Nel 1922 a Corato un dissesto dovuto all’innalzamento della falda idrica compromise la stabilità di molti edifici causandone il crollo. Il tragico evento fece molto scalpore in tutta la nazione. In occasione del centenario di questo tragico evento, le associazioni Amici dei Musei Aps Corato, Centro Sub Corato Aps Ets, Sigea Aps Sezione Puglia e Il Presidio del Libro di Corato hanno definito il progetto “Le Vie dell’Acqua”, capofila Gli Amici dei Musei Aps Corato.
«Il progetto – spiegano gli organizzatori – recepito e fortemente sostenuto dall’Amministrazione Comunale, si pone l’obiettivo non solo di ricordare gli avvenimenti e le conseguenze sul piano urbanistico e sullo stato del patrimonio storico-artistico cittadino con la scomparsa del cuore medievale e rinascimentale cittadino e la costruzione di inadeguati edifici provvisori ancora esistenti fino a non molto tempo fa, ma anche di porre l’accento sul rapporto che la città ha con l’acqua in relazione ai sistemi urbani ed extraurbani di raccolta e distribuzione delle acque, infine di valutare l’andamento della falda idrica di Corato. Il progetto è articolato in diversi eventi, che spaziano dalla digitalizzazione delle foto d’epoca, agli incontri tematici, ad una mostra fotografica, a percorsi tematici e laboratori per bambini, alla presentazione di libri e letture a tema».
Il tema della falda idrica di Corato sarà trattato nel convegno del 2 luglio, “Analisi ed effetti della variazioni degli equilibri delle acque sotterranee in Puglia” che si terrà nell’auditorium dell’IISS “Federico II Stupor Mundi” a partire dalle 8,30. Il convegno tecnico scientifico vedrà, dopo le relazioni di apertura, le relazioni di esperti della Regione Puglia, dell’ARPA Puglia, del CNR-IRPI Bari, dell’Acquedotto Pugliese, del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali – UNIBA, dell’Ordine dei Geologi della Puglia e della SIGEA-APS. Sarà previsto il credito formativo per i geologi.
Dopo le relazioni di apertura si susseguiranno relazioni tecniche che affronteranno il tema delle falde idriche in regione Puglia, del monitoraggio dei corpi idrici sotterranei, dell’approvvigionamento idrico e dalla gestione delle crisi, del dissesto idrogeologico e di quanto avvenne a Corato nel 1922, anno che vide, nella città in provincia di Bari, il registrarsi di un dissesto dovuto all’innalzamento della falda superficiale che compromise la stabilità degli edifici causandone di molti il crollo.
«Il rapporto tra uomo e acqua – proseguono – è sempre stato simbiotico con il primo che si collocava in prossimità di dove c’era disponibilità dell’altro. Poi, nel tempo, l’uomo ha imparato a raccoglierla e a conservarla nei luoghi più convenienti per altri aspetti e poi ancora ha imparato a trasportarla. Da qui hanno origine i problemi perché si ricercano ulteriori risorse piuttosto che ottimizzarne l’uso, proteggere e migliorare la gestione di quelle esistenti, anche in considerazione delle attuali irregolarità climatiche.
L’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale. Questo inciso, che rinviene dalla Direttiva quadro sulle acque (Direttiva 2000/60/CE), ci ricorda l’importanza della tutela del patrimonio idrico, tanto più in un periodo in cui l’incidenza dei cambiamenti climatici e la crisi idrica fanno sentire pesantemente i propri effetti. In regione Puglia, il Piano di tutela delle acque (Pta) rappresenta lo strumento che disciplina il governo delle acque sul territorio, uno strumento dinamico di conoscenza e pianificazione, che ha come obiettivo la tutela integrata degli aspetti qualitativi e quantitativi delle risorse idriche, al fine di perseguire un utilizzo sano e sostenibile della risorsa.
E in Puglia la gestione dell’acqua passa dal riuso delle acque reflue all’ottimizzare il sistema di produzione e trasporto della risorsa idrica, dal risanamento delle reti affronta quindi il tema del telecontrollo, telecomando delle reti, distrettualizzazione, modelli previsionali, il tutto con un sistema idrico interconnesso con fonti di alimentazione multiple che vede reti idriche per circa 33 mila chilometri al servizio di oltre 4 milioni di cittadini e 184 depuratori garantire l’approvvigionamento di acqua potabile alla Puglia (100% della popolazione), alla Basilicata (25%) e alla Campania (2%).
