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Aumento bollette e carovita, nel weekend la raccolta firme di Rifondazione Comunista

La Redazione
Contatori energia elettrica
L'appuntamento è per sabato e domenica pomeriggio dalle 18 alle 20 nella sede della Casa della Politica CAP 70033 in via San Benedetto 26
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Sabato e domenica parte ufficialmente la campagna di raccolta firme della sezione locale di Rifondazione Comunista contro l'aumento delle bollette e il carovita qui a Corato. L'appuntamento è per sabato e domenica pomeriggio dalle 18 alle 20 nella sede della Casa della Politica CAP 70033 in via San Benedetto 26.

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«L'aumento dei prezzi che ha toccato a gennaio il 4,8% – commentano dal partito – trainato dall'aumento delle bollette di luce e gas colpisce duramente soprattutto lavoratori dipendenti e autonomi, i ceti popolari in generale, già allo stremo a causa della crisi e di salari e pensioni tra i più bassi d'Europa. Ci sono 5 milioni di lavoratrici e lavoratori che hanno stipendi mensili sotto i mille euro e centinaia di migliaia di partite iva hanno dovuto cessare l' attività. Nel nostro martoriato Paese ben il 27% della popolazione è a rischio povertà. La situazione per le famiglie a basso reddito è molto più grave di come viene dipinta dalle statistiche per la concomitanza di due fattori. Il primo è che tanto più basso è il reddito, tanto più assorbente diventa la quota di salario destinata all'acquisto dei beni di prima necessità e a pagare le bollette, arrivando in molti casi ad assorbirlo tutto».

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«In secondo luogo perché sono proprio questi beni di sussistenza ad aver subito insieme alle bollette aumenti esorbitanti. Generi di base indispensabili come l'olio, la verdura e la pasta sono aumentati secondo l'Istat fino a due tre volte il tasso d'inflazione. E una situazione drammatica prodotta da anni di blocchi contrattuali, di aumenti così limitati, non solo nei contratti pirata, da essere annullati dall’inflazione in pochissimo tempo anche perché ancorati a un indice, l’IPCA che esclude i prezzi dell’energia. Chiediamo al governo di approvare subito un provvedimento di blocco degli aumenti delle bollette come in Francia e Spagna, di calmierare i prezzi dei beni di prima necessità, di introdurre un salario minimo legale di 10 euro netti all'ora per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, di reintrodurre uno strumento automatico di adeguamento di salari e pensioni all'inflazione come la scala mobile».

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venerdì 18 Febbraio 2022

(modifica il 2 Agosto 2022, 21:20)

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Aldo
Aldo
2 anni fa

Aaaah sì… Questo sì ke la sarà la soluzione contro il caro bollette… Altro ke spegnere la luce a tre piazze… Abramovich mi ha telefonato di nuovo, tutto impaurito, e ha detto “e moh basta eh! Questo è puro terrorismo… Noi portiamo solo il pane a casa…”

Ss
Ss
2 anni fa

Perche’loro possono cambiare qualcosa?????????????????????

Giuseppe
Giuseppe
2 anni fa

Parole, parole, parole,