Politica

La prima di Vito Bovino in piazza: «Corato, non arrestare il vento di cambiamento»

La Redazione
Emanuele Lenoci
​Durante l'incontro con i cittadini ha anche diffusamente illustrato il suo programma diviso in sette punti. Con lui la squadra composta nei mesi scorsi​ rappresentata da Loizzo, Lenoci e Malcangi
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Mentre poco più in là, su via Duomo, Forza Italia inaugura il suo comitato, Vito Bovino esordisce in piazza col primo comizio della sua campagna elettorale. Con lui la squadra composta nei mesi scorsi. Ci sono gli ex candidati sindaco Paolo Loizzo ed Emanuele Lenoci e Mario Malcangi di Sud al Centro che l’anno scorso appoggiava la candidatura di Claudio Amorese.

Bovino e i suoi parlano da un piccolo palco rialzato e non da quello comunale. Il perché lo spiega Rosa Mangano, candidata consigliere con Nuova Umanità che ha introdotto il comizio. «Non vi parlo dall’alto da un podio, ma da un palchetto. Perché la politica non è fatta da uomini e donne che guardano dall’alto ma da persone che vivono quotidianamente tra la gente». Un tema, quello della partecipazione dal basso, più volte toccato nel corso della serata.

Il primo a prendere la parola è Paolo Loizzo che parte da un episodio di inciviltà (le bottiglie lanciate verso la statua di Garibaldi qualche sera fa) per raccontare il degrado della città. «Una città dove le strade sono un colabrodo, dove le piazze sono desolate, una città dove sono stati compiuti due omicidi, una città che chiede una ripartenza. Serve un’amministrazione che sia da subito efficiente ma serve un lavoro di squadra, quello che tu (Vito Bovino, ndr) hai deciso di fare coinvolgendoci. Perché Vito? Una persona sincera e leale che ha saputo tener fede alla parola data. Lealtà che è alla base del patto sociale con le fasce più deboli della nostra città».

Da Loizzo a Lenoci il “volume” si fa più alto: «Il progetto civico di Vito Bovino parte dal 2013, da Renato Bucci, un progetto slegato dalle segreterie dei partiti. L’accordo è nato sui banchi dell’opposizione l’anno scorso, quando ho apprezzato il lavoro di sintesi fatto da Vito. Tra i punti del programma che mi ha convinto ad aderire a questo progetto, è quello della salute pubblica. In particolare il progetto di creare un registro locale dei tumori».

«A noi non piacciono i politicanti, – rincara Lenoci – quelli dei giochi delle tre carte, quelli che minacciano, quelli che ricattano e davanti al bar calunniano, che hanno conflitti d’interessi che noi non abbiamo. Negli ultimi 15 anni ci sono problematiche che non possiamo affidare a chi li ha creati – il riferimento è ovviamente a Perrone – per questo motivo largo ai giovani. Non possiamo lasciar governare una persona che ha la sindrome dell’uomo solo al comando, che quando si alza la mattina ha già fatto la giunta».

Mentre Lenoci conclude il suo intervento, Vito Bovino attende alle sue spalle prima di fare il suo ingresso sul palco. Dopo aver ricordato la caduta dell’amministrazione D’Introno e il nuovo commissariamento («Abbiamo perso tempo e soldi»), il candidato sindaco racconta la genesi di questa coalizione, tornando a toccare il tema dell’unione del centrosinistra, aprendo anche al dialogo: «Dico sin da ora che le porte del dialogo sono aperte per qualsiasi scenario futuro, chi vuol intendere intenda».

«Con il gruppo di Nuova Umanità – dice Bovino – abbiamo raccolto l’appello di far sintesi da parte degli amici del Pd sin da subito. Non abbiamo mai anteposto l’io a noi né mai parlato di candidatura. Avrei potuto accettare l’offerta dell’Udc che mi voleva come candidato sindaco ma abbiamo rifiutato. La stessa Udc che oggi si è alleata con il centro destra. Ma di voi non dicevano che se aveste vinto le scorse elezioni vi sareste venduti il Comune?». E a proposito di centro destra: «Coloro i quali oggi si presentano come i risolutori, sono gli stessi che hanno mandato questo paese in default. Il loro slogan è “punto”, io dico punto e basta. Senatore, avàst”».

Buona parte del comizio è incentrata sul programma. «Il primo punto riguarda il personale comunale sempre più risicato. Vogliamo ampliarlo, snellirlo, digitalizzarlo e internalizzare la Sixt come altri Comuni hanno fatto. Da qui partiremo. Poi c’è l’urbanistica. Perché non parte il Pug (piano urbanistico generale)? Abbiamo cubature da salvare, interessi da valutare? Vogliamo rivalutare il centro storico che ha perso la storica “matìn de la chiazz”. Destineremo buona parte del bilancio al rifacimento delle strade e vogliamo sistemare le scuole. Siamo stati sette volte in città metropolitana per affrontare il problema. L’abbiamo fatto senza fare post su Facebook».

