La mafia, conoscerla per combatterla. In piazza il racconto di chi ha detto di “no” al sopruso

In piazza per parlare di mafia, anche di quella che si insinua nella pubblica amministrazione e che distrugge il tessuto sano di una società, minando la sua libertà, la sua ambizione di crescita, la sua voglia di migliorarsi. È quanto ha fatto l’associazione “Liberi per la legalità”, il cui vice presidente è il ragioniere coratino Cataldo Strippoli che ha fortemente voluto che nella centralissima Piazza Cesare Battisti, alcuni dei più importanti protagonisti della lotta alla criminalità organizzata parlassero delle loro esperienze, rispondessero ad alcune domande e riflettessero sull’importanza di fare squadra, rete, di credere nelle istituzioni per respingere le angherie della mafia.

A coordinare il tavolo degli autorevoli ospiti è stato il giornalista Mediaset Gaetano Pecoraro, autore del libro “La mafia non è qui”. Un parterre di alto profilo, composto dal già ministro della Difesa Elisabetta Trenta, dall’imprenditore che ha detto “no” alla mafia e che oggi è presidente dell’associazione dei testimoni di giustizia, Ignazio Cutrò, ma anche Luca Vigilante, amministratore delegato di Universo Salute, anch’egli preso di mira dalla criminalità organizzata, la presidente della commissione speciale antimafia della Regione Lombardia Monica Forte e il segretario generale della Regione Puglia Mimma Gattulli.

Di seguito, in ordine, le interviste raccolte da Giuseppe Di Bisceglie a Ignazio Cutrò, Elisabetta Trenta, Gaetano Pecoraro e Cataldo Strippoli

Per ripercorrere integralmente tutte le fasi della manifestazione, preceduta anche da un momento di musica e di spettacolo, è possibile cliccare QUI