L'emergenza

Continuano i “raid” dei cinghiali nei campi: in Puglia gli esemplari sono circa 250mila

Cinghiali sulla murgia
Cinghiali sulla Murgia
Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e in Capitanata. Coldiretti: «Bisogna accelerare sull’individuazione e la costruzione dei distretti di gestione e i settori di prelievo da parte degli ATC»
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L’ultimo “raid” è avvenuto in provincia di Foggia, dove i cinghiali hanno divorato e distrutto campi di broccoletti tra Rignano Garganico e San Marco In Lamis, aggravando lo scenario di crisi delle aziende agricole strette tra crollo dei raccolti a causa della siccità e il caro energia con l’aumento esponenziale dei costi di produzione.

L’ennesima denuncia arriva da Coldiretti Puglia, secondo cui «è urgente che gli ATC individuino e costruiscano i distretti di gestione e i settori di prelievo, dopo la delibera della Giunta della Regione Puglia che ha approvato il disciplinare per la gestione della “Caccia di Selezione” a cinghiali, cervidi e bovidi in Puglia, fortemente voluto dalla Coldiretti che ha contributo a scriverne le linee guida, che permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche agli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, ai cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, guardie giurate, a patto che siano appositamente formati».

In Puglia i cinghiali sono circa 250mila esemplari, con avvistamenti continui nelle aree del Parco dell’Alta Murgia, del Gargano, nella Murgia Barese e Tarantina, nel Subappennino Dauno, nei pressi della Foresta di Mercadante, fino ad arrivare ai centri urbani.

«Dopo le numerose manifestazioni di Coldiretti anche in Puglia – spiega Coldiretti regionale – è stato preso atto che l’aumento dei cinghiali e la riduzione del personale incaricato di controllarli ha aumentato il rischio di danni alle coltivazioni agricole ma anche alla stessa sicurezza dei cittadini, visto l’aumento degli incidenti stradali causati dai selvatici. Da qui la decisione di procedere a un epocale cambio di passo rispetto all’orientamento seguito negli ultimi quindici anni, ampliando sempre di concerto con gli ATC l’elenco tassativo dei soggetti incaricati della caccia di selezione.

I cinghiali i distruggono i raccolti agricoli, causano incidenti stradali ma a preoccupare – ricorda la Coldiretti regionale – sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e in Capitanata, soprattutto nell’area del Gargano dove l’habitat risulta particolarmente favorevole.

La proliferazione senza freni dei cinghiali – aggiunge la Coldiretti regionale – sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico. I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri».

venerdì 16 Settembre 2022

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franco
franco
1 anno fa

ma davvero sono 250 mila? e che si aspetta ad eliminarli del tutto o quasi.- forza datevi da fare aprite la caccia 8cui sono contrario) ma in questi casi….