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Valorizzare i giovani con il progetto “Restare: il Comune vince bando Anci “Fermenti” insieme ad Aic e If in Apulia

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L'assessore Luisa Addario sul progetto vincitore del bando Fermenti
È stato presentato dal Comune di Corato in risposta all'avviso pubblico "Fermenti in Comune" dell'Anci, insieme a quattro partner di livello: Vision Think Tank, Fondazione Università Ca’ Foscari, Aic (associazione imprenditori coratini) e associazione If in Apulia. Parla l'assessore Luisa Addario
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Valorizzare il talento dei giovani sviluppando piattaforme di incontro tra le aziende e i giovani stessi. In particolare quelli tra 18 e 34 anni disoccupati, sottoccupati o non soddisfatti della propria occupazione attuale. È l’obiettivo del progetto “Restare“, presentato dal Comune di Corato in risposta all’avviso pubblico “Fermenti in Comune” dell’Anci, insieme a quattro partner di livello: Vision Think Tank, Fondazione Università Ca’ Foscari, Aic (associazione imprenditori coratini) e associazione If in Apulia. Il progetto, il cui importo totale ammonta a 154mila euro, è stato finanziato per 120mila euro, con una quota di co-finanziamento locale di 34mila euro.

«Il progetto – spiegano i promotori – intende affrontare due problematiche strutturali tipiche non solo del territorio di Corato, ma anche di altre aree del sud Italia, ovvero la difficoltà di far combaciare domanda e offerta lavorativa e l’arretratezza tecnologica di talune realtà economiche, in special modo nel settore della comunicazione. Per superare questi due elementi si vuole porre in essere uno scambio intergenerazionale tra segmenti di popolazione differenti, i quali, se fatti interagire nella giusta maniera possono produrre una forza, generando valore economico e sociale per intere comunità».

In pratica, secondo il progetto, le persone che stanno per andare in pensione fungeranno da tutor nei confronti dei quei ragazzi da cui verranno poi sostituiti; in più verranno immesse all’interno delle attività economiche nuove competenze (giovanili) tecnologiche, soprattutto nell’ambito della comunicazione, che aiuteranno le stesse ad ampliare i propri mercati di riferimento andando a superare dei limiti strutturali.

Secondo gli indicatori di processo previsti dal progetto, al termine del percorso ci saranno 8 giovani occupati sul circa 40 coinvolti in dieci protocolli avviati con le aziende, dieci attività tecnologico comunicative realizzate nelle aziende venti stakeholder coinvolti nel processo di definizione dei bisogni e due incontri pubblici tenuti per favorire la valorizzazione del territorio.

«Il risultato atteso del progetto – si legge ancora nella proposta progettuale – è coinvolgere i partecipanti al progetto in percorsi di formazione e di avvicinamento al mondo del lavoro, favorendo da un lato la formazione dei giovani attraverso il tutoraggio di coloro che stanno andando in pensione, e dall’altro il trasferimento di competenze comunicativo digitali da parte dei giovani nei confronti di realtà economiche locali. L’obiettivo ultimo è creare opportunità di lavoro nei giovani migliorando anche il sistema imprenditoriale locale. Gli impatti positivi sul territorio non riguardano solo le realtà direttamente coinvolte nel progetto bensì tutta la comunità. Infatti, il progetto mira ad aumentare la competitività delle imprese (con conseguenti maggiori entrate) e a creare nuove opportunità lavorative».

«Questo tipo di progetto – spiega l’assessore alle politiche giovanili, Luisa Addario – mira a far incontrare queste tipologie di lavoratori e datori di lavoro affinché possa nascere una nuova scintilla, quella cioè di un lavoro che forse non era nei desiderata inziali, ma che consente un appagamento retributivo e una grande soddisfazione dal punto di vista dell’apprendimento e che possa consentire alla popolazione giovane di Corato di evitare la migrazione verso le città del nord per rafforzare la realtà imprenditoriale e artigiana del nostro paese».

«Abbiamo lavorato insieme al Comune affinché potessimo giungere ad un progetto utile ai nostri giovani e alle nostre imprese» aggiunge il direttore Aic, Vincenzo Cifarelli. «Il dramma è vedere emigrare moltissimi ragazzi nonostante le imprese coratine cerchino figure da inserire nel proprio organico».

venerdì 10 Giugno 2022

(modifica il 12 Luglio 2022, 11:59)

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franco
franco
1 anno fa

e come è possibile partecipare? sono interessato moltissimo