Il terzo tema è quello della sicurezza. «Innanzitutto esprimo solidarietà per chi ha dovuto subire atti di violenza e bullismo. Ho parlato con il comandante pro-tempore della locale stazione dei Carabinieri. Tra 15 giorni giorni passerà dalla giurisdizione di Trani a quella di Molfetta, il ché significa che una pattuglia dovrà impiegare più tempo per venire a Corato. Chiederò al Prefetto, anche se non è cosa facile, di aumentare gerarchicamente il ruolo della stazione di Corato. Servono più uomini e più mezzi».

E ancora, impresa e cultura ed economia. «Vogliamo far crescere questi settori con due strumenti: il Duc (distretto urbano del commercio) e il Piiil (piano strategico della cultura della Regione Puglia), per poter intercettare finanziamenti preziosi». Sul tema dell’agricoltura: «Intendiamo dare grande visibilità all’olio della cultivar coratina, pubblicizzandolo anche utilizzando i media nazionali».

Sulle politiche sociali: «Va regolato il progetto regionale “Dopo di noi” in favore dei disabili. Dobbiamo creare un ufficio dedicato alle politiche giovanili che abbia la capacità di scrivere i bandi per guidare i giovani e non farli andar via. Dobbiamo saper far rete tra le associazioni». Lo sport: «Ricordo che in consiglio comunale arrivò un provvedimento, stralciarono 400.000 euro per sistemare il campo comunale che oggi è diventato sede del mercato settimanale. Sono anni che promettono stadio e palazzetto, e ci sono società costrette ad andare a giocare fuori. Non vi fate ingannare per l’ennesima volta». L’ambiente. «Corato è una città sporca. Vogliamo aumentare l’efficienza della raccolta differenziata implementando la città con nuove mini isole ecologiche».

«Invitateci nelle vostre aziende, nelle vostre case. Non vi chiederemo il voto ma ci dovete conoscere, dovete conoscere il nostro stile. Vorrei che la città diventi un fiore – ha concluso brandendo una rosa bianca – Forza Corato, fai in modo che questo vento di cambiamento non si arresti, intercettatelo, solo così Corato è spalancata al futuro che indica l’unica strada verso il cambiamento».

domenica 30 Agosto 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 22:18)

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Gigi Gusto
Gigi Gusto
3 anni fa

Malcangi e cambiamento nello stesso contesto è un po' un ossimoro

Kikko Rey
Kikko Rey
3 anni fa

Il vero cambiamento sarebbe stato l'andare tutti uniti, senza “giochetti di potere” che additate ad altre compagini. Invece l'Ego regna sovrano, sia da una parte che dall'altra. Risultando così sempre poco credibili. Vedremo come andrà a finire sperando di non ritrovarci con un'altra “anatra zoppa” di qualche anno fa.

Gino
Gino
3 anni fa

BRAVISSIMO VITO.
COMPLIMENTI ????

Anonimo76
Anonimo76
3 anni fa

Buongiorno bisogna ricostruire corato è piena di voragini e di aria negativa quesì signori che si spalleggiano tanto sono in grado di recuperare fondi dallo stato per rimettere in piedi il paese o siamo buoni solo a parole per accalappiarsi un voto in più occhio cittadini

Dino
Dino
3 anni fa

Vito ho apprezzato le tue urla, ma tuo e nostro malgrado rimarranno solo delle grida di aiuto fatte in piazza davanti a gente che ti volterà le spalle e manderà su in Comune il piccolo grande Gino.
Purtroppo nn ce la farai.
Resterai sempre onesto, leale, ma senza poltrona. Se vuoi accontentati di una poltroncina da dove poter dire la tua.
Ciao Vito

M.D
M.D
3 anni fa

Purtroppo è sempre la solita storia:in piazza si urla ,si accusa,si promettono mari e Monti….ma poi dopo spariscono tutti. ..vinti e vincitori!Quelli che hanno accusato …sono pronti…a tutto pur di rimanere incollati alle poltrone….basta leggere le liste dei possibili candidati al comune ci sono molti nomi che più volte sono andati in lista con Gino Perrone e poi sono passati. …dalla parte opposta. .e da più parti…!…Questo mi fa pensare…..a tante cose!…

amenduni francecso
amenduni francecso
3 anni fa

VENTO, Vento! portami via con te! Raggiungeremo insieme il firmamento, dove le stelle brilleranno a cento! E senz alcun rimpianto voglio scordar un tradimento! Vento! Vento! Portami via con Teeeee !!! (Bixio).