Le nuove regole

Riscaldamento, firmato il piano di risparmio: ecco nuovi limiti, date e orari di accensione per Corato

Termostato
Un termostato
Le date di accensione dei caloriferi variano da città a città, a seconda della fascia climatica di appartenenza. L'Italia è suddivisa in 6 zone climatiche, nelle quali si rientra in base al clima medio del proprio comune. Corato rientra nella zona D
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Meno giorni di accensione, meno ore ogni giorno e meno gradi, con l’obiettivo di risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di gas. Il Ministero della transizione ecologica ha pubblicato il nuovo decreto sul riscaldamento che definisce le date di accensione dei termosifoni in tutta Italia. Rispetto al passato, alla luce della situazione attuale, sono state prese decisioni più stringenti.

Il decreto «definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale. Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio».

In più il provvedimento del Mite stabilisce che «durante il periodo di funzionamento nella stagione invernale 2022-2023 degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, i valori di temperatura dell’aria indicati all’articolo 3, comma 1, del DPR n.74/2013 sono ridotti di 1°C». La temperatura nelle abitazioni, fissata a 20 gradi, dovrà quindi scendere a 19. Per le attività industriali e artigianali il termostato dovrà invece scendere da 19 a 17.

Le date di accensione dei caloriferi variano comunque da città a città, a seconda della fascia climatica di appartenenza. L’Italia è infatti suddivisa in 6 zone climatiche, nelle quali si rientra in base al clima medio del proprio comune.

Corato rientra nella zona D, per la quale il Ministero ha stabilito l’accensione del riscaldamento a partire dall’8 novembre e fino al 7 aprile. Ogni giorno il riscaldamento potrà essere acceso per un massimo di 11 ore.

Il decreto prevede delle forme flessibilità per i Comuni. «In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta».

Previste anche delle esenzioni. «Non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili».

Intanto il presidente Anci Puglia, Ettore Caroppo, ha inviato una nota al presidente nazionale Antonio Decaro in cui ha rappresentato la grande preoccupazione dei sindaci pugliesi per i rincari energetici che si stanno abbattendo sui bilanci dei Comuni che inevitabilmente porteranno squilibri finanziari con conseguente rischio di paralisi della macchina amministrativa.

Il presidente Caroppo ha richiesto l’intercessione di Anci nazionale presso il MISE e il MITE per un intervento straordinario e urgente dei Ministeri teso a congelare il prezzo dell’energia fornita agli enti locali, bloccando i contratti di fornitura in scadenza e offrendo ai Comuni la possibilità di accedere ad un mercato dell’energia, vincolato e dedicato, magari gestito da Enel.

Questo eviterebbe ai Comuni di dover sottoscrivere nuovi contratti, con i prezzi attuali aumentati, i quali protraendosi nel tempo richiederebbero ulteriori risorse sui bilanci futuri innescando pericolosi meccanismi di penalità da accantonare. Nella nota inoltre, il presidente Anci Puglia propone alcune soluzioni per azzerare il caro bollette dei Comuni.

domenica 9 Ottobre 2022

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franco
franco
1 anno fa

inutile e tardivo piangere sul latte versato. egregio ANCI ma quanto mai il governo nazionale ha ubbidito alle vostre richieste? prepariamoci al peggio.- ma chi deve- POI- contrillare?

Ctarricone
Ctarricone
1 anno fa

11 ore di accensione? Magari! E chi se lo potrà permettere? Qui siamo tutti ormai xon le pezze al xulo! Ahime! Grazie Europa e grazie ai nostri governanti!

Il risparmio energetico prima di tutto...
Il risparmio energetico prima di tutto...
1 anno fa

Uh… Cos’ è…? Quindi quei due mentecatti litigano là nell’estrema Europa dell’est a dimostrare ki ha più muscoli e a kiedere sempre più armi e a pronunciare sproloqui tipo olocausti nucleari, la speculazione sui soliti mercati finanziari ci sta spingendo con le pezze al c@@lo e a costringere gli Stati a fare deficit per rispettare le promesse elettorali a colpi di bonus e compagnia bella, la lungimiranza delle banche centrali alza i tassi di interesse (quindi c@@@@to e mazziato) e noi dobbiamo sottostare a questo ricatto di usare il riscaldamento in casa secondo i limiti imposti dalla legge… Va bene, va bene, tutti decidono in casa nostra cosa fare… Grazie mille a tutti… Dopo la pandemia (procurata o naturale che sia…) ora questo ultimo regalo… Grazie, grazie, diecimila volte grazie..

Enrico
Enrico
1 anno fa

“estremo est” è Cina, non Russia e soprattutto Ucraina, che confina con Paesi UE. d’altronde zero empatia

risparmio energetico prima di tutto...
risparmio energetico prima di tutto...
1 anno fa
Rispondi a  Enrico

Peccato che ho scritto “nell’estrema Europa dell’est”… E poi simpatica questa solidarietà facendo appunti sui pensieri altrui…