“Di corsa per la ricerca”. La frase, breve e molto incisiva, riassume bene “Corridendo 2022”, la camminata sportiva e mini maratona di beneficenza che, dopo due anni di assenza, ieri è tornata in città. Corato è stata “invasa” da oltre cinquecento persone che, dopo aver indossato le scarpe da corsa ed essersi radunati in piazza Cesare Battisti, hanno corso o camminato non nascondendo il sano principio della competizione nonostante fossero spinti da un unico scopo: aiutare la ricerca.
Il traguardo più ambizioso di questa iniziativa, infatti, sarà raggiunto con la scoperta di una cura per il linfoma non Hodgkin e, fino ad ora, l’associazione “Il sorriso di Antonio”, con i suoi finanziamenti alla ricerca, si è dimostrata senza ombra di dubbio uno dei corridori più tenaci. Non a caso la presidente dell’associazione, Grazia Tedone, ha ringraziato la città per il caloroso contributo con cui, ogni anno, sostiene questa iniziativa. Soddisfazione anche nelle parole del segretario dell’associazione, Gianluigi Mazzilli, che ha parlato delle conseguenze legate alla pandemia: «nonostante ci aspettassimo un calo numerico – ha detto – sicuramente giustificato da questi due anni di stop per la pandemia, siamo pienamente soddisfatti per la riuscita dell’evento».
Il percorso da 4 km, da ripetere due volte per i corridori e una volta per i camminatori, ha attraversato la città, passando per le vie del centro raggiungendo anche il viale del Cimitero. Il primo a tagliare il traguardo è stato Giuseppe Moliterni, alla sua prima partecipazione a Corridendo, con un tempo di 28 minuti e 17 secondi.
Al termine dell’iniziativa il prof. Ribatti, coordinatore del gruppo di ricerca del Policlinico di Bari, ha spiegato i risultati raggiunti dalla ricerca: «nonostante i due anni di pandemia, comunque abbiamo continuato a lavorare, ricevendo sempre un grande supporto dall’associazione “Il sorriso di Antonio” che è fondamentale per lo svolgimento della nostra ricerca. Sul sito dell’associazione si può avere un riscontro di ciò che abbiamo fatto fino ad ora attraverso le pubblicazioni scientifiche. Si può scoprire, inoltre, come noi utilizziamo i contributi che ci vengono forniti e con cui in genere compriamo attrezzature scientifiche utili ai fini della ricerca».
Grazie a “Coratolive” per aver pubblicato queste foto belle… siete il miglior mezzo di comunicazione, informazione, e visibilità, della nostra città… non ce n’è per nessuno… ovvio e certo. Complimenti.