della scoperta avvenuta nel 1913 ad opera dell’archeologo Gervasio la tomba era ancora corredata di lastroni posti lateralmente per formare il corridoio dolmenico nel quale dovevano anticamente essere sepolti altri membri del gruppo.

Mancava il tumolo di copertura che in origine copriva la sepoltura e che, a detta dell’archeologo Ruggiero, doveva essere lungo anche 16/17 metri. Il Dolmen, con la sua forma ellittica e il corridoio, alludeva alla volontà dei nostri antenati di tornare con la morte e la sepoltura in posizione fetale nella terra considerata grembo materno. Si ipotizza che l’orientamento del Dolmen ad est esprimesse la volontà di rinascita al sorgere del sole.

martedì 22 Novembre 2022

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