I numeri di candidati sindaco e liste sono ormai sul tavolo. Da oggi – ma già da ieri sera, in realtà – i protagonisti della competizione elettorale sono proiettati verso il ballottaggio del 4 e 5 ottobre. E nella tabella di marcia d’avvicinamento al voto bis, la prima tappa è quella delle alleanze.
È apparso chiaro sin da subito che la coalizione di Vito Bovino sarà l’ago della bilancia. Lo stesso esponente di Nuova Umanità ha fatto sapere sin da subito: «siamo indirizzati verso la strada del cambiamento, resteremo coerenti. Il nostro suggerimento di voto è chiaramente questo».
Decisamente più sibilline sono invece state le parole di Mario Malcangi, coordinatore di Sud al Centro, una delle cinque forze politiche a sostegno di Bovino.
«C’era l’aria del cambiamento e adesso siamo a questa svolta» ha detto Malcangi intervistato da Aldo Piorito Diaferia. «Vivremo il ballottaggio con De Benedittis e Perrone. Non è il momento di prendere una posizione ufficiale. Viviamo questo momento, stiamo alla finestra per vedere quello che potrà succedere di qui a breve.
Non sento di dire un “no” a Perrone oppure un “no” a Corrado. In questo momento vogliamo esaminare il voto, vogliamo capire com’é andata l’elezione in questi giorni. La differenza l’ha fatta anche il voto alle regionali. Noi aspettiamo, ci guardiamo intorno.
L’aria di cambiamento a noi piace, vogliamo che inizi una nuova era di politica amministrativa a Corato. Non abbiamo accettato la coalizione di centrodestra con Perrone, l’idea di voler fare un apparentamento con lui è tutta da vedere. Sicuramente devo confrontarmi con il mio gruppo, con la coalizione che abbiamo sostenuto, che rispetto e mi piace, coesa e basata su principi belli».
L’anno scorso Sud al centro appoggiava Amorese, con il Polo di centro, e arrivò al ballottaggio. Quest’anno siete nelle retrovie.
«Non ci interessa, già venivamo da una maggioranza» ha risposto Malcangi. «Quando siamo usciti dalla coalizione di Perrone che sosteneva Massimo Mazzilli non lo abbiamo fatto per lui che era un ottimo sindaco e poteva continuare ad esserlo. Lo abbiamo fatto perché non ci piacevano le imposizioni che venivano dal senatore Perrone. Perciò lasciammo quella maggioranza, senza smettere di fare politica ma senza dare appoggi a nessuno. Oggi noi di Sud al Centro siamo più vicini all’idea di De Benedittis che a quella di Perrone. È chiaro che un discorso a parte va fatto con la coalizione con Bovino, dobbiamo parlarne».
Bovino e De Benedittis insieme avrebbero portato al cambiamento sin dal primo turno. C’è rammarico per questo?
«No, credo che la scelta fatta abbia portato vantaggi. È chiaro che ora l’unione potrebbe spianare la strada del cambiamento».
Se vogliamo il cambiamento e' giusto affiancare De Benedittis, altrimenti siamo i soliti caproni.
Che faccia tosta…
“A proposito di politica: che si mangia?” (Totò)
quando si dice…”coerenza”…
Ragazzi! O si è, o non si è.
Aggiornamento previsioni meteo a Corato: vento del cambiamento forza 10- Tempesta.
Il sig. Malcangi il percorso politico l’ha già fatto e sa benissimo come muoversi. Se uno decide di candidarsi per il cambiamento è anche perché in precedenza nell’amministrazione Mazzilli di cui faceva parte qualcuno si comportò male staccando la spina. Chi non vuole ricordare non ricorda .
come dire, corteggiateci, può darsi che non vi mandiamo in bianco …
Forse non ho capito bene: lascia la giunta Mazzilli per le ingerenze del senatore Perrone e non esclude di appoggiare direttamente Perrone come candidato sindaco…..Ma mi faccia il piacere
Vecchia Volpe !!!
Quindi il ragionamento sarebbe:” per serietà e coerenza dovremmo essere vicini a Corrado ma per convenienza potremo anche essere vicini a Gino”. Tutto a prescindere dalla volontà dei poveri elettori che votando Vito Bovino hanno espresso chiaramente il desiderio di cambiare. A buon intenditor…..
Praticamente ha le idee chiare,
Il signor Perrone e i suoi sostenitori verranno brutalmente travolti dal vento di cambiamento che spira su Corato.
Solo un folle non capisce che le due coalizioni De Benedittis-Bovino sono nate proprio per esprimere al primo turno, un candidato fra i due da mandare al ballottaggio, per poi vincere quasi sicuramente.
Un'unica mega coalizione avrebbe molto probabilmente fatto vincere Perrone al primo turno