Da circa un anno, i costi delle materie prime a livello mondiale, tra cui l’energia e il gas naturale, hanno subito aumenti senza precedenti.
Come ormai sappiamo, i prezzi delle bollette di luce e gas sono la somma di diverse voci, tra cui i costi della materia prima, la spesa per gli oneri di sistema e per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore.
La causa principale degli attuali aumenti è stata la materia prima, che ha visto il rincaro senza precedenti dei prezzi del gas naturale sui mercati internazionali. Gas che è ancora una delle fonti principali per la produzione di energia elettrica, soprattutto in Italia, dove è impiegato per produrre circa il 40% dell’energia, e ne influenza quindi direttamente il prezzo di vendita sul mercato all’ingrosso, indipendentemente da chi la produce e dalla fonte utilizzata.
Ma perché è aumentata la materia prima? Ad un primo aumento di domanda energetica mondiale, dovuto alla ripresa produttiva dopo il periodo più complicato della pandemia, si è aggiunta la guerra in Ucraina.
L’evolversi di tale conflitto ha ulteriormente condizionato l’andamento dei prezzi sui mercati energetici europei, generando altri pesanti rincari. In particolare, l’ipotesi di uno stop delle forniture di gas dalla Russia ha causato un’impennata eccezionale delle quotazioni all’ingrosso di gas ed energia.
Il Governo italiano è intervenuto diverse volte con una serie di manovre tampone, per contrastare in parte gli effetti degli aumenti della materia prima nel settore elettrico e del gas: oltre a confermare la riduzione dell’iva sul gas fino a fine settembre, ha azzerato per tutte le famiglie e tutte le imprese il peso degli oneri di sistema in bolletta e ha cercato di tutelare le categorie più fragili con l’estensione al 30 settembre 2022 del bonus sociale potenziato.
Riassumiamo dunque le principali motivazioni che hanno portato ad una continua crescita della domanda di gas:
- l’erosione delle scorte dovute al lungo inverno scorso;
- la richiesta elevata, avvenuta in tempi molto rapidi, per la ripresa delle attività produttive dopo il blocco e il rallentamento dovuti alla pandemia;
- il crescente ricorso al gas per la produzione di energia elettrica al fine ridurre l’impiego delle fonti fossili;
- la riduzione delle esportazioni da parte della Russia verso l’Europa a favore della domanda asiatica.
Cosa accadrà in futuro?
Con le informazioni che ci sono ora, è impossibile prevedere l’andamento dei prezzi di energia e gas per i prossimi mesi.
Il dato di fatto è che la maggior parte dei fornitori di luce e gas, dinanzi a tale situazione, non riesce più a garantire i prezzi fissi e bloccati previsti dai contratti.
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stavo leggendo con attenzione il tutto quando ho appreso che era una specie di pubblicità del noto esercizio commerciale.- benissimo a farla, per carità, ma oltre alle disquisizioni sulle cause credo che sarebbe dovuto iniziare con un preciso ,come dire, avvertimento, che si trattava dell’offerta dello stesso.- comunque mi sembra che l’aumento del prezzo dell’energia cui dipendiamo dipenda dalle restrizioni sulle importazioni dalla Russia che ci nega le solite quantità.- e perchè? perchè il sig.Putin ha preso il piccio e non potendo colpirci come l’Ucraina si atteggia a padrone del vapore- sapete certo la storia del bambino che ha portato il pallone e non avendo il dovuto rispetto dagli altri prende il pallone e se lo porta.- ecco Putini fa lo stesso, ha preso il piccio e ci farà smettere di giocare.- dice Lui..