Una gestione della risorsa acqua nella sua complessità che da sempre ha visto la regione Puglia e la sua popolazione affrontare da un lato la difficoltà nel convivere con il territorio, il sottosuolo e la scarsità di risorsa dall’altro l’importanza degli studi idrogeologici e geologico-tecnici, che si esaltano proprio nel garantire acqua di buona qualità a sufficienza ma anche sicurezza e salubrità delle costruzioni. Una peculiarità del sottosuolo pugliese che intrecciandosi con la gestione dell’acqua ci insegna come sia importante capire il clima, le sue variazioni, le peculiarità del contesto naturale e come sia necessario adattare il nostro vivere a tale variabilità salvaguardando il bene e utilizzando in maniera sostenibile la risorsa».
Il programma
Ore 8,30 Registrazione partecipanti e caffè di benvenuto
Ore 9.30 Relazioni di apertura
Introduce e modera: Salvatore Valletta (Segretario Consiglio Direttivo Nazionale SIGEA-APS)
Savino Gallo – Dirigente Scolastico IISS Federico II “Stupor Mundi”
Corrado Nicola De Benedittis – Sindaco di Corato
Beniamino Marcone – Assessore alla Cultura Comune di Corato
Vincenzo Iurilli – Presidente SIGEA-APS Sezione Puglia
Giovanni Strippoli – Presidente Centro Sub Corato APS ETS
Giuseppe Mastronuzzi – Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali – UniBA
Giovanna Amedei – Presidente Ordine dei Geologi della Puglia
Ore 10.30 Relazioni tecniche
Modera: Vincenzo Tanzarella (Coordinatore Commissione Risorse idriche – Ordine dei Geologi della Puglia)
10.50 Uomo, acqua, territori: una storia millenaria. Giuseppe Spilotro (Società Italiana di Geologia Ambientale – APS)
11.10 Le falde e la Puglia: dalla sete alle siccità verso l’adattamento. Maurizio Polemio (CNR-IRPI Bari)
11.30 Il monitoraggio dei corpi idrici come strumento di supporto alle politiche ambientali regionali. Andrea Zotti (Dirigente Sezione Risorse idriche – Regione Puglia)
11.50 Il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei in Puglia: stato qualitativo. Vito Bruno (Direttore Generale ARPA Puglia)
12.10 L’approvvigionamento idrico e la gestione delle crisi in Puglia. Luciano Venditti (Acquedotto Pugliese)
12.30 Dissesto idrogeologico in Puglia. Gioacchino Francesco Andriani, Piernicola Lollino, Mario Parise (Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali – UniBA)
12.50 Il dissesto geo-idrologico di Corato del 1922. Maria Nilla Miccoli, Antonello Fiore, Vincenzo Iurilli, Salvatore Valletta (Società Italiana di Geologia Ambientale – APS)
13.10 Dibattito
13.30 Chiusura lavori a cura di Antonio V. Scarano (Dirigente Servizio difesa del suolo – Regione Puglia)
Richiesti CFP per geologi
Segreteria organizzativa:
AGROMNIA – Bisceglie
Centro Sub Corato APS ETS – centrosubcorato@libero.it
Non ci fu neanche una vittima. I crolli erano preannunciati da scricchiolii e crepe nei muri. La gente ebbe la possibilità di abbandonare le proprie abitazioni pericolanti.
Interessante, sarà per questa particolare attenzione delle autorità comunali di Corato, che negli ultimi anni ha consentito la costruzione selvaggia di numerosi garage/box sottarranei proprio in quelle zone della città dove cè la presenza di falde aquifere sotterranee. Questo sbarramento e cementificazione del sottosuolo, ha causato l’innalzamento della falda sottostante, con tutte le problematiche annesse e connesse, quali la risalita di umidità in molti edifici anche di recente costruzione.
mi piace pensare che nel 2122 tra cent’anni si potrebbe tenere un convegno sulle buche di corato, le famose buche stradali che tanti danni hanno arrecato ai cittadini e alle loro vetture … corredate da tutte le foto fatte sul rilievo degli incidenti e magari con una special section su danni inscenati … con la rilevazione e rivelazione di tutti gli sgami e i trick usati per appunto inscenare il sinistro sul luogo …