Anche a Corato la criminalità organizzata ha messo radici. È quanto emerge dalla relazione semestrale della direzione investigativa antimafia, presentata al Senato. Una constatazione, quella della Dia, che risale già al 2020 e che nell’ultimo semestre ha visto arretrare il clan andriese Capogna ma ha visto anche il consolidamento della presenza di persone vicine alla criminalità barese.
«A Corato, dove sembrerebbero regredite le mire espansionistiche manifestate dal clan Capogna di Andria, si registra la presenza di soggetti organicamente inseriti tra le fila della consorteria dei Capriati che estenderebbero la propria influenza anche nei comuni di Ruvo di Puglia e Putignano dell’area murgiana e, a sud del capoluogo, nel territori di Mola di Bari e Valenzano» si legge testualmente nella relazione.
La relazione cita Corato nelle note di un passaggio relativo all’influenza della criminalità organizzata altamurana. In particolare «il clan (Loiudice, ndr) ha esercitato una efferata forza intimidatrice “con un’operatività non limitata al traffico di sostanze stupefacenti
ma estesa a svariati settori in cui si s’inseriscono l’acquisizione della gestione o del controllo di attività economiche, concessioni, appalti e servizi pubblici”» si legge nel passaggio della relazione. «Di rilievo – si legge nella nota a piè di pagina- le evidenze dei rapporti commerciali tenuti dal clan con la criminalità di Cassano delle Murge e con quella di Corato (BA) e Molfetta (BA)».
Brutte cose
E quindi…?
E quindi……stiamoci ancora
Benissimo.
E allora? Che si fa? Come si pensa di porre rimedio?
A quando una relazione che ci dica di qualche risultato?
Facciamo notizie ma i fatti non si vedono boooo c’è schif chi sono booo grande 👍 notizia ci stanno rovinando è nessuno parla 🤷🏼♂️👏👏👏
La Dia arriva giusto con una decina di anni di ritardo
Ma non era uscito un’articolo che negava assolutamente infiltrazioni mafiose in Puglia? 🥹🥹🥹🥹☺️☺️☺️☺️Si sono svegliati