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Deposito di scorie nucleari, l’interassociativo: «Territorio fragile, totale dissenso»

La Redazione
Una veduta della Murgia
La posizione dell'interassociativo "Ambiente, territorio, salute" in merito alla pubblicazione della Cnapi, la carta che individua le aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani
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«Come ha ricordato il sindaco De Benedittis, “il futuro di Corato e delle comunità pugliesi è legato alla riqualificazione ambientale del territorio. La realizzazione del Deposito Nazionale, a soli 50 km dalla città di Corato, significherebbe lo stravolgimento delle prospettive di crescita e di sviluppo di tutto il territorio murgiano e del Parco Nazionale dell'Alta Murgia"». Esordisce così Aldo Fiore, portavoce dell'interassociativo "Ambiente, territorio, salute" in merito alla pubblicazione della Cnapi, la carta che individua le aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani. Tra le 67 indicate, alcune si trovano a cavallo tra Puglia e Basilicata.

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«Il Comune di Corato, con tutto il suo territorio – continua Fiore – è già segnato da “criticità ambientali” inquinanti (depuratore, elettrodotto, antenne di Monte Ripanno, ecc.), per il cui risanamento i Comitati in tutti questi anni e presso le periodiche Amministrazioni, compresa l’attuale di De Benedittis, si sono fatti portavoce talora infastidenti, tipica espressione della cittadinanza attiva e solidale. E, in questo impegno, l’Interassociativo segue l’orientamento che viene trasmesso da Papa Francesco nella sua Enciclica sull’Ambiente: “L’indifferenza del potere (nei riguardi della cittadinanza attiva) può portare a distruggere non solo la politica, ma anche la libertà e la giustizia, specialmente quando i tentativi di Comitati e cittadini attivi di modificare le cose vengono visti come un disturbo provocato da sognatori romantici o come un ostacolo da eludere”.

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Dichiariamo – in sintonia con tutte le altre associazioni ambientaliste del nostro comune e della nostra Regione Puglia, con l’attuale Amministrazione comunale di Corato, con il Presidente della Regione Emiliano, ecc. – il nostro totale dissenso per l’individuazione di siti, tra Puglia e Basilicata, finalizzati alla realizzazione del Deposito Nazionale di scorie nucleari. Non si tiene conto che “il nostro sottosuolo carsico è molto fragile e, per sua natura, ad elevata permeabilità”, per cui l’inquinamento delle falde resta sempre una minaccia. Un progetto non condiviso con un territorio che è fortemente soggetto a tutela paesaggistica e per il quale intendiamo batterci anche noi, dando un segno di unità, condivisione e compattezza».

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giovedì 7 Gennaio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 11:20)

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