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Crisi energetica in vista? L’italiana Prysmian Group si muove in direzione green

La Redazione
Crisi energetica in vista? L'italiana Prysmian Group si muove in direzione green
Mentre la crisi energetica in rapido avvicinamento preoccupa gli italiani, un'azienda si aggiudica un importante risultato sulle coste nordamericane​
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I primi segnali di effettiva ripresa economica sono arrivati dal mercato delle materie prime, che negli ultimi mesi ha visto diverse aziende partecipare a una vera e propria “corsa all’oro” per accaparrarsi beni come acciaio, microchip, petrolio e imballaggi a prezzi spropositati. E mentre la crisi energetica in rapido avvicinamento preoccupa gli italiani, un’azienda si aggiudica un importante risultato sulle coste nordamericane.

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Dalla ripresa dell’economia alla crisi delle materie prime

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Il contenimento dei contagi ha permesso una parziale ripresa dell’economia mondiale, il primo segnale definitivamente positivo dopo mesi di stallo. Tuttavia l’aumento della produzione ha determinato anche un aumento della domanda dei beni di ogni genere e tante, troppe aziende non sono riuscite a stare al passo. Di conseguenza, i prezzi nel mercato delle materie prime sono saliti alle stelle. Questa situazione va avanti da mesi, ma ora a questa problematica ne vanno sommate altre due, che d’altronde derivano sempre dalla rinascita del mercato delle materie prime e della produzione industriale dopo il naturale calo in periodo di pandemia.
nIl primo elemento di difficoltà è la crisi energetica: l’Italia importa quasi il 75% dell’energia elettrica che utilizza e alcuni rallentamenti provenienti dall’estero, come la chiusura imposta dal governo cinese di alcune fabbriche e la produzione ridotta in Germania, hanno causato quella che gli esperti definiscono “crisi energetica”. L’Italia non sarà certamente l’unico Paese europeo interessato da questo fenomeno, ma è evidente che la scarsa produzione interna non sarà sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale. Il secondo fattore riguarda i problemi di logistica e distribuzione, che hanno contribuito a un ulteriore rialzo dei prezzi.

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Prysmian Group, orgoglio italiano per l’energia

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Mentre i cittadini vedranno le conseguenze della crisi energetica in bolletta, qualche azienda riesce a raggiungere dei risultati nel settore elettrico anche in questo periodo: si tratta di Prysmian Group, leader mondiale nel settore dei sistemi di cavi per energia e telecomunicazioni. L’azienda italiana si è aggiudicata, insieme alla società di dragaggio belga DEME Group, un contratto da 1,1 miliardi di dollari da Dominion Energy Virginia per la costruzione del più grande parco eolico offshore negli Stati Uniti. Il progetto si chiamerà Coastal Virginia Offshore Wind (CVOW) e il suo completamento è previsto entro il 2026.
nLa commessa ottenuta ha portato una ventata di ottimismo in azienda. Così commenta Valerio Battista, Amministratore Delegato di Prysmian Group: “Siamo molto orgogliosi di questo importante risultato, in quanto riconosce il nostro impegno nel migliorare costantemente la sostenibilità delle nostre operations, della nostra supply chain e organizzazione”.

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Un occhio di riguardo al tema della sostenibilità

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In realtà, il nuovo progetto è solo l’ultimo di una serie di successi: negli ultimi mesi Prysmian Group aveva già ottenuto commesse in Spagna e in Turchia. In più, l’azienda si posiziona al primo posto nell’ELQ Electrical Components & Equipments del Dow Jones Sustainability World Index, ed è quindi l’unica Società produttrice di cavi a far parte dell’indice di sostenibilità più riconosciuto a livello globale, che copre oltre 5.300 aziende.
nNon a caso il punto focale, secondo le parole di Battista, rimane la sostenibilità: “La sostenibilità è inoltre integrata come parte fondamentale della nostra strategia di crescita aziendale. Siamo fortemente impegnati a sostenere la transizione verso fonti energetiche rinnovabili nonché verso un mondo digitalizzato e decarbonizzato, mettendo a disposizione i cavi più avanzati e la tecnologia in fibra ottica per le reti elettriche e le telecomunicazioni”.

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Investimenti italiani nell’energia del futuro

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In conclusione, la causa principale della crisi energetica che attraverserà l’Italia nei prossimi mesi è l’impreparazione delle aziende che, al riavvio dell’economia e quindi all’aumento della domanda, non sono riuscite a rimanere al passo con l’offerta. A farne le spese saranno principalmente i cittadini, che vedranno notevoli rialzi in bolletta. Facendo un passo indietro, però, si possono notare alcuni movimenti nel settore dell’energia green. Attualmente questa copre solo il 20% della domanda interna, ma è il segmento sul quale aziende come Prysmian Group hanno deciso di puntare.

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giovedì 20 Gennaio 2022

(modifica il 2 Agosto 2022, 22:08)

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