Dopo il disastro ferroviario del 12 luglio 2016 la “Bari Nord”, nel tratto Ruvo di Puglia-Andria, ha smesso di veder passare quei treni che, quotidianamente, mobilitavano centinaia di persone da Bari a Barletta e viceversa, passando anche per Corato. Poi ci sono stati i lavori di raddoppio della tratta ma, della riapertura, nulla era dato sapere.
Abbiamo contattato l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) che ci ha comunicato lo stato dei lavori e delle autorizzazioni necessarie per la riapertura che, finalmente, dovrebbe avvenire entro la primavera del nuovo anno.
«Con riferimento all’autorizzazione di messa in servizio della tratta “Ruvo di Puglia-Andria Sud” della linea ferroviaria Bari-Fesca S. Girolamo (ex Lamasinata)-Bitonto-Barletta, si rappresenta che la normativa vigente prevede 3 autorizzazioni distinte per i 3 sottosistemi interessati: Infrastruttura (INFRA), Energia (ENE) e Controllo Comando e Segnalamento (CCS)» dichiara l’Ansfisa.
«Le istanze di autorizzazione relative ai sottosistemi INFRA, ENE e CCS sono state inoltrate dal gestore Ferrotramviaria ad Ansfisa in date differenti, in particolare sono pervenute rispettivamente a maggio 2022, luglio 2022 e agosto 2022. L’11 novembre scorso è stato rilasciato il primo provvedimento autorizzativo relativo al sottosistema INFRA.
La normativa vigente prevede che l’attività istruttoria di Ansfisa debba concludersi entro 5 mesi dalla data di presentazione di ciascuna richiesta con l’emissione di un provvedimento, salvo periodi di sospensione previsti dalla stessa normativa per integrazioni documentali. Attualmente Ansfisa ha avviato i 3 procedimenti di autorizzazione e ha comunicato a Ferrotramviaria le completezze dei fascicoli presentati secondo le tempistiche indicate dalla normativa.
Al momento l’analisi di merito della documentazione da parte di Ansfisa risulta ancora in corso e l’ultimo dei tre provvedimenti necessari (quello relativo al sottosistema CCS) potrà essere emesso, a meno di sospensioni previste dalla vigente normativa, entro il mese di gennaio 2023».
Una buona notizia che si spera possa essere la luce in fondo al tunnel per il ripristino della mobilità ferroviaria che causa da anni non pochi disagi a pendolari e non.
Ricapitolando: 1) A gennaio 2.023 DOVREBBERO (il condizionale è d’obbligo) arrivare le autorizzazioni. 2) In primavera 2.023 DOVREBBERO ripristinare la tratta ferroviaria in questione.
Nel frattempo, mi permetto di cambiare (e chiedo scusa di ciò) la definizione che ha dato il giornalista Michele Lorusso nell’articolo di Coratolive -il quale non avrà, evidentemente, la immensa “fortuna” 🙊 di utilizzare i treni della Ferrotramviaria S.P.A./Bari Nord- … più che un “disagio” per i pendolari, è un incubo, uno stillicidio. Quotidiano.
Confermo. Tutto vero
Se non ricordo male, dissero la stessa cosa un anno fa
Speriamo che i toni ottimistici siano poi sostenuti dai fatti. Non si tratta di disagio ma di un qualcosa che i film dell’orrore sui nightmares non riescono neanche ad immaginare. Tempi di percorrenza assurdi per una teatta a doppio binario, costi sociali pazzeschi costi per le casse regionali ancora più pazzeschi, e contributo non indifferente all’inquinamento ambientale ed acustico non indifferente dei vari bus sostitutivi.
È assurdo che nel nostro paese non si riesca mai ad avere una opera in tempi umani.
ma questi pareri o controlli ci saranno ancora, dopo? dovrebbero esatto ripristinare il tratto che tutti sappiamo…spero
Sssssssssssssssssss, mò nama’ mov !!!
i tempi indubbiamente sono biblici, speriamo bene, la nuova stazione in via lago baione cosa si aspetta a farla funzionare? si sta aspettando che venga vandalizzata?
Non vi credo più. Di questi tempi, ogni anno sempre le solite promesse che non vengono mantenute. Intanto abbiamo una stazione vicino all’ospedale, che può essere utilizzata da tantissima gente per spostarsi in treno, ferma da anni, costruita con i soldi dei contribuenti. Spero che alla fine qualcuno apra gli occhi su questa cattedrale nel deserto non utilizzata e alla mercé di tutti. È una vergogna.
tra poco non servirà più. l’ospedale sta per essere declassato a poliambulatorio e poi chiuso per sempre.
Avevano detto che se erano bravi si apriva per l’inizio dell’anno scolastico o comunque entro la fine dell’anno. Ora il termine è slittato a entro la primavera, poi sarà entro l’estate a seguire l’autunno e l’inverso. Abbiamo dirigenti di ferrotranviaria e della regione scandalosi. Prima del 12 luglio la Rai era andata in regione e alla ferrovia a chiedere informazioni sul perchè la tratta corato-andria era ancora chiusa. Nessuna risposta è stata data da questi signori.