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Settimana Santa, tutte le regole anti Covid: processioni sospese e doppia messa «In coena Domini»

La Redazione
L'uscita dei Misteri
Fino al 6 aprile i fedeli possono partecipare alle celebrazioni in una delle chiese più vicine alla propria abitazione, muniti di autocertificazione
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Il vescovo Leonardo D'Ascenzo ha emanato le disposizioni relative alle prossime settimane, culminanti con la Settimana Santa e il Triduo Pasquale.

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Le celebrazioni.  Le celebrazioni liturgiche e gli altri momenti di preghiera sono consentiti secondo il consueto protocollo stipulato tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro dell’Interno il 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico. Fino al 6 aprile i fedeli possono partecipare alle celebrazioni in una delle chiese più vicine alla propria abitazione, muniti di autocertificazione. Solo dove strettamente necessario o realmente utile, si possono utilizzare i social media per la partecipazione alle stesse.

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Streaming. Si raccomanda che l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni, trasmessa in diretta e mai in differita, venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico.  La nota della congregazione chiede «di facilitare e privilegiare la diffusione mediatica delle celebrazioni presiedute dal Vescovo, incoraggiando i fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa a seguire le celebrazioni diocesane come segno di unità».

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Le processioni. Sono sospese le manifestazioni esterne della fede e della pietà popolare.

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Domenica delle Palme. I fedeli devono portare con sé i rami di ulivo da benedire. Se lo si ritiene opportuno, potranno essere preparati rametti di ulivo in bustine singole e possibilmente chiuse, da distribuirsi all’ingresso della chiesa, da parte di volontari debitamente muniti di mascherina e che abbiano igienizzate le mani. Si eviti, in ogni caso, qualsiasi forma di assembramento presso i cesti della distribuzione e la consegna o lo scambio di rami tra i fedeli.  Per il rito della benedizione dei rami d’ulivo e la Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme, si utilizzi la seconda o la terza forma prevista del Messale Romano. È sempre fatto divieto di utilizzare la prima forma, anche nelle case religiose dove non sia previsto il concorso dei fedeli. Qualora si adotti la seconda forma (Ingresso solenne), il sacerdote si reca alla porta della chiesa e lì dà inizio alla celebrazione eucaristica. I fedeli occupano regolarmente i propri posti in chiesa. Dopo la benedizione dei rami, il sacerdote si reca processionalmente verso l’altare, aspergendo i rami d’ulivo, se non lo ha già fatto dopo l’orazione prevista dal rito. La messa prosegue al modo solito.

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Giovedì Santo, messa crismale. La solenne concelebrazione si terrà nella Basilica Cattedrale di Trani alle ore 10.00, con la partecipazione dei presbiteri, dei diaconi, di una rappresentanza degli Istituti di Vita Consacrata e dei membri del Consiglio Pastorale Diocesano.

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Giovedì Santo, messa in coena Domini.  Solo per il Giovedì Santo, in previsione della maggiore partecipazione di fedeli e dell’attuale limitazione contingentata degli ingressi nelle chiese, specie in quelle meno ampie, è concessa straordinariamente la possibilità, valutata l’opportunità da parte del parroco, di celebrare due messe in coena Domini, distanziate opportunamente di un tempo congruo, con l’accortezza di fissare la seconda in orario tale da concluderla in tempo utile per consentire il rientro dei fedeli prima del “coprifuoco”.

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Il tabernacolo deve essere vuoto. In questa celebrazione eucaristica è consentita la concelebrazione, come prescritto dal diritto liturgico per antichissima tradizione, nonostante i sacerdoti abbiamo già concelebrato al mattino la Santa Messa del Crisma. Il rito della lavanda dei piedi si omette. All'inizio della Liturgia eucaristica, è consentita la processione dei doni da parte dei fedeli, assicurandosi che abbiano igienizzato le mani e siano muniti di mascherina. In ogni caso si assicuri sempre il distanziamento fisico.

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Terminata la distribuzione della comunione, la pisside con le particole per la comunione del giorno seguente viene lasciata sull’altare, per essere poi riposta solennemente nel tabernacolo. Si eviti, pertanto, di allestire gli altari della reposizione. Si sconsiglino espressamente le visite consuete al SS. Sacramento in altre chiese. A tal riguardo, terminata la celebrazione, ci si potrà fermare in chiesa per un breve momento di adorazione personale o comunitaria. Resta l’obbligo di non protrarre l’adorazione dopo l’orario consentito.

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Venerdì Santo. In Passione Domini. Nella Preghiera universale, venga elevata una intenzione particolare “Per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. L’atto dell’adorazione della Croce sia vissuto senza spostamenti da parte dei fedeli in chiesa, in maniera comunitaria e silenziosa. La Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti ha fornito il testo della speciale intenzione da aggiungere alla Preghiera universale, con relativa monizione e orazione. Verrà pronunciata tra la nona e la decima intenzione già proposte dal Messale:

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Per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti

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Preghiamo per tutti coloro che soffrono le conseguenze dell’attuale pandemia,
nperché Dio Padre conceda salute ai malati,
nforza al personale sanitario, conforto alle famiglie
ne salvezza a tutte le vittime che sono morte.

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Dio onnipotente ed eterno,
nprovvido rifugio dei sofferenti,
nguarda con compassione le afflizioni dei tuoi figli
nche patiscono per questa pandemia;
nallevia il dolore dei malati,
ndà forza a chi si prende cura di loro,
naccogli nella tua pace coloro che sono morti
ne, per tutto il tempo di questa tribolazione,
nfa’ che ciascuno trovi conforto nella tua misericordia.
nPer Cristo nostro Signore.

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Veglia pasquale della Risurrezione del Signore. La Veglia pasquale sarà celebrata in tutte le sue parti, in orario compatibile con le normative vigenti, non prima comunque delle ore 19.00.

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Triduo pasquale. Nelle rettorie e negli oratori è sempre vietata la celebrazione del triduo pasquale.

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Incontri. Le riunioni dei sacerdoti, gli incontri della catechesi per l’iniziazione cristiana, i percorsi formativi per i giovani e gli adulti, gli incontri degli organi statutari di confraternite, movimenti e associazioni e degli organismi di partecipazione ai vari livelli ecclesiali sono sospesi in presenza e proseguono, laddove sia possibile, in modalità on line.

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giovedì 18 Marzo 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:23)

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Franco
Franco
3 anni fa

Insomma dopo il Natale ora ci cancellano anche la Pasqua.

Franco
Franco
3 anni fa

Non serve più un Concilio per modificare la Messa, basta una risoluzione del Comitato tecnico scientifico.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Prima a Pasqua i Vescovi ci spiegavano il significato dei riti e della festa, oggi ci spiegano le norme anti Covid.

Graziano
Graziano
3 anni fa

Hanno abolito le processioni sacre ma non possono abolire quelle laiche, all'ingresso dei supermercati. A Pasqua ne vedremo parecchie.

dina di
dina di
3 anni fa

Da parte della chiesa bergogliana massima prudenza ed obbedienza cieca alle direttive del comitato governativo tecnico-scientifico. E pensare che nei secoli passati durante le epidemie di peste e di colera si svolgevano processioni su processioni per impetrare l'aiuto divino….