Cronaca

Edificio in via San Vito, il Consiglio di Stato respinge l’appello del Comune

La Redazione
Battaglia giudiziaria per un edificio di via San Vito
Per la discussione del merito è stata fissata un'apposita udienza il prossimo 14 gennaio 2021
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Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello del Comune di Corato in merito al contenzioso in essere tra l’azienda Green Building srl e Palazzo di città, riguardo la costruzione di un edificio in via San Vito.

I fatti. A fine 2017 la Regione Puglia ha adottato il Ret (Regolamento Edilizio Tipo). I Comuni non ancora allineati, tra cui Corato, si sono rifatti al regolamento regionale. Sul nodo che riguarda le superfici accessorie è però nato uno scontro tra la Green Building e il Comune.

Nel giugno 2018 l’azienda ha presentato la Scia attenendosi al Ret regionale e ha dato il via ai lavori. A gennaio dell’anno seguente l’ufficio tecnico del Comune ha però riscontrato un vizio di sostanza, spiegando che la Green Building avrebbe dovuto considerare il regolamento comunale e il 13 febbraio ha quindi annullato la Scia rendendo – nei fatti – il palazzo abusivo.

Dopo aver avuto parere positivo anche dalla Regione, per evitare l’abbattimento, l’azienda allora ha proposto ricorso al Tar. Il Comune si è limitato a confermare l’ordinanza di annullamento della Scia, mentre il 21 gennaio 2020 il Tar Puglia ha dato ragione alla Green Building. Contro questa decisione, nel giugno scorso, l’ente ha poi deciso di proporre appello dinanzi al consiglio di Stato.

Con la sentenza emessa nei giorni scorsi, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha però respinto l’istanza cautelare «ritenuto – scrivono i giudici – allo stato sommario della cognizione e salva la più approfondita disamina propria del merito, che le prospettazioni del Comune non presentino, prima facie, manifeste ed evidenti ragioni di fondatezza e che, comunque, non vi sia per l’Ente un pregiudizio immediato ed irreparabile; ritenuto cionondimeno che, nel reciproco bilanciamento degli interessi delle parti, sia opportuno addivenire ad una sollecita definizione del giudizio, anche in considerazione della potenzialità seriale della questione nell’ambito della Regione Puglia».

Per la discussione del merito, lo stesso Consiglio di Stato ha fissato un’apposita udienza il prossimo 14 gennaio 2021.

giovedì 8 Ottobre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 20:10)

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