Luigi Menduni ha scelto di lasciare la guida della sezione locale della Lega. È stato lui stesso, nella serata di ieri, a darne notizia ai vertici provinciali e regionali del partito, all’indomani del pubblico incontro «unitario» del centrodestra con la presenza di alcuni dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre. Sul palco di Piazza Sedile Menduni non c’era, segno che la decisione era stata ormai presa.
«Una sofferta e ponderata riflessione» scrive Menduni nella sua missiva ai vertici del partito, nella quale ha voluto ringraziare «tutti coloro che hanno creduto in me e che mi hanno affiancato nel mio percorso politico, un sodalizio che ha consentito di creare una realtà attenta alle necessità della nostra terra. Sentitamente vi ringrazio, per la vostra passione, per il tempo dedicato, per aver lottato insieme nella costruzione di una nuova visione politica all’interno del centro destra coratino. Ringrazio tutti i colleghi e le istituzioni di partito, il direttivo territoriale e simpatizzanti tutti, che hanno dimostrato nei miei confronti e nei confronti della nostra comunità, una invidiabile attenzione e dedizione» ha scritto prima di spiegare le motivazioni che lo hanno indotto a lasciare.
Nessuna polemica, nessuna rivendicazione: «Con profondo dispiacere devo dimettermi per esigenze prettamente personali, per la necessità di dedicare più tempo agli affetti più cari, alla mia famiglia, ai miei parenti, al lavoro, ai miei amici che hanno condiviso con me sogni di crescita per la nostra città» afferma il già assessore del Comune di Corato.
Poche parole per «esprimere la sofferta scelta» senza però trascurare «tutti gli elettori che hanno creduto in me, a tutte le donne e gli uomini, a tutti i giovani che hanno visto nella mia persona, un uomo onesto, capace e un amico fidato».
«Un attestato di fiducia che dal 2008, da quando abbiamo raggiunto tutti insieme il primo successo politico con la nomina a consigliere comunale, proseguendo per tutte le competizioni elettorali, fin ad oggi. Le dinamiche del tempo – ha rassicurato – non conosceranno momenti di vuoto, ma investirò il mio tempo a favore di attività sociali e associative, restando sempre accanto alla mia comunità».
E ha concluso: «Mi auguro che la politica locale e nazionale sia all’altezza delle sfide del nostro tempo, ai giovani, alle famiglie, a chi versa in situazioni di difficoltà, alle imprese, ai commercianti agli artigiani e agricoltori, seguendo una visione nazionale ed europea».
Fuga dalla Lega che affonda.
Neit… E moh come faremo… Tanda la lacr’m…🥲
ma io dico e mi chiedo; come si fa ad abbandonare un partito dal difficile attecchimento alle nostre latitudini, che quindi è costato sgomitate, proprio nel momento in cui si appresta a fruttificare? è come quei pazzi che decidono di scappare dal manicomio e per farlo devono scavalcare 100 cancelli. arrivati al 99° si sentono stanchi e decidono di tornare indietro … c’è forse qualcos’altro? mah!
La “Lega di Corato” fa già ridere così.
Ce ne faremo una ragione…
Almeno ci ha avvisati ha detto “Ciuccio, bestia” che io lascio la politica.
Lascio……seee…. tornerà… sicuramente ci sono dei retroscena!
C’è pccat
Che notizia sconvolgente. Come faremo ad ottenere la secessione padana adesso?
Secondo me avresti dovuto farlo molto prima, anzi forse non entrarci proprio.
se per motivi personali ed affettivi nulla da eccepire, ci mancherebbe altro- leggo gli ultimi righi e mi auguro che si dedichi alle attività associative e solidali, come scritto.- staremo a vedere esimio Menduni, scripta manent….