Sono frequenti, frequentissimi gli sbalzi di corrente e i blackout nel centro storico, talvolta anche di lunga durata. Il disservizio colpisce tutti ma a subirne maggiormente le conseguenze sono negozi e attività. Tra queste il Cinema Alfieri che si è trovato costretto a rimborsare i già pochi biglietti venduti nel periodo estivo. E proprio dai gestori dello storico cinema è arrivato l'aut aut: o si trova una soluzione o l'Alfieri chiude.
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«Nell’ultima settimana si sono verificati, nel quartiere del Cinema Alfieri, continue e prolungate interruzioni di energia elettrica – dicono i gestori della struttura – causando grossi problemi a tutte le attività operanti nel quartiere oltre che alla popolazione abitante. In particolare il nostro cinema è penalizzato in maniera pesante, poiché al danno la beffa: emettiamo sistematicamente biglietti che poi siamo costretti a rimborsare.
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Questo annoso problema dura ormai da diversi anni e si manifesta quasi sempre nel periodo estivo di gran caldo o invernale di freddo intenso. Abbiamo da tempo attivate una serie di interventi anche legali per risolvere l’annoso problema, ma ad oggi la situazione non è affatto cambiata, anzi sta peggiorando con il passare dei giorni.
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Inutile ricordare che la nostra attività è stata già pesantemente provata dalla pandemia da Covid 19 , siamo stati chiusi per oltre 18 mesi. Adesso che possiamo lavorare, ci sono delle importanti e interessanti anteprime da proiettare, siamo penalizzati dalla continua e giornaliera mancanza di energia elettrica.
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Il problema, dicono da E- Distribuzione, è dovuto all’eccessivo carico che c’è nella zona e alla cabina sottodimensionata, ma noi aggiungiamo che nulla è stato fatto in questi ultimi due anni per risolvere il problema. Per quanto sopra esposto, abbiamo preso una decisione forte e dolorosa: se perdura questo stato delle cose, saremo costretti a chiudere definitivamente la nostra struttura».
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In questo periodo di temperature eccezionali, i condizionatori mandano in tilt la rete ed in particolare la cabina elettrica che non è sottodimensionata ma sovraccarica. Ritengo che sia necessario costruire una nuova cabina sotterranea nel centro di Corato, per esempio in piazza di Vagno o largo Aregano su suolo comunale, ma i tempi sarebbero enormi, si potrebbe installare però una cabina prefabbricata, provvisoria come si faceva in occasione delle celebrazioni del santo Patrono. Io da profano non so se potrebbe essere una soluzione, ma è un'idea…
quelli dell'enel sono davvero … impagabili … non so chi è a capo di queste strutture ma andrebbe veramente e seriamente richiamato all'ordine. siamo nel 2021 e ancora, in determinate condizioni, si patiscono disagi da terzo mondo. basta un picco di assorbimento e salta la cabina, bastano due gocce d'acqua e salta la media tensione, basta un giunto difettoso e salta la m.t. in interi quartieri. ridicolo. se le strutture sono sottodimensionate, che aspettano ad adeguarle? uno sciopero delle bollette? invito chi patisce questi disagi a tempestare i callcenter e i siti di chiamate, fax e mail di protesta e, dove ricorrano gli estremi, a denunciare l'ente per l'interruzione del pubblico servizio.
Complimenti a e-distribuzione e all' amministrazione comunale che si disinteressa di tutto e tutti.
E il professore che fa, si lava le mani, l unico cinema oramai ancora funzionante e pare che la la cultura fosse un suo bigliettino da visita
Non e solo un problema di corato, in tutta la BAT si è avuto lo stesso problema