Classi decimate soprattutto nella scuola dell'infanzia, dove molte famiglie hanno lasciato a casa i bambini per prudenza o per paura. Ma tanti assenti anche nella primaria, alle medie e negli istituti superiori, sia tra gli studenti che tra i docenti e il personale amministrativo. Come era lecito attendersi, quello di ieri è stato un rientro a scuola in salita. E se la data del 10 gennaio era da tempo cerchiata in rosso per le difficoltà derivanti dalla impennata dei contagi, Corato non ha fatto eccezione.
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«Undici docenti, un Ata (personale amministrativo, ndr), e una caterva di alunni assenti, molti in isolamento per contagio e tantissimi in quarantena perchè contatti stretti di positivi» racconta Maria Rosaria De Simone, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Tattoli-De Gasperi. «Un disastro, anche perchè i positivi tra bambini sono in aumento».
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Nelle ore che hanno preceduto il rientro in classe, più d'uno si è affrettato a chiedere per i propri figli la Dad (didattica a distanza), come suggerito anche dal presidente della Regione, Michele Emiliano alla luce della impossibilità di emanare un'ordinanza di chiusura delle scuole. «Alcuni genitori hanno chiesto l'applicazione della Dad – conferma la preside De Simone – che purtroppo non ho potuto accontentare poichè il decreto legislativo non lo prevede». Stesso diniego, per il medesimo motivo, è giunto anche da parte del dirigente scolastico Savino Gallo, alle richieste di Dad pervenute al liceo artistico "Federico II".
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«Nella scuola dell'infanzia abbiamo registrato circa il 40% di assenze, determinate anche dalle scelte delle famiglie – dice la dirigente del comprensivo Battisti-Giovanni XXIII, Pina Modeo – mentre una ventina circa sono invece stati gli alunni assenti sia alla primaria che alla secondaria. I docenti, invece, nella media delle presenze. Il servizio scolastico è nel complesso è stato regolare». La situazione sembra migliore al comprensivo Imbriani-Piccarreta. «Per il momento le assenze non sono molte, al massimo due o tre alunni per classe. Anche tra il personale le assenze sono sotto controllo. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni» fa sapere la preside Grazia Maldera. «Nonostante le assenze, almeno oggi, (ieri, ndr) la situazione è stata gestibile ed è stata attivata la Ddi (didattica digitale integrata) secondo le indicazioni ministeriali» spiega Mariagrazia Campione, dirigente del comprensivo Cifarelli-Santarella. «Monitoreremo quotidianamente la situazione per organizzare di conseguenza il nostro lavoro».
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«Quattro docenti assenti su 177, due Ata e 59 alunni fra positivi e contatti su 1.077, ma sinora la situazione è abbastanza tranquilla» è invece il bilancio del primo giorno di scuola della preside Angela Adduci che dirige il liceo classico Oriani e l'istituto professionale Tandoi. «Ai 59 studenti assenti che si sono positivizzati o sono divenuti contatto durante le vacanze natalizie, abbiamo concesso la possibilità di fare Ddi su richiesta dei genitori. Non è ancora tempo per la Dad perché, secondo la normativa, i contagi devono interessare lo stesso gruppo classe con la presenza di minimo 3 casi a partire dal 10 gennaio, cioè dal rientro a scuola. Incrociamo le dita».
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«È stato un rientro normale con assenze fisiologiche tra studenti e docenti, non numeri esagerati insomma» afferma Nunzia Tarantini, dirigente dell'Itet Tannoia. «Chi è già a casa per Covid o quarantena ha chiesto Dad nella maggioranza dei casi, parliamo di circa una quindicina di studenti tra la sede di Corato e quella Ruvo e di circa quattro o cinque docenti assenti. Ovviamente adesso vedremo se ci saranno contagi in aula. Gli studenti oggi (ieri, ndr) erano come spaventati e quindi rispettosi delle regole come mascherine e distanziamento, speriamo che duri. Intanto nelle aule ho fatto installare apparecchi per misurare qualità aria e avvisare quando è ora di arieggiare, ho istituito un apposito account dedicato per le segnalazioni Covid e diramato regole chiare e precise».
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Disagi sono stati registrati anche nel settore trasporti, altro punto nevralgico legato al comparto scuola. La mamma di uno studente racconta quanto accaduto ieri lungo la tratta Corato-Andria: «Al ritorno i ragazzi hanno viaggiato con tutti i posti occupati più il corridoio pieno dove erano stretti come sardine. Questo mi fa tanta rabbia, specialmente perché proprio tra i ragazzi c'è una alta percentuale di contagi. Mandiamo i nostri ragazzi a scuola fiduciosi nelle regole e nei controlli dettate dalle istituzioni. Spero sia stato un errore di riorganizzazione».
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Quanta ignoranza!! Teneteli a casa per paura delle scuola ma poi mi raccomando fatemi uscire in giro la coerenza
La preside De Simone si facesse un'esame di coscienza per aver acconsentito all'utilizzo della palestra come hub vaccinale, e controllasse l'operato dei suoi docenti invece di invocare la D.A.D. Del Sindaco poi, sempre riguardo all'hub vaccinale meglio non parlarne… Buon lavoro preside,..
Allarmismo allo stato puro. In realtà in molte scuole è andato tutto liscio tranne qualche assenza dovuta al terrore generato dalle tv.
Genitori,riducete i contatti.Limiyatevi alle vostre case.E mandate i figli a scuola.Capre!Poi se dovete andare dalle suocere o dalle mamme ,arrangiatevi.Ma non rompeteci i coxxxxxxxxniiiiiii.E non solo mamme ,tuttiiiiiiiii.Avete rotto e non avete capit nud.????????????????????????????????????????
Si poi,perdonatemi ma in piazza XX settembre ci sono due attività che sabato sera erano strapiene di gente.Nonostante la piccolezza dei luoghi.Ecco cosa fanno le persone.Soprattutto i commercianti di queste attività’,alimentare e non .Ripeto buchi dove necessita il distanziamento e Entrate scaglionate.Che schifo!
Volevano scongiurare – a parole – la Didattica a distanza ma non hanno fatto nulla per impedirla.
tutti positivi nel senso di negativi, le mascherine non servono, i vaccini non servono, le precauzioni non servono, la SCUOLA non serve, la certezza è che stiamo diventando un paese all'avanguardia tecnologica ma ignorante del sapere, promozioni garantite per causa Covid.
Condivido quanto detto dalla mamma intervistata. Le scuole sono sucure, va bene. Ma i ragazzi pendolari? Non è giusto che nulla si faccia per evitare assembramenti nei bus. Personalmente più di una volta mi trovo costretta a muovermi verso Andria per riprendere mio figlio dalla scuola superiore che frequenta, al fine di proteggerlo dai tanti ragazzi che si ammassati ai punti di raccolta per salire sul mezzo.
I treni e gli autobus della Bari Nord/Ferrotramviaria S.P.A. sono stracolmi…. aumentate le corse !!!
I ragazzi si sono contagiati nelle case durante le vacanze ma chissà perché bisogna continuare a dire che tutto avviene a scuola.
Mandate i figli a scuola.Ignorantone!Insegnate loro distanziamento e Di non togliere la mascherina.O sapete metterli solo davanti ad un games per toglierveli di mezzo.E la domenica accipinatevi dentro le vostre cucine ,invece di andarvene dalle suocere ed amici.Limitate gli incontri .Sapete che prendere il covid non è positivo?☹️????