La soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Città Metropolitana di Bari ha restituito alla parrocchia San Domenico i reperti osteologici rinvenuti nel dicembre 2020 durante lo scavo archeologico nella “stanza dell’affresco”, chiamata così per la presenza di un grande affresco raffigurante l’estasi di San Domenico.
«I lavori di sistemazione della stanza, iniziati nel febbraio 2019 – spiega il parroco don Gino Tarantini – hanno infatti portato alla luce un’area cimiteriale che ha richiesto uno scavo archeologico, effettuato da Valeria Della Penna sotto la direzione scientifica di A. M. Tunzi. I reperti emersi, il giorno 7 dicembre 2020, sono poi stati consegnati e affidati a Elena Mariangela Dellu’, responsabile del laboratorio di antropologia fisica della Soprintendenza, per essere sottoposti ad analisi antropologiche. Concluse le analisi, e ricevuta la relazione il 23 dicembre 2021, mi è stata data facoltà di poter riavere i suddetti reperti che saranno custoditi in parrocchia in attesa di presentazione e fruizione. Appena possibile, augurandomi di poter avere la presenza di Elena Mariangela Dellù, sarà annunciata la presentazione dei risultati delle analisi».
reperti antropologici? siamo sicuri che il posto giusto sia in parrocchia? e poi cos'è la presentazione e la cd fruizione? non sono reperti archeologici di vari oggetti bensì , credo, reperti umani che non andrebbero visti con ostentazione ma con venerazione- o no? egregio don Gino Tarantini